3^ Domenica di Pasqua

Parliamo in famiglia…..

Carissimi fanciulli,
vi chiedo subito di leggere questo articolo non da soli ma assieme ai vostri genitori. La prossima settimana vi accosterete per la prima volta al sacramento della Riconciliazione, al quale da tutto l’anno vi state preparando, accompagnati dalle vostre catechiste. Sarà una bella esperienza di incontro con il Signore che vi donerà il suo perdono. Tutti noi esperimentiamo il male nella nostra vita. Tante volte facciamo il bene ma ci accade anche di fare il male. Succede a tutti. Vogliamo bene ai nostri genitori ma alle volte facciamo i capricci o diamo loro qualche dispiacere, vogliamo bene al Signore ma alle volte non lo salutiamo neppure al mattino e alla sera, giochiamo volentieri con i nostri amici di scuola e di catechismo ma alle volte siamo dispettosi e facciamo soffrire qualcuno prendendolo in giro… e così potrei continuare…

Cosa significa?

Significa che siamo deboli, fragili, che abbiamo dei limiti, che sul nostro cuore si è depositata un po’ di polvere…. Bisogna diventare più forti per vincere il male. Chi ci dà la forza? Gesù. Lui è il vincitore di ogni male. Andiamo da Lui, senza paura, con tanta fiducia. Alle volte avete partecipato al Battesimo di qualche bambino durante la Messa delle 10.30 e avete visto che un chierichetto ha portato la veste bianca. Anche voi siete stati battezzati… qualcuno addirittura da me in Duomo… e vi è stata messa addosso la veste bianca. È il segno della nuova dignità di figli di Dio e di fratelli di Gesù. Su questa veste bianca è comparsa in questi anni qualche macchiolina….. bisogna toglierla. Chi può toglierla? Solo Gesù. È Lui che ci purifica. Allora ci accostiamo al Sacramento della confessione per togliere qualche macchia dal nostro cuore.
Nel giorno del battesimo, il Signore ci ha donato la sua stessa vita. È vita eterna. È vita ricca di amore. È vita che si sa donare gratuitamente. Ecco, nella confessione il Signore aumenta in noi questa vita capace di amare.
Nella nostra vita possiamo anche ammalarci, forse durante l’inverno abbiamo preso il raffreddore, ci è venuta la tosse, abbiamo dovuto restare a letto e prendere le medicine per poter guarire. Ecco il male è come una malattia che ci può prendere, abbiamo bisogno della medicina adatta per guarire. Qual è? È il sacramento della Penitenza. Chi è il medico? Ancora Gesù, che ha detto:”Non sono venuto per i sani ma per i malati”. Allora quando andrò a confessarmi? Quando mi sento debole e vedo che non ho la forza di essere buono. Quando vedo qualche macchia sulla veste bianca che avvolge il mio cuore fin dal giorno del mio battesimo. Quando noto un po’ di polvere sul mio cuore perché sto diventando pigro. Quando mi sento malato spiritualmente e voglio guarire. Quando mi accorgo che sto diventando egoista e desidero avere una vita piena di amore.
Da chi vado a confessarmi? Da un sacerdote. Non occorre che sia sempre don Luciano. Ogni sacerdote è ministro di Dio e nel nome di Gesù e dei fratelli può perdonare i peccati.

Papa Francesco ci parla della confessione.

Leggete come ha risposto il Papa a qualche obiezione circa questo sacramento.
La vergogna. “Eh padre, io mi vergogno”. “Anche la vergogna è cosa buona. E’ salutare avere un po’ di vergogna….. fa bene perché ci fa più umili”. Nel confessionale Gesù …. ti riceve con tanto amore. Sii coraggioso e avanti con la confessione. La riconciliazione è sacramento di guarigione. Quando io vado a confessarmi è per guarire l’anima o il cuore, di qualcosa che ho fatto che non sta bene. Il sacerdote riceve con amore e tenerezza questa confessione, e in nome di Dio perdona”.
La festa. “Ricordiamo la bella parabola del figlio che se n’è andato da casa sua con l’eredità e ha sprecato tutti soldi, poi quando non aveva più niente si è deciso a tornare a casa come servo. Tanta colpa e tanta vergogna aveva nel suo cuore, ma, sorpresa, quando inizia a parlare, il padre lo abbraccia e fa festa. Io vi dico: ogni volta che ci confessiamo, Dio ci abbraccia, e fa festa, andiamo avanti su questa strada”. Mai da soli. “Uno può dire: io mi confesso soltanto con Dio’. Sì, puoi dire: ‘Dio perdonami e dire i tuoi peccati, ma i nostri peccati sono anche contro i fratelli, contro la Chiesa, e per questo è necessario chiedere perdono alla Chiesa e ai fratelli nella persona del sacerdote”.
Un cuore pesante. “Spesso quando andiamo a confessarci abbiamo un peso nell’anima, un po’ di tristezza. Ma poi quando sentiamo il perdono di Gesù siamo in pace, con quella pace dell’anima, tanto bella, che soltanto Gesù può dare. Anche dal punto di vista umano per sfogarsi è buono parlare col fratello e dire al sacerdote queste cose che sono tanto pesanti nel mio cuore, e Dio sente che ci si sfoga davanti alla Chiesa. Non bisogna avere paura della confessione, uno quando è in coda per confessarsi sente tutte queste cose, questa pesantezza, anche la vergogna, ma quando ha finito esce bello bianco perdonato, felice, e questo è il bello della confessione”.

La festa del Perdono.

Concludendo: Carissimi genitori e bambini, vivremo insieme questo momento di incontro col Signore. Lo vivremo lunedì o martedì nel raccoglimento e nell’intimità con Gesù nell’Oratorio della Purità alle ore 17.30. Domenica prossima insieme alla comunità faremo la “FESTA DEL PERDONO”. Durante la Messa delle ore 10.30 vi consegnerò la croce che indosserete il prossimo anno nel giorno della Prima Comunione. La croce di Gesù ci parla del grande amore che Dio ci ha portato e ci porta. Noi viviamo di questo amore e abbiamo la possibilità di manifestarlo anche agli altri. Questa è la nostra missione nel mondo.

Auguro ogni bene a tutte le famiglie.
Don Luciano

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