4^ Domenica del T.O.

 

Giornata del settimanale del Friuli

“La Vita Cattolica”

 

Oggi, nelle Parrocchie dell’Arcidiocesi di Udine, si celebra la Giornata del settimanale diocesano “La Vita Cattolica”. Si tratta di uno strumento di comunicazione che guarda alla vita del nostro Friuli con uno sguardo di speranza ispirato al Vangelo. Tra le sue pagine e nella rinnovata edizione digitale si possono approfondire notizie, informazioni e riflessioni su tematiche di cultura, eventi, economia, sport, salute e società, con un occhio di riguardo alla vita delle comunità cristiane del nostro Friuli.

È uno strumento, pertanto, che va sostenuto con simpatia e concretezza: la sottoscrizione dell’abbonamento annuale a “La Vita Cattolica” – nella versione cartacea o digitale – è una delle forme per diffondere la “buona stampa” locale, a maggior ragione se ispirata ai valori cristiani.

In occasione di questa Giornata, in fondo alla chiesa sono disponibili alcune copie del settimanale diocesano in omaggio.

“LA VITA CATTOLICA È UNA VOCE DIFFERENTE”

“La sua differenza dagli altri strumenti di informazione, infatti, è proprio il suo essere un settimanale di comunità. La sua identità, cioè, non lo rende un giornale intento a inseguire la cronaca a tutti i costi (non che sia un aspetto negativo, ma non fa parte della nostra missione) né è uno strumento che vive di scoop o gossip. Essere un giornale di comunità significa che chi lo realizza (giornalisti, impiegati, ma anche collaboratori e “semplici” lettori) sta fisicamente tra i membri della comunità stessa, ne è parte attiva, le vuole bene, la nutre di pensiero critico e si mette a disposizione per aiutare l’intera rete a riconoscersi continuamente in quella voce comune (che nel nostro caso, fuori di metafora, riconosciamo essere la Voce che scaturisce dal Vangelo). In altri termini, questo giornale è un collante per tenere unita la comunità – civile in generale e cristiana in particolare – del nostro Friuli. Mons. Corgnali, di tutto questo, è stato un formidabile promotore. Non è certamente un caso – potremmo parlare di “Dio-incidenza” – se ci ritroviamo a vivere la Giornata del Settimanale nei giorni di saluto terreno al caro don Duilio. È come se il ricordo che ne facciamo in questo numero – pennellando i suoi tratti di uomo, prete, giornalista e divulgatore di cultura – diventasse il suo personale imprimatur nella celebrazione di questa giornata. Per ricordarci di continuare sui passi delineati nei decenni passati.

«La Vita Cattolica vive con te», recita lo slogan che abbiamo scelto per la Giornata del settimanale di quest’anno. E poi prosegue: «…e per te». Il settimanale è per te, per i tuoi amici, per i tuoi parenti e vicini di casa. Lo trovi in fondo alla chiesa (casa della comunità cristiana) ma anche sui banchi dell’edicola (una delle case della comunità civile). Lo trovi aprendo Facebook (qui parliamo di community, e potremmo spenderci ore) così come a casa, sul tavolino vicino al divano o nel tablet sulla poltrona.

La presenza di un giornale di comunità è ancora più importante se la sua comunità soffre, quando cioè le distanze tra i suoi membri aumentano così tanto da creare estraneità reciproca, fenomeno oggi estremamente accentuato: meno persone, molta incertezza sul futuro, tanta frenesia che rosicchia i tempi delle relazioni e della profondità. Ecco la preziosità di questo settimanale: oltre a ricordarci ciò che fa bene, esso stesso è uno strumento che – in virtù del suo essere comunitario – è fatto apposta per essere sfogliato e soprattutto richiuso. Dire «Lu ai let su la Vite Catoliche» è far nascere il dialogo con chi si riconosce, anche solo occasionalmente, nella comunità di cui La Vita Cattolica è strumento, una comunità che – parafrasando la sua testata – guarda alla Vita buona dei suoi membri con lo sguardo Cattolico che comprende ognuno di loro, traendo i passi dall’evento cristiano.

Rendendo più vivo (e più conosciuto, più diffuso, più sfogliato e richiuso) questo nostro settimanale, rendiamo più viva la nostra comunità. Interpretando anche il pensiero di mons. Corgnali, pensiamo che questa sia, oggi, una delle sfide più urgenti. Buona Giornata del settimanale, buona lettura e buon dialogo.”

                                                                                      Don Daniele Antonello e Giovanni Lesa

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