26^ Domenica del Tempo Ordinario

 NOVITA’

 

Carissimi fedeli,

eccoci pronti ad iniziare un nuovo anno pastorale che, con le sue iniziative, ci aiuta a vivere la vita cristiana. Quest’anno si apre con tre belle novità.

La prima: L’arcivescovo ci ha inviato una lettera pastorale che ha per titolo: “Andate e fate discepoli tutti i popoli”. È l’invito di Gesù ai suoi discepoli. Ed allora leggiamo e ascoltiamo questa lettera con rispetto e devozione, quale mediazione della Parola di Dio che, tramite il Vescovo, ci raggiunge in un momento così complesso come è il nostro tempo. A dir il vero, io penso che tutti i tempi siano stati difficili. È che noi viviamo un attimo del tempo e della storia e abbiamo esperienza di questo breve periodo della nostra vita personale e sociale, per cui almeno rendiamoci conto della brevità e del limite che fanno parte della nostra realtà umana. Nel nostro contesto siamo chiamati ad annunciare il Vangelo. Sarà difficile? Non prendiamo paura, fidiamoci della parola di Gesù che più volte nel vangelo ci dice: “Non Temete”.  Non lasciamoci prendere dalla tentazione dello scoraggiamento. Abbiamo il sostegno della passione per Gesù e per la chiesa. La gioia del Vangelo è l’accoglienza di Gesù nella vita. Qui nasce l’entusiasmo dell’annuncio e della missione.

La seconda: Stiamo mettendoci in relazione di comunione con le altre parrocchie del centro-citta per trovare nuovo slancio nella collaborazione in vista di una missione strettamente condivisa. La comunione vissuta tra noi sta alla base della collaborazione ed è necessaria alla missione perché questa sia efficace. Questa nuova realtà si chiama Collaborazione Pastorale. Tutti possiamo essere protagonisti come missionari. Missionari in famiglia, coi vicini di casa, con i parenti, con gli amici, sul luogo del lavoro, nella professione. Non ci sono limiti. Ci affidiamo allo Spirito Santo che è la forza su cui contiamo. Nelle parrocchie, nessuno ha un suo proprio orticello da curare di cui si sente padrone ma tutti si sentono chiesa e possono collaborare. Nessuno assume tutti i ruoli ma ognuno deve essere capace di lasciare spazio ad altri perché la collaborazione sia armonica ed ognuno abbia la possibilità di esprimersi attraverso i suoi carismi, i suoi doni, le sue qualità.

Le parrocchie del centro-città che sono chiamate a collaborare strettamente insieme sono: San Giorgio maggiore (via Grazzano), S. Quirino (via Gemona), SS. Redentore (via Mantica), B.V. delle Grazie (Santuario p. 1° maggio), S. Maria Annunziata (Duomo). Abbiamo iniziato ad incontrare gli operatori pastorali, i giovani delle 5 comunità si sono preparati insieme alla Cresima che sarà celebrata nella Chiesa di S. Giorgio sabato 26 ottobre ore 18.00. Sono piccoli segni di collaborazione, faticosa ma reale.

La terza: Sta nascendo un Centro di ascolto interparrocchiale per venire incontro a situazioni difficili a causa di varie povertà, solitudini, precarietà, ecc…Un gruppo di volontari si sono preparati all’accoglienza delle persone in necessità, per aiutarle a trovare la strada che porta alla soluzione di qualche problema, a farle crescere perché possano prendere in mano la propria vita e gestirla al meglio delle loro possibilità. Quali parrocchie hanno aderito a questa iniziativa? Duomo, B.V. del Carmine, S. Giorgio maggiore, S. Osvaldo e S. Paolo, S. Quirino, SS. Redentore, S. Nicolò al Tempio, S. Rocco, S. Giuseppe, B.V. della Salute (Cormor).

Noi speriamo che presto questo Centro possa prendere l’avvio per una efficace presenza caritativa presso le persone che soffrono a causa di varie povertà. A onor del vero devo dire che la nostra parrocchia, per quanto complessa sia, ha raccolto un numero discreto di volontari rispondendo all’appello rivolto più volte in chiesa o pubblicato su questo foglietto. Questa sensibilità è confortante, al di là di tutte le difficoltà che si sono incontrate o si incontrano lungo il cammino della solidarietà concreta e coinvolgente.

Auguro a tutti un buon anno pastorale, con la grazia del Signore.                                        Il parroco Mons. Luciano Nobile

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