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Prima Domenica di Avvento

 

Si accende una luce che cresce nel cuore

 

Carissimi fratelli e sorelle,

la nostra vita è fatta di tanti inizi. Ogni giorno si incomincia una nuova giornata, ogni mese, ogni anno si riprende il cammino. Dopo ogni incontro con la misericordia del Signore ci si rialza e si prosegue, sapendo che forse sarà sempre così, un continuo ricominciare con nuovi propositi, sinceri ma non sempre mantenuti.  Così il tempo di Avvento segna l’inizio del nuovo anno liturgico. È un itinerario che percorriamo insieme, vivendo i misteri di Cristo che ci accompagna sempre, perché possiamo assumere il suo stile di vita ed essere riconosciuti dal Padre come figli, animati dall’amore delle Spirito Santo.

L’inizio di un cammino, della vita, di un nuovo impegno è sempre gioioso, ricco di attese, pieno di speranza e di sogni. Iniziamo così il Tempo di Avvento. È un tempo forte, che richiede una certa decisione per la conversione, dopo il tempo ordinario vissuto nella perseveranza, costanza e pazienza, ma anche con la tentazione della stanchezza. Il tempo di avvento ci mette entusiasmo perché si accende una umile luce, fioca, debole che aumenterà di giorno in giorno, simboleggiata anche dalle 4 candele che accenderemo di domenica in domenica. Invochiamo oggi insieme il ritorno di Dio che ci risponde invitandoci alla vigilanza e alla conversione.

Venerdì si accenderà una stella nel firmamento della storia dell’umanità. È l’Immacolata che illumina il nostro cammino. Ella accoglie la presenza misteriosa del Figlio di Dio nel suo seno, per rallegrare con i suoi colori anche i nostri inverni, e dona gioia ed entusiasmo. “Il fiore della radice di Jesse si aprì, per accogliere Colui che la creò”.

È il breve commento della pittrice di questo quadro che ha per titolo: “La notte del desiderio”. È il desiderio della salvezza, anelito di ogni uomo. Mi è gradito, in questa occasione, pubblicare questa tela dipinta a olio da suor Wiltraud List, che ho conosciuto in Austria, diversi anni fa. Mi pare che ella abbia rappresentato con delicato sentimento e dolce realismo la terzina di Dante, posta come preghiera sulla bocca di S. Bernardo nel XXXIII canto del Paradiso:

“Nel ventre tuo si raccese l’amore,
per lo cui caldo ne l’etterna pace
così è germinato questo fiore.”

Sostenuti da Maria Vergine e dal suo esempio di fedeltà e collaborazione col Signore, proseguiremo il nostro cammino gustando la promessa di consolazione e di perdono per le nostre infedeltà. La domenica “Gaudete” annuncerà la gioia per la liberazione ormai vicina. Poi prenderemo coscienza dell’agire misterioso di Dio che giunge ad abitare in mezzo a noi come luce che rischiara le nostre tenebre. Ed è Natale. Festa di luce. Luce nei cuori.

Buon cammino di Avvento a tutti in nomine Domini.                               Il vostro Parroco don Luciano