Solennità della Santissima Trinità

UNA SEMPLICE TESTIMONIANZA

Carissimi fratelli e sorelle,

la settimana scorsa, don Luciano ci ha raccontato la sua esperienza vissuta nel periodo di preparazione degli adulti alla cresima. Ora desidero anch’io raccontare la mia esperienza di adulto che ha avuto la fortuna di partecipare alle catechesi che don Giuliano e don Luciano ci hanno comunicato con gioia ed entusiasmo. Io vengo dal Brasile e sono qui per un  dottorato di ricerca presso l’Università degli Studi di Udine. Anche se qui non ho parenti ho desiderato venire in Friuli perché i miei nonni provenivano da Artegna.

Sono nato e cresciuto in un contesto familiare che da sempre ha preso parte in modo attivo alla vita parrocchiale. Ma poi nella giovinezza, piano piano mi sono allontanato dalla Chiesa, forse per la voglia di vivere altre esperienze, oppure perché erroneamente ritenevo che la fede e la ragione fossero due realtà assolutamente incompatibili. Forse mancava qualcosa di veramente profondo nella mia esperienza di fede…..

Nonostante questo allontanamento dalla vita parrocchiale, il seme piantato nella mia infanzia era lì presente. Per quanto la mia fede potesse vacillare, quando a volte entravo in una chiesa, fosse una basilica o una piccola cappella, mi sentivo attratto da un forte desiderio di spiritualità che mi faceva credere che esisteva qualcosa di più….. Allora, tre anni fa, ho cominciato a fare la strada inversa, un cammino di avvicinamento alla Chiesa partecipando le opere caritative dei Vincenziani, con la raccolta e la distribuzione di cibo ai poveri della periferia urbana di Brasilia. Adesso, venuto a Udine, ho cominciato a frequentare la Messa della domenica sera nel Duomo e Dio ha toccato  il mio cuore.  Così, quando il parroco ha avvertito che iniziava un percorso di preparazione degli adulti alla Cresima, ho deciso di cogliere questa opportunità per darmi ragione della fede ed avvicinarmi maggiormente e definitivamente alla Chiesa. E così ho fatto! E sono contento.

Negli incontri preparatori abbiamo avuto l’opportunità di discutere vari temi importanti, in modo aperto e amorevole, dialogando, pregando e aprendo il cuore, anche ridendo. In questo percorso spirituale di incontro con il Signore ho cominciato a sentire il senso del sacro e che la vita ha un significato più vasto. Ho scoperto che la fede cristiana è una fede razionale ed intelligente e che nella Bibbia si trova luce e forza per la vita. Dio stesso ci incoraggia ad usare anche la nostra intelligenza, sia per arrivare alla Sua conoscenza, che nella relazione con Lui: “Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente” (Matteo 22,37). Negli Atti  degli Apostoli (1,3) è riportato: “Egli si mostrò ad essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante 40 giorni, apparendo loro e parlando loro delle cose riguardanti il Regno di Dio”. E, in questo stesso senso, San Paolo (1Corinzi 10,15) ci dice: “Parlo come a persone intelligenti. Giudicate voi stessi quello che dico”. La maturità cristiana è dono di grazia e consiste nella piena assimilazione a Gesù!

Credo che questo periodo di preparazione alla cresima che ho vissuto sia stato per me veramente  una riconciliazione! E mi pare di percepire che non si possa fare a meno di “una casa della gioia”! Questo ci ha detto Papa Francesco: “La Chiesa non è un rifugio per gente triste. La Chiesa è la casa della gioia! Ma quella del Vangelo non è una gioia qualsiasi. Trova la sua ragione nel sapersi accolti e amati da Dio”.

Perciò finisco ringraziando tutti i cresimandi che con la loro presenza mi hanno incoraggiato e soprattutto don Luciano e don Giuliano ai quali mi permetto di esprimere la gratitudine di tutti per il loro impegno di amore e per le loro attenzioni premurose verso di noi. Sono veramente un dono di Dio per la comunità cristiana del duomo alla quale adesso anche io appartengo. Cordiali saluti.                                Henrique Savonitti

 


 

 

L’INDULGENZA

Cosa vuol dire indulgenza?

Significa accostarsi alla misericordia del Padre con la certezza che il suo perdono si estende su tutta la vita del credente. È sperimentare la santità della chiesa che partecipa a tutti i benefici della redenzione di Cristo.

In che cosa consiste?

Nel sacramento della Riconciliazione Dio perdona i peccati, che sono davvero cancellati, eppure, l’impronta negativa che i peccati hanno lasciato nei nostri comportamenti e nei nostri pensieri, rimane. La misericordia di Dio però è più forte anche di questo.

Qual è il suo effetto?

L’indulgenza del Padre attraverso la Sposa di Cristo (la chiesa) raggiunge il peccatore perdonato e lo libera da ogni residuo della conseguenza del peccato, abilitandolo ad agire con carità, a crescere nell’amore piuttosto che ricadere nel peccato.

(Papa Francesco,” Misericordiae vultus”, bolla di indizione del Giubileo).

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