2^ Domenica del Tempo Ordinario

Carissimi, abbiamo trascorso in famiglia le Feste Natalizie nella serenità e  nell’intimità delle nostre case, ma in questi giorni il mondo è stato turbato da tanta violenza e dalla morte.

LA PACE

Il Papa Francesco termina il suo Messaggio per la Giornata della pace, con queste parole incoraggianti: “Tutti desideriamo la pace; tante persone la costruiscono ogni giorno con piccoli gesti e molti soffrono e sopportano pazientemente la fatica di tanti tentativi per costruirla”. E poi ci esorta con fiducia di essere ascoltato: ”Nel 2017 impegniamoci, con la preghiera e con l’azione, a diventare persone che hanno bandito dal loro cuore, dalle loro parole e dai loro gesti la violenza, e a costruire comunità nonviolente, che si prendono cura della casa comune. Niente è impossibile se ci rivolgiamo a Dio nella preghiera. Tutti possono essere artigiani di pace.”

Accogliamo questo invito con sincerità e determinazione. Per superare questa situazione bisogna contrapporre “un di più di amore, un di più di bontà. Questo di più viene da Dio. È questa la rivoluzione cristiana…. affrontare il male con le sole armi dell’amore e della verità”.

Ci sono cose che noi tutti possiamo fare.

Per esempio, è necessario vigilare sulla vita delle nostre comunità: famiglia, scuola, città. Espressioni verbali che si sentono lungo la strada, aggressive, sprezzanti e volgari, manifestano una china pericolosa che conduce a stili di comportamento irresponsabili. Gesù ha unito al quinto comandamento la proibizione di dire “stupido” con cattiveria ad un fratello. E aveva ragione.

La responsabilità circa la pace nelle nostre famiglie richiede pazienza, comprensione, perdono, anche sopportazione e sacrificio. Tutti sono responsabili dell’andamento della famiglia. Un bene maggiore va sempre difeso e promosso, torna a vantaggio di tutti, della famiglia e della società.

Si potrebbe recuperare, con slancio e convinzione, l’alleanza tra famiglia, scuola, chiesa a motivo della loro funzione educativa. E si potrebbe continuare ancora l’elenco, tanto per dire quante cose sono ancora possibili a favore della pace.

LA BENEDIZIONE DEI BAMBINI

Oggi i genitori sono invitati a portare i loro bambini in chiesa per la benedizione. È una Messa….. non chiassosa ma movimentata! Ai piccoli è permesso anche di piangere… loro possono lodare il Signore così. In questi giorni diceva il Papa: “La prima predica di Gesù è stata il pianto nella grotta di Betlemme”.

Tutti i bambini poi verranno attorno all’altare che è simbolo di Gesù… Si noterà un po’ di disordine e di trambusto, pazienza! Quando i bambini andavano da Gesù… non credo si mettessero in fila, ordinati, composti, silenziosi. Infatti, non per niente gli apostoli li sgridavano. E Gesù diceva: “Lasciate che i bambini vengano a me”. E donava loro la sua benedizione. D’altronde loro sono una benedizione per noi, è la vita che continua. E la vita è dono di Dio. Certamente, crescendo, dovranno imparare anche a distinguere i tempi, ad assumere gli atteggiamenti consoni ai luoghi, ad osservare delle regole.

Carissimi genitori, Gesù ha già benedetto i vostri figli, come ha benedetto tutti donando il suo Figlio per la nostra salvezza. Anche voi benedite il vostri figli pregando con loro al mattino e alla sera, segnandoli sulla fronte col segno della croce. Non pensate di essere ridicoli, anzi, benedicendo i vostri figli voi trasmettete la vostra fede, il valore più alto che potete loro donare. Mi piace ripetere sempre quello che ho letto di P. Davide Turoldo: “Ringrazio i miei genitori perché mi hanno dato la vita…ma ancor più sono loro riconoscente perché mi hanno trasmesso la fede, perché con la fede so che cosa devo fare della vita”.

I RE MAGI

I Re Magi vengono a rendere omaggio a Gesù. Gesù è venuto per tutti e vuole salvare tutti. I Re Magi rappresentano tutti i popoli e Gesù si manifesta a loro. In tutti i popoli ci sono tracce di verità e di bontà, c’è luce da portare a pienezza con la conoscenza di Cristo. Guardiamo al mondo con occhi nuovi poiché Dio, nonostante le apparenze e nonostante tutto, sta operando per il bene di tutti. Spetta anche a noi collaborare concretamente con Lui a favore di un mondo nuovo.

Carissimi, non posso che augurarvi un buon cammino nell’anno appena incominciato. Ci accompagni la grazia del Signore. Cordialmente.

Il Parroco don Luciano