27^ Domenica del Tempo Ordinario

LETTERA APOSTOLICA DEL SOMMO PONTEFICE FRANCESCO

“APERUIT ILLIS”

 

Cos’è?

È la lettera apostolica del Papa Francesco che istituisce la Domenica della Parola di Dio, la terza domenica del Tempo Ordinario (dopo il Tempo natalizio).

Cosa significano queste parole latine?

«Aprì loro la mente per comprendere le Scritture» (Lc 24,45). Si riferisce all’incontro di Gesù con i due discepoli di Emmaus che tornavano a casa impauriti e delusi. A loro Gesù rivela il progetto del Padre che si era realizzato con la morte e resurrezione di Cristo.

Perché è importante la Parola di Dio?

Dice S. Girolamo: «L’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo» (In Is., Prologo: PL 24,17). È bene, pertanto, che non venga mai a mancare nella vita del nostro popolo questo rapporto decisivo con la Parola viva che il Signore non si stanca mai di rivolgere alla sua Sposa, perché possa crescere nell’amore e nella testimonianza di fede.

A chi è rivolta questa Parola raccolta nella Bibbia?

La Bibbia non può essere solo patrimonio di alcuni e tanto meno una raccolta di libri per pochi privilegiati. Essa appartiene, anzitutto, al popolo convocato per ascoltarla e riconoscersi in quella Parola. Spesso, si verificano tendenze che cercano di monopolizzare il testo sacro relegandolo ad alcuni circoli o a gruppi prescelti. Non può essere così. La Bibbia è il libro del popolo del Signore che nel suo ascolto passa dalla dispersione e dalla divisione all’unità. La Parola di Dio unisce i credenti e li rende un solo popolo.

Alle volte è difficile la Parola!

 Poiché essa è il libro del popolo, quanti hanno la vocazione di essere ministri della Parola devono sentire forte l’esigenza di renderla accessibile alla propria comunità… con un linguaggio semplice e adatto a chi ascolta.

Una raccomandazione ai presbiteri circa l’omelia!

Per molti dei nostri fedeli, infatti, questa è l’unica occasione che possiedono per cogliere la bellezza della Parola di Dio e vederla riferita alla loro vita quotidiana. È necessario, quindi, che si dedichi il tempo opportuno per la preparazione dell’omelia. Non si può improvvisare il commento alle letture sacre. A noi predicatori è richiesto, piuttosto, l’impegno a non dilungarci oltre misura con omelie saccenti o argomenti estranei. Quando ci si ferma a meditare e pregare sul testo sacro, allora si è capaci di parlare con il cuore per raggiungere il cuore delle persone che ascoltano, così da esprimere l’essenziale che viene colto e che produce frutto. Non stanchiamoci mai di dedicare tempo e preghiera alla Sacra Scrittura, perché venga accolta «non come parola di uomini ma, qual è veramente, come parola di Dio» (1Ts 2,13).

Ai catechisti

È bene che anche i catechisti, per il ministero che rivestono di aiutare a crescere nella fede, sentano l’urgenza di rinnovarsi attraverso la familiarità e lo studio delle Sacre Scritture, che consentano loro di favorire un vero dialogo tra quanti li ascoltano e la Parola di Dio.

A tutti

Cristo Gesù bussa alla nostra porta attraverso la Sacra Scrittura; se ascoltiamo e apriamo la porta della mente e del cuore, allora entra nella nostra vita e rimane con noi.

A che cosa serve la Parola di Dio?

I libri della Scrittura insegnano con certezza, fedelmente e senza errore la verità che Dio, per la nostra salvezza, volle fosse consegnata nelle sacre Scritture». Poiché queste istruiscono in vista della salvezza per la fede in Cristo (cfr 2Tm 3,15), le verità contenute in esse servono per la nostra salvezza. La Bibbia non è una raccolta di libri di storia, né di cronaca, ma è interamente rivolta alla salvezza integrale della persona…Tutto è indirizzato a questa finalità iscritta nella natura stessa della Bibbia, che è composta come storia di salvezza in cui Dio parla e agisce per andare incontro a tutti gli uomini e salvarli dal male e dalla morte.

