5^ Domenica di Pasqua

FATIMA: L’ATTUALITA’ DEL MESSAGGIO

 

Tre fanciulli maestri di spiritualità.

Francesco, Giacinta e Lucia hanno vissuto lo spirito di preghiera in modi diversi e ugualmente profondi: carismi che avrebbero segnato la spiritualità di Fatima fino ai nostri giorni.

Francesco riconosce la trascendenza di Dio e la gioia per la sua presenza. Confida:

“Quel che m’è piaciuto più di tutto, è stato di vedere il Signore in quella luce che la Madonna ci ha messo nel petto. Voglio tanto bene a Dio! Come è Dio! Non si può dire! “

Questa unione con Dio gli fa percepire il dolore che gli provocano le offese dell’uomo.

Giacinta era particolarmente sensibile verso il Cristo crocifisso, che per lei riassumeva l’amore di Dio e le suscitava una immensa gratitudine e una grande commozione: “si commosse e pianse perché Gesù è morto per noi” E in tal modo sviluppava un dialogo continuo di amore e cercava di “restar molto tempo da sola, a parlare con Gesù nascosto”

Lucia assumerà come missione della sua vita quella di trasmettere a tutti l’amore di Dio manifestato nel Cuore Immacolato di Maria. Vivrà per ricordare al mondo non la miseria di ciò che succede ma la grandezza della misericordia divina, lasciando trasparire “quel che le apparizioni della Madonna nella Cova d’lria avevano di più intimo»

Anche dalla clausura del monastero, testimonierà al mondo che il segreto della felicità è vivere nell’amore.

Maria, madre di tenerezza e di misericordia.

Per i pastorelli, il cuore della Madonna è come il Santuario dell’incontro con Dio: “Non ci dice il santo Vangelo che Maria conservava tutte le cose nel Suo Cuore?  E chi meglio di questo Cuore Immacolato ci potrebbe svelare i segreti della Misericordia Divina?»

Nel Cuore di Maria si manifesta la benevolenza di Dio per i peccatori e per i miseri, l’azione dello Spirito, che nel momento dell’Annunciazione coprì con la sua ombra la Vergine, che dal primo istante del suo concepimento era stata scelta per essere “ la Madre di Dio, la tutta santa, immune da ogni macchia di peccato, plasmata dallo Spirito Santo e resa nuova creatura” Avendo collaborato alla salvezza in modo del tutto singolare con il Figlio suo, la missione materna di Maria per l’umanità perdura incessantemente. Anche dopo la sua Assunzione al cielo, ella continua a prendersi cura dei suoi figli, pellegrini in questo mondo, tra ansie e pericoli, e, con la sua intercessione, li accompagna sulla via della vita.

L’invito alla conversione e alla lotta contro il male.

Benedetto XVI ha sottolineato questo aspetto dicendo che Fatima è “la più profetica delle apparizioni moderne” (13.5.2007)

Di fatto, i messaggi di Fatima denunciano le maschere del male, che provoca nel mondo tanto dolore ingiusto e colpisce anche i membri della Chiesa. Da un lato, ci sono i meccanismi che conducono alla guerra, l’ateismo che vuole cancellare le orme di Dio, i poteri economici che ricercano solo il proprio profitto a spese dei poveri e dei deboli, la persecuzione nei confronti della Chiesa e dei santi che si oppongono agli idoli creati da interessi umani. Dall’altro lato, ci sconcerta l’ipocrisia o l’infedeltà di coloro che, nella Chiesa, si lasciano dominare dall’indifferenza o dallo spirito mondano e ricercano comodità, potere e affermazione di sé.

Come affermava il cardinale Ratzinger nel commento teologico al ‘Segreto di Fatima’

 “La parola chiave di questa [terza parte del] «segreto» è il triplice grido: «Penitenza, Penitenza, Penitenza!» che richiama l’inizio del Vangelo:   Convertitevi e credete al Vangelo» (Mc. 1,15)

Partendo dalla loro profonda unione con Dio, i pastorelli presero coscienza che tutte le anime sono così importanti da sacrificarsi per loro, come aveva fatto il Signore Gesù. Così avvertirono la loro responsabilità: non potevano abbandonare il peccatore nella propria colpa o i sofferenti nel loro dolore.  Come ebbe a precisare Lucia: ”Non potevano andare felici in cielo da soli, non potevano essere felici senza gli altri.”

Conclusione

L’invito alla conversione e alla riparazione del peccato ci sfida a non rassegnarci dinanzi al male e ci sollecita a superare l’indifferenza di fronte alla sofferenza e alla corruzione che ci circondano.

A partire dall’esperienza intima di Dio e dalla fiducia che la Signora comunicava loro, i pastorelli hanno dato testimonianza del trionfo dell’Amore che abbraccia l’intera creazione e ci hanno trasmesso le parole rassicuranti della Signora: “Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà.”

Così, il messaggio di Fatima diventa un inno di speranza e, come disse il card. Ratzinger “…..la Vergine Maria non provoca paura né fa previsioni apocalittiche, ma conduce al Figlio, centro della fede cristiana.”  E, divenuto Papa, ci lasciò questa bella immagine:” …il messaggio di Fatima è come una finestra di speranza che Dio apre quando l’uomo gli chiude la porta.“

P.S.: I testi riportati in colore verde sono tratti dalle memorie di suor Lucia, vol I.    Alcune indicazioni sono tratte dalla lettera pastorale dei Vescovi portoghesi.                                               Mons. Giulio Gherbezza

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