Chiese aperte per le celebrazioni liturgiche
Carissimi fedeli,
ci rallegriamo di poter di nuovo celebrare i sacramenti che sono necessari per la nostra vita cristiana.
Questo tempo di “digiuno” non passi invano soltanto come una forzata rinuncia, obbligata dal coronavirus. Questo tempo così inaspettato ci va parlando.
In queste domeniche, aiutati anche dai nostri pastori, avremo modo di riflettere e di interpretare con la sapienza del vangelo questa esperienza che speriamo vada verso la sua fine. È una esperienza che stiamo ancora vivendo, che ci ha messi tutti in ginocchio a motivo delle attività che abbiamo dovuto sospendere, dalla scuola al lavoro.
Noi credenti ci siamo messi in ginocchio davanti al Signore, perché ci liberi dal male e forse abbiamo dedicato a Lui un tempo più prolungato di quello che eravamo abituati a donargli nella nostra vita frenetica. Ci siamo fermati. Ora lo interroghiamo e ci interroghiamo. Forse troveremo qualche risposta per un futuro migliore. Intanto prendiamo forza dai sacramenti che celebriamo forse con maggiore intensità di spirito.
Mi corre l’obbligo di fornire alcune indicazioni per quanto riguarda le celebrazioni, per lo svolgimento delle quali chiedo la vostra collaborazione. Il Parroco è responsabile per quanto riguarda l’osservanza delle norme che vengono indicate. Vi chiedo di essere corresponsabili nella gestione di questo momento così delicato, per il bene comune. La prudenza e l’obbedienza siano le nostre buone consigliere.
Nell’attesa e con il piacere di incontrarvi in chiesa, vi saluto cordialmente. Don Luciano Nobile, parroco.
Protocollo sottoscritto il 07.05.2020
dal Presidente del Consiglio dei Ministri, dal Presidente della CEI e dal Ministro dell’Interno
Andrà in vigore dal 18 maggio 2020
VENGONO RICHIAMATE PER SOMMI CAPI LE NORME STABILITE PER LA SICUREZZA
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Bisogna evitare gli assembramenti (anche in sagrestia e sul sagrato della chiesa).
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È necessario mantenere la distanza fisica di almeno un metro, laterale e frontale, tra le persone.
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Il numero delle persone partecipanti è determinato dalla capienza della chiesa.
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I collaboratori dovranno indossare la mascherina e i guanti monouso e favoriranno l’accesso e l’uscita vigilando sul massimo numero delle presenze consentite.
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Chi partecipa alle Liturgie dovrà indossare la mascherina.
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Chi ha sintomi influenzali o una temperatura corporea pari o superiore ai 37,5°C o abbia avuto contatti con persone positive a SARS-CoV-2 non entri in chiesa, per ovvi motivi.
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Le persone diversamente abili potranno usufruire della apposita pedana mobile che è collocata negli ingressi della chiesa. Sono pregate di far chiamare il sagrestano che predisporrà la pedana e aiuterà a entrare in chiesa.
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I fedeli che si accostano alla Comunione devono mantenere tra loro la distanza sanitaria (un metro e mezzo) e ricevere le Particola in mano dal sacerdote o dal ministro che indosseranno i guanti monouso.
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Nessuno passerà a raccogliere le elemosine ma ognuno, entrando o uscendo di chiesa, potrà deporre nell’apposita cassetta la sua offerta.
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Il sacramento della Penitenza sarà celebrato in una stanza apposita che permetta la adeguata distanza fisica e la dovuta riservatezza. Confessore e penitente dovranno indossare la mascherina.