27^ Domenica del T.O.

 

SULLA TUA PAROLA…

 

Carissimi parrocchiani e voi che frequentate le chiese della Parrocchia di S. Maria Annunziata,

riprendiamo con entusiasmo l’anno pastorale con le iniziative proprie della chiesa quali la catechesi, la liturgia e la carità. Il nostro Arcivescovo ci ha fatto dono di una nuova lettera pastorale che ha per tema l’invito del Signore agli apostoli:

”Prendi il largo e gettate le reti per la pesca”.

Il Vescovo prende le mosse dalla situazione di pandemia che ancora stiamo vivendo mentre speriamo fortemente che vada verso la fine. Ci illumina commentando il fatto della pesca miracolosa, narrata da S. Luca nel suo Vangelo, capitolo 5 dal versetto 1 all’11. È un racconto che rincuora, che apre alla speranza, che dona forza nel nostro cammino. Giunge anche a proposito, perché il mese di ottobre tradizionalmente dedicato alle missioni, ci richiama la nostra missione di cristiani, personale e comunitaria. Forse nell’aria si nota un po’ di scoraggiamento, quello che gli apostoli sentivano dopo una notte di fatica senza aver pescato nulla e certamente non volevano provare inutilmente di giorno.Gesù sale sulla barca di Pietro, sulla barca della nostra vita quotidiana e ci invita a seguirlo con tante altre persone. Ma vale la pena continuare ad accogliere la Parola di Gesù, testimoniarla nella carità, celebrarla nella liturgia? Vale la pena, ci chiediamo.  La barca della nostra vita è fragile. Anche la barca della chiesa è piena di difficoltà interne ed esterne. Gesù si avvicina a noi, ci guarda con amore mentre entriamo su questa barca con Lui ed affrontiamo il mare aperto della società attuale, con la sua storia, le sue aspirazioni, i suoi tormenti, le sue attese, i suoi traguardi tecnici e scientifici, le sue delusioni. È in questo momento difficile che Gesù dice a ciascuno di noi come a Pietro: ”Prendi il largo e cala le reti” cioè abbi fiducia. Con Pietro anche noi rispondiamo:

”Sulla tua Parola calerò le reti”.

“Sulla tua Parola proseguo il cammino di vita cristiana con tante altre persone, nonostante tutto. Ti rispondo: Eccomi.” Così hanno fatto tante persone, note alla Bibbia. È questa una luce di speranza che attraversa tutto il testo biblico. Il Signore compie il segno miracoloso.

Pertanto ripartiamo con alacrità dall’ascolto della Parola e mettiamola in pratica e così impariamo a vivere la presenza di Dio in mezzo a noi e costruiamo con Lui il suo Regno. Renderemo il mondo più umano. Si tratta di avvolgere questa umanità con la rete dell’amore di Dio perché viva. È questo amore di Dio, gratuito ed eccedente, che Pietro ha visto coi suoi occhi nella pesca miracolosa. È questa gratuità che ancora parla oggi e che è capace di trasformare gli uomini. Il Signore ci ha posti qui, in questo tempo, in questa chiesa di Udine, in questo territorio. Siamo la sua chiesa, non siamo separati dal mondo. Viviamo insieme, proponendo una salvezza che inizia a realizzarsi qui e ora. Lui ama questo mondo. Ama noi che siamo come quei pescatori, un po’ sfiduciati, paurosi, increduli. Ci invita ad avere fiducia nella sua Parola che, se vissuta, cambia il mondo.

Sembra impossibile ed invece è ancora possibile.

Nonostante tutto, si sente nel mondo un anelito verso la giustizia e la solidarietà, si nota un desiderio di elevazione e di cambiamento di cui i giovani sono le prime antenne e le prime sentinelle. Il Papa, nel suo messaggio per la Giornata della Gioventù che si celebrerà nella Solennità di Cristo Re il 21 novembre, incentiva questo cammino ed esorta dicendo “Giovani, risollevate il mondo!” Meritano essere lette anche l’esortazione apostolica dopo il Sinodo della gioventù “Christus vivit” e la enciclica “Laudato sii” La sensibilità crescente per la difesa della natura da parte dei giovani, appoggiata dagli adulti e condivisa concretamente, è di buon auspicio. Penso ch richiederà anche la disponibilità a qualche sacrificio, da parte di tutti, adulti e giovani.

Anche nella nostra Udine

in queste settimane abbiamo vissuto momenti di spiritualità intensi che si possono evolvere in scelte di vita impegnata. È ripresa la catechesi “Le 10 Parole” nella chiesa di S. Pietro martire ogni lunedì alle 20.30 ed è ben frequentata da giovani e adulti. Poi “Luce nella notte” è una esperienza di missione iniziata nella chiesa di S. Giacomo, dove l’altra sera entravano giovani invitati da altri giovani a venire a pregare davanti al Santissimo Sacramento. La settimana di preghiera col “Beato Carlo Acutis”, vissuta nel Santuario della Madonna delle Grazie è stato un sorso d’acqua fresca per i nostri ragazzi che hanno guardato a questo giovane innamorato dell’Eucaristia e dei poveri. Potrei citare altri fatti per dire che un certo fermento nella nostra società e nei giovani esiste e va incoraggiato. Sulla Parola del Signore, gettiamo la rete con fiducia. Se non la gettiamo, vuol dire che ci fidiamo soltanto di noi stessi e dei nostri limiti ma non saremo sulla strada dell’impossibile che diventa possibile grazie a Dio. È la sua Parola che compie miracoli. A noi spetta soltanto fare strada a Lui, favorire l’incontro con Lui. Santa domenica e buona settimana!                                                                                                                          Don Luciano Nobile, Parroco