13^ Domenica del Tempo Ordinario

IMPARIAMO A RINGRAZIARE….NON A LAMENTARCI

 

Carissimi parrocchiani,

al termine dell’anno pastorale 2018-19 ringrazio il Signore con voi per tutti i momenti di grazia che ci ha elargito e per le difficoltà superate. Anche quelle non superate sono una grazia perché ci aiutano ad essere umili e a ricorrere a Lui. Mi è gradito poter ringraziare anche tutte le persone che si sono dedicate affinché la parrocchia potesse godere di quei servizi che sono necessari alla sua vita. Chi resta all’esterno come spettatore, al balcone, e guarda alla chiesa come ad un ente che eroga servizi al momento del bisogno purtroppo non ha compreso chi sia la Chiesa, non si accorge della vitalità che la anima e dello Spirito che agisce nel silenzio e trasforma le persone. Chi vive relazioni sincere, animate dallo Spirito di Dio, riceve la capacità di vedere al di là di ciò che appare in superficie. Così nelle famiglie, nel lavoro, nella scuola dove i cristiani danno la loro testimonianza, sorretti dall’incontro con Dio nell’Eucaristia domenicale e con le persone che vivono la stessa fede. Mi pare di dover dire un grazie, non convenzionale, ma riconoscente da parte di tutta la comunità a coloro che hanno condiviso da vicino l’azione pastorale della chiesa.

Sono i canonici che attendono alle confessioni, i sacerdoti che celebrano i sacramenti, il Consiglio pastorale ed il consiglio per gli affari economici, i catechisti dei bambini, dei giovani e degli adulti per la crescita nella vita della fede, le Suore, coloro che curano la Liturgia domenicale (lettori, chierichetti, ministri della Comunione Eucaristica, cantori, organisti, i Pueri cantores, la Cappella musicale, l’Aquileiensis Chorus, la Schola dilecta, i piccolo coro dei giovani africani), i sagrestani e coloro che addobbano gli altari con i fiori, coloro che ci rappresentano nel volontariato caritativo presso il Fogolar che accoglie persone senza fissa dimora, coloro che sostengono l’adorazione eucaristica nella chiesa di S. Pietro martire ogni sabato sera. Non posso dimenticare chi cura il sito della Parrocchia e chi prepara e stampa questo foglietto tutte le domeniche.

 “Gli amici della cattedrale” tengono aperte le porte ed accolgono i visitatori del nostro Museo e delle nostre chiese ed attendono che altri vogliano partecipare a questa attività culturale. Anche coloro che tutti i giorni vengono alla S. Messa sostengono con la preghiera la nostra comunità. Nella nostra parrocchia trovano un punto di riferimento i sordi che godono di una assistenza spirituale e culturale ormai consolidata e di una segreteria efficiente, grazie anche ad una segretaria zelante e ad una interprete ammirevole che presta mensilmente il suo servizio gratuito. L’Associazione dei Templari Cattolici tiene aperta la chiesa di S. Cristoforo il venerdì ed il sabato e verso sera anima la preghiera dei Vesperi. Spero di non aver dimenticato qualcuno. Non voglio fare elogi inutili e fare nomi ma soltanto evidenziare quanta ricchezza venga donata nella nostra comunità parrocchiale, che può sembrare così anonima ma in effetti, per chi lo vuole, offre possibilità di crescita nella vita cristiana e di collaborazione. Siamo tutti in missione. Non è vanagloria fermarci a rendere grazie al Signore per quello che Egli opera in mezzo a noi tramite le persone che vivono con noi. La loro testimonianza possa essere contagiosa e porti frutti abbondanti di bene.

A tutti un grazie cordiale da parte mia e di coloro che possono usufruire del servizio di tante persone che aiutano a passare dall’individualismo ad un atteggiamento di apertura e di amore verso gli altri.

Auguro a tutti di poter godere un momento di riposo per riprendere il cammino con maggiore alacrità nel prossimo anno pastorale. Cordialmente.                                                                                     Don Luciano, parroco.

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