Domenica 9 ottobre, alle ore 18.00, nella Cattedrale di Udine, l’Arciprete Mons. Luciano Nobile presiederà la S. Messa Giubilare nel 50° della sua Ordinazione Presbiterale. La liturgia sarà arricchita dalla presenza di altri sacerdoti che, insieme a don Luciano, nel lontano 29 giugno del 1966 furono ordinati presbiteri proprio in detta Chiesa madre.
I Consigli Pastorali, i Collaboratori della Parrocchia e i Fedeli tutti desiderano, innalzando una lode al Signore per i Suoi doni, festeggiare e ringraziare il loro Parroco per questi suoi cinquanta anni di fedele sacerdozio ministeriale. Egli, nell’esercizio del sacro ministero, sempre memore di essere un “ alter Christus” secondo l’espressione di San Paolo: “Vivo ego, iam non ego, vivit vero in me Christus” (Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me), è stato testimone dell’amore misericordioso di Dio, ha scaldato i cuori delle sue comunità, ha aiutato tutti a incontrare il Signore, ha manifestato la sua gioia di essere sacerdote.
Mons. Nobile fu ordinato nel 1966. Poi, dal ’66 al ’74, esercitò la funzione di cooperatore parrocchiale nelle chiese di S. Paolo Apostolo in Udine, di San Lorenzo Martire in Rivignano e della S.S. Trinità in Mortegliano. Quindi, parroco di Pavia di Udine per cinque anni, vicario foraneo di Rosazzo dal ’77 al ’79, parroco di S. Quirino in Udine dal 79 al ’94, vicario urbano di Udine dal ’88 al ‘94 e rettore del seminario interdiocesano “S. Cromazio di Aquileia”, a Castellerio, dal ’94 al 2004. Da allora a oggi, parroco di S. Maria Annunziata nella Chiesa Metropolitana in Udine e vicario urbano, e ora anche amministratore parrocchiale della comunità del Cristo. Una vita, quella di don Luciano, segnata da tappe importanti, da opere che rimangono nella memoria e nel tempo. Amante dell’arte, del canto, della musica, ha promosso la pubblicazione di libri (sul Battistero, Duomo, Museo, ecc.); ha curato con amore l’animazione delle celebrazioni eucaristiche e dei diversi momenti di preghiera, coinvolgendo anche un gruppo di giovani africani che mensilmente accompagnano la Santa Messa domenicale con i loro canti tradizionali; ha favorito e realizzato – anche grazie alla generosità di alcuni benefattori, non indifferenti al suo carisma, alle sue richieste – importanti lavori di restauro, in tutte le sei chiese della Parrocchia, nella casa canonica del Duomo e su in Castello.
Ora, tutti, guardando in alto, possono ammirare lo splendore dell’Angelo di S. Maria di Castello e la bellezza della torre campanaria. Attento alla partecipazione dei laici nei compiti principali della Chiesa, ha creato gruppi che operano nei vari ambiti. Sensibile ai bisogni della collettività, ha fondato in diocesi la pastorale dei sordi, sempre attiva e dinamica, e ha stimolato il volontariato. Al riguardo, meritano menzione gli “Amici della Cattedrale” (che assicurano il servizio di apertura e custodia di talune chiese e del Museo), “Una Luce Nella Notte” (alcuni volontari che il sabato sera, fino alle ore 24.00, tengono aperta la chiesa di S. Pietro per l’adorazione del Santissimo) e quanti prestano servizio presso “Il Fogolar”, asilo notturno per persone “senza dimora” sito nella nostra città. Don Luciano, pastore sensibile, dal carattere mite e nello stesso tempo risoluto, possiede la naturale inclinazione a valorizzare gli altri, concedendo, anche rischiando, con animo assai buono e generoso, fiducia e spazi, perché ciascuno possa esprimersi al meglio e sviluppare le sue potenzialità. Tutti assieme, domenica, rivolgeremo al Signore preghiere di ringraziamento per il dono inestimabile del Sacerdozio, e Gli chiederemo di continuare a benedire il futuro del nostro Parroco e di far splendere ancora la Luce divina sul suo cammino.
Un cammino che lo ha visto anche pellegrino verso Santiago di Compostela, in Galizia, nel mese di agosto del 2013. Presto, per quanto concerne detta esperienza, sarà presentato un suo libro (chiesto dai fedeli e donatogli dalla parrocchia in questa ricorrenza) che raccoglie i trentacinque foglietti domenicali dell’anno liturgico 2013/2014 attraverso i quali don Luciano raccontava il pellegrinaggio. Dopo la celebrazione della Santa Messa, all’esterno, seguirà un momento conviviale di fraternità e amicizia.
