29^ Domenica del Tempo Ordinario

E’ NATO IL CENTRO DI ASCOLTO INTERPARROCCHIALE

 

Carissimi Fedeli, negli ultimi due anni, attraverso questo foglietto domenicale e il bollettino parrocchiale, siete stati costantemente informati sulle varie fasi del progetto inerente alla realizzazione di un Centro di Ascolto Interparrocchiale. Oggi, grazie anche alle persone di questa Parrocchia che allora accolsero il nostro appello, Vi annuncio, con gioia e un po’ di emozione, l’avvenuta nascita di detto Centro, espressione delle comunità cristiane delle Parrocchie di Udine Centro e Udine Ovest. Esse sono: Santa Maria Annunziata (Cattedrale), Beata Vergine del Carmine, San Nicolò al Tempio, San Giorgio Maggiore, San Quirino, SS Redentore, San Paolo, Santo Osvaldo, San Rocco, San Giuseppe Sposo della Vergine Maria e Santa Maria Vergine della Salute (Cormor).

Cambiare logica: “Essere con”.

Il Centro di Ascolto, strumento prezioso per la cura del povero, è, in estrema sintesi, un’istituzione creata per incontrare, ascoltare e aiutare le persone che vivono situazioni di disagio o di difficoltà, finalizzata a contribuire alla diffusione di una cultura della solidarietà. Esso, attraverso i volontari che operano nella struttura, formati alla bisogna per far convivere “competenza” e “attenzione del cuore”, vuole assumersi il compito di offrire a coloro che bussano alla porta della struttura un riferimento relazionale stabile e chiaro, scevro da pregiudizi, fondato sulla fiducia e il rispetto reciproco, sulla chiarezza su ciò che ciascuno è chiamato a fare.  E ancora, il Centro vuol passare dalla logica del “far qualcosa per… alla logica dell’essere con….”, vuole promuovere e diffondere la cultura della solidarietà, recuperando la dimensione della fraterna relazione, vuole contribuire a superare la logica assistenziale e a promuovere la persona, lavorando insieme a essa per un percorso di autonomia. Luciano Falzetti, direttore della Caritas Ambrosiana, ha detto: “Bisogna superare lo schema noi-loro. Noi, bravi operatori e volontari della solidarietà che elargiscono beni e soluzioni. Loro, i poveri che hanno bisogno di soccorso, interventi e aiuti. Dobbiamo essere tutti parte di un’umanità che vive le medesime contraddizioni che solo insieme si possono affrontare, nella reciprocità”. Gli obiettivi che ci siamo prefissi potranno essere raggiunti attraverso la valorizzazione e il coinvolgimento della rete dei servizi e delle risorse presenti sul territorio (pubbliche, private, no profit, religiose, ecc.), il supporto costante delle comunità cristiane (il CdA riceve proprio dalle comunità il mandato di incontrare i poveri, per riportare a esse le loro richieste, svolgendo così un preciso ruolo pastorale) e un efficiente lavoro di equipe.  Insieme, preghiamo il buon Dio di darci sempre la grazia di saper parlare con il cuore e di sapere stare accanto amorevolmente a chi soffre, come Lui ci ha insegnato.

Sede e orari

Il Centro di ascolto (la cui responsabilità è stata affidata al nostro Parroco), operativo dal giorno 12 u.s., ha la sua sede in via Rivis, 19 – Udine (tel. 347 9468049 – mail: cda.rivis@diocesiudine.it) ed è aperto nei giorni di lunedì, martedì e giovedì dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e mercoledì dalle 15.00 alle 18.00. Il locale che lo accoglie fa parte, come ebbi già a dirvi, del più ampio edificio di proprietà dell’Istituto Figlie della Carità di S. Vincenzo de Paoli.  Ora, auspico che ciascun membro della comunità possa sentire come sua questa nuova struttura, sostenendola al meglio delle proprie possibilità e, soprattutto, con amore. Termino ringraziando tutti quanti hanno, in qualche modo, contribuito a far nascere il servizio, tra cui: coloro che hanno collaborato a redigere il progetto, seguendone i lavori; le Suore Figlie della Carità per gli ambienti concessi gratuitamente e la loro preziosa vicinanza; i Volontari (allo stato sono 15), ovvero i rappresentati delle comunità cristiane, per l’impegno assunto e il servizio prestato.

Un ringraziamento particolare al buon Gesù per l’infinito amore donatoci, senza il quale nulla sarebbe possibile.

Un fraterno abbraccio e buona domenica.                                                  Sebastiano Ribaudo (Referente Carità)