Il saluto del Parroco

Carissimi,

sono contento di poter porgervi un saluto e dire a ciascuno: “Bentornato!”

Vorrei farlo personalmente stringendovi la mano, uno ad uno. Molti mi chiedono: Come è andata? Personalmente debbo dire che, pur nella difficoltà del momento per le varie restrizioni, in questi mesi ho avuto più tempo da dedicare alla preghiera, per leggere e scrivere, sistemare documenti, mettere un po’ di ordine nell’ufficio parrocchiale e nello studio personale. Penso che anche voi abbiate potuto impiegare il tempo similmente, anche se con qualche preoccupazione in più, per i figli, per il lavoro, per il futuro.

La vita parrocchiale ha subito certamente un rallentamento nel suo procedere ma abbiamo cercato sempre di camminare insieme, mantenendo quei legami che ci erano possibili, favoriti anche dai mezzi di comunicazione sociale che tutti ormai conosciamo.

I catechisti hanno cercato di essere vicini ai bambini ed ai ragazzi, in vari modi, per favorire la loro crescita nella vita cristiana con delle brevi catechesi, i malati e gli anziani hanno potuto sentire una parola di incoraggiamento almeno tramite il telefono. I poveri hanno avuto la solita assistenza, grazie anche all’aiuto di alcune persone della parrocchia che ringrazio per la fiducia e la generosità.

Durante il tempo quaresimale e pasquale i cresimandi adulti, grazie alla collaborazione di alcuni catechisti sacerdoti e laici, sono stati seguiti con una catechesi settimanale e domenica prossima verranno presentati alla comunità e faranno la loro professione di fede durante la santa Messa delle ore 19.00.

Anche i sordi, pur avendo dovuto sospendere l’incontro mensile, sono stati raggiunti con il nostro “Angelo di S. Maria di Castello” come tante altre persone e si incontreranno domenica prossima, Solennità della Pentecoste, alla S. Messa delle ore 10.00 che verrà celebrata dall’ Arcivescovo in cattedrale.

Non posso dimenticare i defunti per i quali abbiamo celebrato il funerale, nelle modalità che ci erano consentite, e per i quali celebreremo la S. Messa a momento opportuno, in accordo con le loro famiglie.

Ho voluto riassumere in poche righe come la nostra comunità, con i suoi operatori pastorali, abbia cercato di essere presente in questo tempo difficile, nelle varie realtà. Sì, riprendiamo il nostro cammino piano piano, con prudenza, anche se dobbiamo ancora contenere la nostra gioia e la nostra voglia di incontrarci. È’ un buon segno il desiderio di riprendere le nostre relazioni. L’attesa paziente non può che aumentare la gioia del nostro ritrovarci di nuovo insieme a lodare il Signore e a chiedere a Lui di donarci il suo Spirito, che bruci ogni genere di male, in particolare quello che ancora non è debellato definitivamente. L’appuntamento principale resta quello della S. Messa domenicale, alla quale vogliamo essere fedeli.

Ringrazio tutte quelle persone che, in vari modi, hanno favorito la vicinanza della Parrocchia alle famiglie del nostro territorio e oltre. Cordialmente.                                                                                                                                                                  Don Luciano.