Bertrando Principe, Vescovo e Santo

BERTRANDO PRINCIPE

Il Patriarcato di Aquileia era sede vacante dalla morte di Pagano della Torre (dicembre 1332). Bertrando si insedia Patriarca di Aquileia verso la fine di ottobre del 1334. Sceglie come sede patriarcale provvisoria Udine poiché Aquileia è al momento infestata dalla malaria e poco difesa dai nemici. La situazione politica del Patriarcato si può riassumere in un rapporto di fredda convivenza con Venezia, in un continuo avvicendarsi di lotte tra feudatari e comunità a cui in parte viene condizionata la stessa economia del Principato. Significativo nodo di contrasto è l’alleanza dei Conti di Gorizia con gli Asburgo per la supremazia sui territori patriarcali.

Questi conflitti risaltano nello scenario politico generale che vede sempre la lotta tra guelfi e ghibellini. In questo stato di cose il Bertrando si trova ad occuparsi della politica sia interna che internazionale, accanto alle sue funzioni di Vescovo e di pastore metropolita. In ciò si definisce il programma di riforme istituzionali ed ecclesiastiche di Bertrando, attraverso un’intensa attività che lo fanno risaltare come diplomatico, esperto di diritto, dedito dunque all’amministrazione della giustizia, a cui si affianca la figura del soldato valoroso. In luogo della sua autorità temporale si trova infatti nella necessità di intervenire a difesa del territorio patriarcale impugnando le armi e comandando eserciti: nel 1335 sconfigge Rizzardo da Camino, Signore di Ceneda legato alla famiglia della Scala, sottraendoli il castello del Livenza e tutto il Cadore, che riconquista nel 1347 poiché era caduto nelle mani di Lodovico di Brandeburgo, figlio di Lodovico il Bavaro .


BERTRANDO VESCOVO

Nel governare spiritualmente la sua diocesi il Patriarca si avvale degli istituti delle abbazie benedettine di Moggio, di Rosazzo, di Belinga, di Sesto al Reghena e di Summaga. Fa in modo che i Celestini abbiano residenza nella città di Udine dove sono presenti nei luoghi più importanti i Francescani e i Domenicani. Bertrando fa erigere a S. Nicolò di Udine un monastero per le penitenti, più importante era quello delle Benedettine di Aquileia, sono inoltre presenti, con loro fondazioni, le Francescane e le Domenicane. La cura delle anime è affidata alle pievi, adunate in arcidiaconati. Nel 1334 Bertrando trasferisce la prepositura di S. Odorico fondendola con il capitolo della pieve, nel 1335 Bertrando dedica all’Annunciata la chiesa di San Odorico che dal XII secolo veniva indicata con il titolo di santa Maria Maggiore, attuale duomo di Udine.

Significativa la sistemazione del corpus sinodale. Il 29 maggio 1335 è convenuto nella pieve del castello di Udine il Concilio dei vescovi della sua provincia ecclesiastica, tra gli articoli emanati il più importante riguarda i provvedimenti per colpire l’esercizio dell’usura. Nell’aprile del 1339 si tiene a Aquileia il secondo concilio provinciale. Il Patriarca in entrambe le occasioni riforma molte costituzioni a favore delle Chiese e della libertà ecclesiastica. Il 9 ottobre 1338 raduna ad Aquileia il sinodo del suo clero in cui viene proibito ai chierici di partecipare alle cerimonie dei Catari, degli scomunicati e degli eretici.


BERTRANDO SANTO

Il culto di Bertrando ha origine con il suo successore Nicolò di Lussemburgo, che secondo gli agiografi sembra abbia avuto dei sogni rivelatori sulla santità del Bertrando e concorre a promuoverla con più iniziative, che si vogliono talvolta associare a un preciso programma politico. In generale il Bertrando ha lasciato in molti suoi contemporanei, non soltanto friulani, il ricordo di uomo sapiente e buono, apprezzamenti che in coincidenza di una morte violenta e martoriata ne hanno fatto per molti un santo in grado di operare miracolosamente. La devozione al Bertrando ha inizio subito dopo la morte. Già nel 1351 sono registrati molti miracoli e in numero consistente negli anni successivi. Le invocazioni a Bertrando sono associate a quelle della Madonna e a Cristo, nella consapevolezza che chi opera i miracoli è Dio.

Si associano alle invocazioni, ai tocchi del sepolcro, ai doni, gli ex-voto di vario genere, come pure profonda fiducia è data alla forza che le reliquie posso generare. Nel 1384 un piede del Beato viene offerto in un reliquiario alla regina Elisabetta d’Ungheria. Dal XIV secolo ogni anno il 6 giugno viene celebrato solennemente l’anniversario nel duomo di Udine, per i successivi duecento anni prosegue il culto e il Bertrando viene eletto protettore della città di Udine e di Gemona, esteso anche a tutta la piccola Patria.


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