Campanile del DUOMO
Piazzetta Beato Bertrando di Saint-Geniès
Dal 27 agosto al 5 settembre, aperto dal giovedì alla domenica dalle 16:00 alle 18:00 chiuso il lunedì, martedì e mercoledì, inaugurazione venerdì 27 ore 16:00.
ANTONIO DELLA MARINA e ALESSANDRA ZUCCHI
Delle stellate rote
Installazione sonora e luminosa dedicata alla numerologia dantesca e al concetto filosofico della armonia delle sfere
L’armonia delle sfere è una teoria di origini antichissime la cui influenza è significativa lungo tutta la storia del pensiero medievale e trova ampio spazio nella poetica dantesca. Viene citata nella Divina Commedia nella cantica del Paradiso. La musica delle “stellate rote” o delle “rote magne” si fonda sui rapporti che vincolano armonia e matematica.
Alla base di questa visione l’universo è inteso come un immenso apparato di proporzioni numeriche, in cui i moti dei corpi celesti producono un tipo di musica non percepibile dall’udito umano ma che può (e deve) essere colta con un atto intellettivo. Attraverso la sua comprensione l’uomo può accedere a segreti che regolano la struttura ordinata dell’universo.
«Le origini della scala musicale e delle consonanze tra le note vanno cercate nelle proporzioni numeriche semplici. Lo stesso si può dire di molte architetture. Noi da sempre, nelle nostre installazioni, lavoriamo con la simmetria e la proporzione, sia a livello visivo che a livello sonoro. L’interno del campanile del Duomo, con le sue dimensioni monumentali, è il luogo perfetto per una installazione dedicata a Dante, anche perché per raggiungerlo si deve ascendere tramite una scala a chiocciola protesa verso l’alto, piuttosto faticosa e stretta.
Lassù abbiamo creato un alveo di luce e di materia sonora in un connubio di forma e sviluppo. Abbiamo utilizzato i numeri ricorrenti nella Divina Commedia per generare l’accordatura della scultura sonora e la sua forma; la luce per sottolineare la potenza delle forme architettoniche del campanile e creare una metafora della volta celeste.
Armonia, luce e matematica esposti nella versione più pura e semplice, nel linguaggio digitale che è nostro contemporaneo.» (A.D.M. e A.Z.)
Compagni nella vita e nell’arte, Della Marina e Zucchi utilizzano i linguaggi del suono e dell’architettura per dare vita ad ambienti scenici in cui il pubblico è immerso. Hanno esposto le loro opere in gallerie e festival internazionali tra cui Angelica Festival a Bologna, Neue Musik a Vienna, la Quadriennale di Praga, Electro Media Works ad Atene, Logos Foundation a Gand, Pixxelpoint a Nova Gorica, Lydgalleriet a Bergen e nel leggendario loft di Phill Niblock a New York. (www.spazioersetti.it)
Evento a cura di associazione Continuo APS e Maria Beatrice Bertone.
Attenzione: L’accesso non è adatto a persone con problemi nella deambulazione, a soggetti affetti da cardiopatie o claustrofobici. In ottemperanza alle normative vigenti in materia di prevenzione da contagio da Covid-19, l’accesso alla sala sarà consentito esclusivamente ai soggetti muniti green pass e ad un massimo di 5 persone per volta. Verranno registrati gli accessi per il tracciamento e i dati conservati per 14 giorni dopo la fine della rassegna.