Ricordo di Mons. Albino Perosa
Don Albino Perosa: un vero Maestro
Sono passati 25 anni dall’addio a don Albino Perosa ma in molti di noi il ricordo è sempre vivo.
E’ stato il maestro amorevole che ci ha accompagnato alla scoperta del bello, dell’immenso, del divino.
E’stato un confratello mite, signore di modi e di stile, vero nel suo essere uomo e nel suo essere prete, dignitoso senza essere ricercato, senza pretese e senza ambizioni.
Ci ha insegnato le melodie antiche e nuove della fede, quelle di Aquileia e del Friuli, la polifonia classica e il canto del popolo. Ci ha fatto conoscere la grande musica: da J.S. Bach e Beethoven fino a Ravel e Stravinsky. Negli anni della riforma conciliare erano puntuali le sue composizioni per i diversi tempi dell’anno liturgico, destinate all’assemblea con il sostegno del coro. E’ la strada che continuiamo a percorrere nelle celebrazioni.
Don Perosa è stato anche insegnante d’organo per molti di noi nel Seminario diocesano e nel Liceo musicale “J. Tomadini”, ora Conservatorio.
Ci ha incoraggiato a scoprire e ad esprimere al meglio la cantabilità, la cura del fraseggio e il gioco del contrappunto nelle nostre interpretazioni. E la nostra Chiesa si è arricchita di un bel numero di organisti e maestri di coro.
Per finire, un segreto: il prevosto Mons. Sbaiz ammise il piccolo Albino tra i Pueri Cantores della parrocchia di Rivignano. E diventato adulto, egli rievocherà quei momenti:” Ricordo quando, come i monaci, con le vestine bianche, entravamo in processione a Pasqua cantando: Resurrexi ed adhuc tecum sum…” Tante prove, tanto cantare, tanto entusiasmo nei fanciulli e tanta gioia nei fedeli. Così per anni e anni…. e quella musica non si è spenta.
Giulio Gherbezza