Sesta Domenica di Pasqua

BENTORNATI!

Carissimi amici,

già da tempo tutto il Friuli ed in particolare la città di Udine si sono preparati all’accoglienza dei numerosi alpini e delle loro famiglie. È una festa. La sentiamo come una festa di famiglia. Anche perché ricordo con affetto i miei fratelli e cognati, col cappello degli alpini. Una festa con tante persone che ci sono diventate care per la solidarietà che hanno sempre dimostrato in tutte le circostanze, specialmente in quelle dolorose delle calamità naturali che frequentemente accadono. Noi abbiamo avuto una grande manifestazione di affetto sincero, di faticoso impegno, di amore disinteressato nell’esperienza del terremoto del 1976. È una caratteristica degli alpini un cordiale ed immediato intervento, puntuale, organizzato. Lo stile del servizio appassionato crea entusiasmo, suscita gratitudine ed ammirazione che non si manifestano soltanto con gli applausi ma anche con la stima che si tramanda in famiglia e coinvolge anche quelli che non hanno avuto diretto contatto con gli alpini. La simpatia per gli alpini si diffonde nell’aria ed entra nelle nostre case come ospite gradita. Infatti è bello vedere il tricolore, non soltanto appeso sui pali o su altri sostegni lungo le vie ma anche sui balconi delle case. Non passino invano queste feste ma lascino un messaggio di unità nel popolo, di calda umanità, di condivisione, di solidarietà.

Grazie.                                                                        Mons. Luciano Nobile, parroco

 

Il cappellano militare

Beato don Secondo Pollo (1908-1941).

Le sue reliquie in questi giorni sono venerate nella nostra Cattedrale.