Prima Domenica di Avvento

Carissimi fedeli, si apre oggi un nuovo anno liturgico che ci condurrà per mano nella esperienza del mistero della vita di Cristo. Un anno è una opportunità, ci viene incontro con la ricchezza dei suoi doni, possiamo vivere liturgicamente la vita di Cristo, lasciandoci coinvolgere di giorno in giorno nel suo mistero. Iniziamo con il tempo di Avvento, tempo di attesa e di speranza. Tutti sentiamo il bisogno di speranza. Sono state profetiche le parole del Concilio vaticano II°: “Il mondo si presenta oggi potente e debole, capace di operare il meglio e il peggio, mentre gli si apre davanti la strada della libertà o della schiavitù, del progresso o del regresso, della fraternità o dell’odio” (Gaudium est spes 9).

Ma perché noi speriamo? In un mondo confuso e disorientato, per tanta parte indifferente, sollecitato da continui interessi, noi siamo chiamati a dire con franchezza e a testimoniare con le opere la nostra fede da cui nasce la speranza. Il Signore viene e ci richiama il destino ultimo. Lungo la nostra strada, che percorreremo di domenica in domenica, incontreremo vari personaggi che hanno collaborato nella storia della salvezza portata da Gesù. La Vergine Maria nella sua vita fa intravvedere la nostra vita e la storia della chiesa. Lei è il nuovo tempio nel quale abita la presenza di Dio, il quale proprio in lei dimostra di essere fedele all’umanità, compiendo delle meraviglie. Giovanni Battista ci invita a vedere in Gesù il Dio che si fa vicino a noi e ci esorta ad accoglierlo. Passo dopo passo, giungeremo al Natale di Gesù, preparato anche da un ascolto più assiduo della Parola di Dio partecipando agli incontri di riflessione per tre mercoledì di seguito sulla figura della Vergine Maria per imparare da Lei come si attende Gesù, da una preghiera più intensa e frequente, da gesti di carità e di accoglienza reciproca. A questo proposito, proponiamo varie iniziative che sono abbinate alla “Luce di Betlemme” che giungerà a noi il 16 dicembre: Un aiuto per la formazione di alcune infermiere in un ospedale dell’India, un contributo ad un gruppo di Suore che stanno promuovendo la pastorale vocazionale in una zona difficile della Polonia.

Non mi resta che augurarvi un buon cammino, accompagnati dalla speranza che arde nel nostro cuore, dalla gioia di andare incontro oggi e domani al Signore, dall’impegno di una testimonianza umile e coraggiosa al Signore. I tempi difficili sono i tempi della prova. La prova saggia la nostra fede. Oggi possiamo vivere la perseveranza che altri hanno vissuto prima di noi, restando fedeli al Signore. Sempre con cordialità.                      Don Luciano, parroco

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