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Settima Domenica di Pasqua

UN CALOROSO RINGRAZIAMENTO

Carissimi,

una cosa ho toccato con mano in questi giorni di forte impegno e relativa e sana tensione. Ho visto tutti soddisfatti, contenti per la riuscita dell’ingresso dell’Arcivescovo Riccardo. Ancora una volta abbiamo esperimentato la necessità del coordinamento, che già nel termine esprime ordine, quando si desidera con sincerità raggiungere un fine.

È facile intuire perché le cose riescono bene. Ognuno porta a termine il suo mandato con passione, dopo le decisioni concordate. Le decisioni si prendono nel confronto, nel rispetto reciproco e nella concordia, alle volte rinunciando al proprio parere o piacere. Un passo in avanti o indietro è indice di saggezza e di umiltà, è segno di collaborazione sincera al di là delle proprie idee. Lo diceva anche l’Arcivescovo: ”insieme c’è meno rischio di sbagliare”. Visto che le cose non vengono da sé, ma riescono perché qualcuno “ci ha messo del suo”, cioè tempo per le riunioni, contatto con le autorità, pazienza, gestione delle piccole tensioni che nascono naturalmente quando si devono prendere le decisioni, è doveroso un ringraziamento. Vorrei chiamare per nome tutte le persone che si sono lodevolmente impegnate. Non lo posso fare, soltanto perché non c’è spazio e perché senz’altro dimenticherei qualcuna. Stringo la mano ad ognuna, con gratitudine. Alziamo il bicchiere e auguriamoci l’un l’altro: “Prosit” cioè “ci faccia bene” anzi “ci ha fatto bene” operare insieme. Così sia anche nel futuro, insieme, con entusiasmo, pur con sacrificio, con l’unico fine di annunciare il Vangelo.

Non mi è mai piaciuta la gente che sta alla finestra a criticare ciò che non riesce bene ma non muove un dito per “dare una mano”. Mi sembra dicesse don Milani: “A che ti serve avere le mani pulite se le hai tenute sempre in tasca”. Detto questo, sento l’obbligo di ringraziare tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita dell’accoglienza calorosa dell’Arcivescovo Riccardo, al quale fin d’ora offriamo la nostra collaborazione per un cammino che facciamo insieme, come chiesa di Udine, con serenità e con gioia.

Buona domenica e buon cammino. 

Mons. Luciano Nobile