2^ Domenica del T.O.

 

TRE PRODIGI

Epifania – Battesimo di Gesù – Nozze di Cana

 

Sono tre momenti della vita di Gesù che allargano la nostra mente e il nostro cuore a dimensioni cosmiche. Danno respiro immenso alla nostra fede che alle volte è ansimante, non tanto per la fatica del cammino quanto per la povertà del nostro cuore. La ricchezza di queste feste viene richiamata anche nell’antifona al Magnificat dei Vespri dell’Epifania. Questa ha dato inizio ad una cascata di significati che sono attuali e parlanti.

“Tre prodigi celebriamo in questo giorno santo:

oggi la stella ha guidato i magi al presepio,

oggi l’acqua è cambiata in vino alle nozze,

oggi Cristo è battezzato da Giovanni nel Giordano

per la nostra salvezza, alleluia”.

E’ insistente questo oggi che viene ripetuto più volte per farci comprendere che il Signore sempre si manifesta a tutti e in tutti i modi, sempre è nostro alleato, sempre ci salva. E’ l’oggi di Dio.

Epifania

I Magi rappresentano i popoli del mondo. Le prime comunità cristiane non avevano subito capito che Gesù era venuto per tutti, con stupore poi si sono accorte che i cosiddetti pagani accoglievano l’annuncio della salvezza. Il cristianesimo raccoglieva il nuovo popolo di Dio. La conoscenza di altri popoli ha rigenerato la fede cristiana che ha trovato in sé stessa una grande ricchezza. Non è storia antica. È storia di oggi. Quando il razzismo rinasce, quando le nazioni sono tentate di ripiegarsi su sé stesse, sui propri interessi, è bene ricordare che tutti gli uomini sono amati da Dio in modo uguale. I percorsi religiosi sono tutti degni di attenzione. In questi ultimi tempi abbiamo avuto belle figure di persone che hanno testimoniato con la loro attività una mentalità aperta al nuovo e fedele al Vangelo.

Battesimo di Gesù

Il primo a dare questa testimonianza è stato Gesù stesso. Si è messo in fila con i peccatori: entra nelle acque limacciose del Giordano, mangia con i pubblicani, muore tra due ladroni. Condivide in tutto la condizione umana già abbracciata con l’incarnazione. Il Padre approva questa vita e lo indica come Figlio amato che squarcia i cieli. Grazie al dono totale della sua vita, solidale col Padre e con noi, i cieli resteranno sempre aperti per una comunicazione continua tra il Padre e l’umanità. Dio ripropone la sua alleanza. Nel Figlio, tutti siamo adottati come suoi figli. Il nostro battesimo ne è un segno. E se figli del medesimo Padre, tutti siamo fratelli. È bene che lo ricordiamo, tutti i giorni. È un tempo piuttosto duro quello che viviamo, non solo per il Covid. È tempo in cui la chiesa, questo suo popolo, esperimenta una enorme fatica nella trasmissione della fede. La nostra fiducia in Dio va raddoppiata. Non piangiamo sul passato e non disperiamo del futuro. Forse per noi è un tempo di conversione. Forse Dio compie meraviglie proprio in questo tempo. Noi viviamo in questa fede mentre facciamo la nostra parte, con intelligenza ed un po’ di fantasia.

Le nozze di Cana

Oggi il Vangelo ci racconta il “principio dei segni”, cioè il prototipo dei segni, che Gesù compie cambiando l’acqua in vino. Dio rinnova la sua alleanza in un contesto di celebrazione nuziale. Si tratta di una alleanza nell’amore e nella fedeltà. Gesù manifesta la gloria del Padre. Ma per ricavare il vino si schiaccia l’uva. C’è un passaggio doloroso vissuto con amore e per amore, la morte per rinascere a una vita nuova e gloriosa. Dio agisce nella nostra storia. Conosce le nostre difficoltà e le nostre gioie, le nostre morti e le nostre resurrezioni. Siamo chiamati a riconoscere la sua azione in mezzo a noi, grazie alla sua parola. A riconoscere il suo Cristo come vino nuovo che rafforza e rallegra la nostra vita.

Un cordiale saluto a tutti.                                                                                                         Don Luciano Nobile, Parroco.

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