1^ Domenica di Quaresima

Quaresima, un tempo per…

Con il Mercoledì delle Ceneri, appena trascorso, è iniziato il nuovo periodo spirituale che la Chiesa, di anno in anno, ci offre: La Quaresima. Un tempo di purificazione. Un momento forte nella vita dei cristiani. Un’opportunità per metterci in ascolto della Parola di Dio, e scorgere cosa Egli chiede a ciascuno di noi. Un itinerario di crescita e di conversione. Tre i pilastri su cui poggia il tempo di Quaresima: la preghiera (“da non identificare con l’emozione personale”), l’elemosina (“da non confondere con i pochi spiccioli o con le somme che diamo solo per allontanare una persona fastidiosa”), il digiuno (“ da non scambiare con la “dieta” richiesta per motivi di estetica o di salute”). Essi sono, come dire, “il bagaglio” o “ il bastone del pellegrino”, ricevuto nel giorno delle Ceneri, senza il quale nessun cammino spirituale è possibile. Abbiamo, quindi, capito subito “quali devono essere le scelte per iniziare un autentico percorso di conversione, e con quale spirito viverlo”.

Scrive san Pietro Crisologo: “Il digiuno è l’anima della preghiera, e la misericordia la vita del digiuno, perciò chi prega digiuni. Chi digiuni abbia misericordia. Chi nel domandare desidera di essere esaudito, esaudisca chi gli rivolge la domanda. Chi vuole trovare aperto verso di sé il cuore di Dio non chiuda il suo a chi lo supplica”.

Il cardinale Francesco Montenegro, in occasione della conferenza stampa di presentazione del Messaggio del Papa per la Quaresima, ha detto tra l’altro: A volte si tende a pensare che la fede la si possa vivere solo partecipando ai Sacramenti o pregando nelle forme più svariate, escludendo dalla vita spirituale i bisogni dell’uomo e soprattutto dei più poveri. Il risultato è che quel tipo di fede presto o tardi diventa sterile e insipida. Invece, quando ci si apre a una dimensione più completa che, se ci pensiamo bene, è quella evangelica – quella che esige che si ascolti e si metta in pratica – allora la fede diventa esperienza gioiosa e contagiosa, arricchente e stimolante […]”. E a una domanda riguardante la validità di alcuni gesti, tipicamente quaresimali, lo stesso cardinale ha così risposto: “Tante volte si dice: il problema non è ‘faccio il fioretto’, ma devo scegliere uno stile di vita. La Quaresima mi accompagna perché io possa cambiare stile e vivere quelle attenzioni che anche le opere di misericordia corporale e spirituale indicano, per poter rendere anche la nostra fede un po’ frizzante. Allora, non è ‘mi privo di qualcosa’, perché non avrebbe senso, ma ‘mi tolgo qualcosa’ per dare vita all’altro e per far mangiare l’altro, bere l’altro’…”.

La solidarietà

Pochi giorni addietro, alla soglia proprio della Quaresima, dono di Dio e occasione propizia per tornare a Lui, il nostro parroco, supportato dal Consiglio Pastorale Parrocchiale, ha voluto dare concretezza al desiderio di creare un fondo di solidarietà, destinato alle famiglie bisognose (sempre più numerose in questo periodo di crisi economica), attraverso libere, finalizzate offerte di tutti noi fedeli, ed eventuali possibili elargizioni da parte di aziende e altri soggetti. Trattasi di una raccolta di offerte perenne, senza alcun limite temporale e senza giorni predeterminati. Nelle chiese della nostra Parrocchia (Duomo, S. Giacomo, S. Pietro Martire, S. Cristoforo, S. Maria di castello, Oratorio della Purità), troveremo, quindi, da oggi in poi, delle apposite cassette, dove poter depositare il nostro contributo. Certamente, quanti preferissero partecipare con modalità diverse alla iniziativa potranno rivolgersi direttamente al Parroco.

La colletta, è bene rammentarlo, riveste anche un forte valore pedagogico perché, nel concreto, “educa alla solidarietà e alla condivisione, all’apertura del cuore e alla generosità”.   Farsi carico dei poveri riguarda tutti i cristiani, nessuno escluso. Le famiglie in difficoltà, destinatarie degli aiuti economici, saranno individuate dal Parroco, coadiuvato dagli operatori della carità ed eventualmente dalla Caritas Diocesana. Vogliamo sempre tenere presente, tutti, in ogni nostra azione, come ci ricorda S. Paolo nella sua prima lettera ai Corinti, che qualunque gesto noi compiamo, anche il più generoso, ha senso e valore se suggerito dall’amore, altrimenti non serve a nulla. Mi pare opportuno e doveroso informare che alla fine di ogni anno solare sarà dato un rendiconto della gestione del costituendo fondo, senza rivelare il nome delle famiglie che hanno ricevuto un sostegno dalla comunità.

A tutti Voi un grazie di cuore, da parte mia e di tutto il CPP, per il vostro contributo, grande o piccolo che sia, e auguri di una fruttuosa Quaresima.

                                                                            Sebastiano Ribaudo (referente ambito carità)

 


 

    INIZIATIVA DI CARITA’

 

Il consiglio Pastorale Parrocchiale, venuto a conoscenza di alcuni casi di perdita del lavoro da parte di qualche capo-famiglia della nostra parrocchia, promuove la costituzione di

           “Un fondo di sostegno alle famiglie in difficoltà

a favore di queste famiglie in temporanea difficoltà economica. Chi desidera può deporre il suo contributo nella cassetta in fondo alla chiesa.

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