Una firma che fa bene
Molti pensano che la chiesa sia sostenuta dal Vaticano… in verità non è così.
La chiesa dipende totalmente ogni anno dalle offerte della propria comunità, in particolare dai fondi provenienti dall’8xmille. Fondi che negli ultimi anni sono in costante diminuzione a causa del calo delle persone che firmano a favore della chiesa cattolica. Pensate che il 45% delle persone che partecipano alle funzioni domenicali non firmano! Infatti, sono in tanti che non lo fanno perché non sanno che ne hanno la possibilità o perché non sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi (come tanti anziani pensionati della nostra comunità). Pochi sanno che i contribuenti esonerati dall’obbligo di presentazione della dichiarazione possono ugualmente effettuare la scelta per la destinazione dell’8xmille dell’IRPEF. È un gesto semplice, che non costa niente, che non toglie nulla dalle tasche di chi lo compie, eppure è tanto prezioso. È una firma che fa bene.
È una firma che fa il bene
È destinata a sostenere le attività pastorali della chiesa, la carità verso tutte le forme di povertà, la custodia del patrimonio artistico e culturale delle nostre parrocchie. La chiesa ogni anno finanzia migliaia di progetti in tutta Italia a sostegno delle comunità, come la nostra. Anche noi abbiamo avuto un contributo dalla C.E.I. per il restauro della pieve più antica di Udine che è S. Maria di castello.
La chiesa ha bisogno di noi oggi più che mai! Perché con la nostra firma potremo continuare ad essere protagonisti nel sostenere i valori e l’attività della chiesa cattolica in Italia.
Con la nostra firma permetteremo alla chiesa di fare migliaia di gesti d’amore.
Ricordiamoci di firmare e di invitare a firmare: quest’anno sarà possibile farlo fino al 15 di ottobre. Impegniamoci in prima persona a far firmare per l’8xmille alla chiesa cattolica. Ricordiamolo ai nostri famigliari, agli amici, ai conoscenti, ai membri delle associazioni o dei movimenti e a tutti coloro che riconoscono l’attività della nostra chiesa cattolica.
Al contribuente non costa nulla. Possono porre la firma tutti coloro che concorrono al gettito IRPEF: Chi presenta il 730 o il Modello Redditi, ma anche chi dispone soltanto del Modello CU, perché possiede unicamente redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati e non è obbligato a presentare la dichiarazione. La decisione di chi si esprime serve a stabilire la destinazione dell’intera quota da assegnare, supplendo dunque anche alla mancata espressione di una preferenza di chi non firma.
La ripartizione nello scorso anno: 410 milioni di euro destinati a mantenere i circa 32.000 sacerdoti che operano nelle diocesi, di cui 300 missionari “fidei donum” in paesi poveri. 150 milioni di euro stanziati a sostegno delle iniziative di carità delle diocesi italiane: mense, centri di ascolto, soccorsi ai disoccupati ecc… 80 milioni di euro destinati a progetti di sviluppo nel sud del mondo, come ospedali, scuole, centri di avviamento professionale.
Grazie a tutti coloro che sono solidali con la chiesa cattolica che è in Italia.