30^ domenica del tempo ordinario

Carissimi fedeli,  in questi giorni troveremo le chiese vestite a festa, con le reliquie dei Santi esposte alla nostra venerazione, tra le fiammelle ardenti e il profumo dell’incenso: segni che ci ricordano vicende di uomini e donne buoni, di ogni nazione, popolo e lingua, che sono passati in mezzo a noi spargendo il buon profumo di Cristo e hanno arricchito e sostenuto la vita di tanti fratelli.

Noi siamo debitori nei confronti del Signore che ce li ha donati,

per loro mezzo ci ha manifestato il suo amore per noi e ce li ha offerti come modelli di vita.

In questi giorni la Chiesa ci invita a:

  *   Contemplare la città del cielo in cui l’assemblea festosa dei Santi glorifica in eterno il Signore Dio,

  *   Affrettare il cammino verso la patria, con quella speranza che ci fa sentire pellegrini (non naufraghi) tra le tempeste della vita,

  *   Lasciarci colmare dalla gioia perché abbiamo tanti fratelli e sorelle come amici e intercessori.

Questa memoria si mescola alla tristezza: la pena di non poter più vedere il volto né poter riabbracciare quelle persone che ci sono state care, che hanno condiviso le nostre esperienze, che hanno segnato la nostra vita…… Nel silenzio e nella preghiera potremo riudire le loro raccomandazioni e far tesoro dei loro insegnamenti: ciò che vale, quello che conta veramente nella vita. Rivedremo i gesti dell’amore e della solidarietà, ricorderemo le parole di pace e di perdono, la loro fedeltà alla preghiera e alla vita della comunità. Consapevoli delle fragilità e delle zone d’ombra che hanno contrassegnato anche la loro esistenza, la nostra preghiera di suffragio diventerà una supplica perché sia affrettato il tempo della loro purificazione.

Nel frattempo potremo continuare il nostro colloquio con loro, invocare la loro protezione, continuare a godere del loro aiuto. E rimaniamo in attesa del giorno nel quale con tutti gli uomini, purificati dalle sofferenze e dal peccato, potremo ritrovarci in festosa convivialità nella Gerusalemme celeste e Dio stesso sarà in mezzo a noi, come nel giorno delle nozze a Cana di Galilea.                                                                                                                                                                                                                                        Don Giulio Gherbezza

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