2^ Domenica del T.O.
TEMPO ORDINARIO O STRAORDINARIO?
Carissimi,
domenica scorsa abbiamo concluso il Tempo di Natale che era stato preparato dall’Avvento e più avanti vivremo il tempo di Quaresima e di Pasqua fino a Pentecoste. Questi si dicono “tempi forti” e adesso ci troviamo nel “tempo ordinario” connotato anche dal colore verde dei paramenti che il sacerdote indossa per le celebrazioni.
Questo non è un tempo meno importante perché è…ordinario!
Infatti, ditemi: è più importante la parola o il silenzio? La riflessione o l’azione? Il giorno festivo o quello feriale? Il cammino della vita è più straordinario o più ordinario?
Sono momenti diversi ma tutti importanti. Infatti la Liturgia della chiesa, con sapienza, ci guida a crescere nella fede e nell’amore e ci aiuta a penetrare nel mistero di Dio.
Il tempo ordinario ci prende per mano per insegnarci a camminare, sì nel tempo, ma verso l’eternità.
È una scuola semplice e quotidiana per conformarci a Gesù. I tempi forti e il tempo ordinario si sorreggono e si integrano a vicenda. Direi ancora di più: Il tempo ordinario è straordinario perché permette alle grandi feste di diventare carne e vita nostra.
Il seme, gettato nei solchi della nostra vita nelle grandi feste, fruttifica nell’ordinarietà dei nostri giorni.
La nostra vita ordinaria è chiamata a misurarsi con la vita ordinaria di Gesù, per assumere i suoi atteggiamenti. Si tratta di vivere con Gesù ogni giorno poiché Lui vive con noi. Allora è interessante ed efficace per noi guardare a Gesù nella sua vita terrena, nei suoi rapporti con i discepoli, con gli amici, con i nemici, con chi lo accoglie e chi lo rifiuta, con chi lo rincorre per ascoltare la sua parola o per chiedere un miracolo, con chi lo prega o con chi lo bestemmia.
Non sono forse queste le realtà nelle quali anche noi ci muoviamo? Se imitiamo Gesù nei suoi atteggiamenti, Lui ci conforma a sé. Allora il nostro ordinario, alle volte anche noioso, può diventare straordinario perché ci aiuta a fare piccoli passi nella conoscenza del Signore e nella imitazione del suo cuore.
L’ordinario diventa così straordinariamente ricco.
Felice di aver potuto raggiungervi anche tramite questa riflessione, vi invito a vivere il cammino del tempo ordinario, semplice e fecondo.
A tutti ogni bene. Don Luciano, parroco