Seconda Domenica di Quaresima

CENTRO DI ASCOLTO INTERPARROCCHIALE

– con sede a Udine in via Rivis, 19 presso i locali dell’Istituto Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli- espressione della volontà e tensione missionaria delle comunità cristiane (la nostra compresa) delle Parrocchie della zona centro – ovest della Città.

Riassumendo, Il Centro di Ascolto (CdA) – parte integrante del “servizio di Carità” delle Parrocchie – è il luogo dove le persone trovano accoglienza da parte di altri fratelli, dove è dato ascolto alle loro ansie e problemi, dove si può ricevere un orientamento e un aiuto concreto per uscire dalle situazioni di bisogno, dove è messo in atto il comandamento dell’Amore insegnatoci da Gesù. Esso vuole superare la logica assistenziale, andare oltre il rapporto benefattore-beneficiato e restituire alla persona autonomia e dignità. Vuole essere, altresì, di stimolo alla società civile, perché essa possa rendersi corresponsabile e compartecipe alle soluzioni dei problemi di povertà esistenti sul proprio territorio. Il CdA è anche uno strumento pastorale, finalizzato a contribuire al recupero e alla diffusione della dimensione della fraternità all’interno della comunità cristiana per rafforzare quei valori di accoglienza e disponibilità nei confronti di chi ha bisogno. Infatti, per noi cristiani “partire dai poveri non è scelta escludente perché di parte, né impegno di pochi, ma fedeltà al progetto di Dio ed esigenza di radicalità originata dal battesimo, oltre che dovere di coerenza tra professione di fede e stile di vita”. Ad abitare e far vivere il CdA sono l’eventuale assistente sociale, i volontari con competenze (legislazione, casa, lavoro, immigrazione…) e ruoli diversi, il coordinatore e altre figure (volontariato professionale) con competenze specifiche. Più nel dettaglio, sono uomini e donne – tramite i quali la struttura svolge le sue funzioni di accoglienza, ascolto, orientamento e presa in carico – che sanno “distinguersi per il fatto che non si limitano a eseguire in modo abile la cosa conveniente al momento, ma si dedicano all’altro con le attenzioni suggerite dal cuore, in modo che questo sperimenti la loro ricchezza di umanità” e si senta accolto e valorizzato.

Dove recuperare queste preziose risorse umane?

La risposta è: all’interno delle comunità parrocchiali!

Perché la protagonista dell’ascolto è la parrocchia (“casa di famiglie, fraterna e accogliente”, nonché “fontana del villaggio alla quale tutti ricorrono per la loro sete”), nella sua duplice funzione: di risorsa per il CdA e di promozione dello stesso. Essa vuole andare incontro a chi bussa ma anche a chi ha smesso di bussare.

Quanti di voi si sentissero motivati a iniziare un percorso di formazione (spirituale e sociale), strutturato alla bisogna dalla Caritas diocesana, e a prestare poi servizio di volontariato all’interno della descritta struttura, cortesemente, prendano contatto con il Parroco, mons. Luciano Nobile, o lascino presso la segreteria della canonica (via Artico di Prampero, 6 – tel. O432 505302) le proprie generalità e il proprio numero di telefono per essere successivamente chiamati.

E’ compito nostro mantenere viva e testimoniare la speranza in ogni circostanza. Per chi riceve un gesto di amore e di accoglienza, la speranza si riaccende nel suo cuore.

La Quaresima sia un’occasione di crescita spirituale per tutti noi.  Auguri di buon cammino!

                                                                                     Sebastiano Ribaudo, Referente parrocchiale per la Carità

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