Come la parola degli uomini è diventata Parola di Dio?

Per raggiungere tale finalità salvifica, la Sacra Scrittura sotto l’azione dello Spirito Santo trasforma in Parola di Dio la parola degli uomini scritta in maniera umana…. Il ruolo dello Spirito Santo nella Sacra Scrittura è fondamentale. Lo Spirito Santo, dunque, trasforma la Sacra Scrittura in Parola vivente di Dio, vissuta e trasmessa nella fede del suo popolo santo.

Come leggere la Bibbia?

L’azione dello Spirito Santo non riguarda soltanto la formazione della Sacra Scrittura, ma opera anche in coloro che si pongono in ascolto della Parola di Dio. È importante l’affermazione dei Padri conciliari secondo cui la Sacra Scrittura deve essere «letta e interpretata alla luce dello stesso Spirito mediante il quale è stata scritta».

Chi ci accompagna nella lettura della Parola di Dio oltre allo Spirito Santo?

Nel cammino di accoglienza della Parola di Dio, ci accompagna la Madre del Signore, riconosciuta come beata perché ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le aveva detto (cfr Lc 1,45). La beatitudine di Maria precede tutte le beatitudini pronunciate da Gesù per i poveri, gli afflitti, i miti, i pacificatori e coloro che sono perseguitati, perché è la condizione necessaria per qualsiasi altra beatitudine. Nessun povero è beato perché povero; lo diventa se, come Maria, crede nell’adempimento della Parola di Dio. Lo ricorda un grande discepolo e maestro della Sacra Scrittura, Sant’Agostino: «Qualcuno in mezzo alla folla, particolarmente preso dall’entusiasmo, esclamò: “Beato il seno che ti ha portato”. E lui: “Beati piuttosto quelli che ascoltano la parola di Dio, e la custodiscono”. Come dire: anche mia madre, che tu chiami beata, è beata appunto perché custodisce la parola di Dio, non perché in lei il Verbo si è fatto carne e abitò fra noi, ma perché custodisce il Verbo stesso di Dio per mezzo del quale è stata fatta, e che in lei si è fatto carne» (Sul Vang. di Giov., 10, 3).

 

L’ INVITO DEL PARROCO

 

Carissimi parrocchiani, quello che avete letto non è il testo integrale della Lettera Apostolica ma è solo un tentativo, che definisco “un taglia e cuci”, per far conoscere ciò che il Papa ci raccomanda: l’ascolto della Parola di Dio per la nostra salvezza, unito alla partecipazione alla S. Messa e alla testimonianza della carità. Nella nostra Parrocchia, come in tutte le comunità cristiane, ogni anno si cerca di offrire la possibilità della conoscenza della Parola del Signore ai bambini, ai ragazzi, ai giovani, agli adulti, in vari modi. Non ci stanchiamo di programmare, di chiamare, di offrire occasioni per raggiungere tale scopo. Col consiglio pastorale parrocchiale anche quest’anno proporremo momenti di incontro per gli adulti a livello parrocchiale, in attesa di una proposta a livello di Collaborazione Pastorale tra le parrocchie del centro cittadino (Duomo, S. Giorgio, SS. Redentore, S. Quirino, B.V. delle Grazie) con diverse modalità, nei prossimi anni. Da questo foglietto verrete a conoscere le iniziative per nutrirci della Parola di Dio, oltre alle omelie che ascolteremo durante le Sante Messe. Tutti siete invitati. In città le occasioni sono molte e varie. Forse viene a mancare un po’ di appetito…sarebbe una brutta malattia! Solo il Signore la può curare!

Cordiali saluti a tutti.                                                                                        D. Luciano

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