L’Arcivescovo nella Solennità di Tutti i Santi

L’Omelia dell’Arcivescovo pronunciata in Cattedrale nella Solennità di Tutti i Santi.

«I Santi sono esistiti ed esistono tutt’oggi in mezzo a noi, anche nel nostro Friuli. Si riconoscono perché hanno in comune il sigillo del Dio vivente che non è stampato fisicamente sulla loro fronte ma sul loro modo di pensare e di comportarsi. Su questo sigillo è scritta la parola che Gesù ha annunciato nel suo discorso della montagna: “Beati”.».

Queste le parole pronunciate oggi, domenica 1° novembre, dall’Arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, nella solenne celebrazione eucaristica in Cattedrale per la festa di Tutti i Santi, invitando a riconoscere, anche in chi ha vissuto accanto a noi, coloro che sono stati Santi: «Quegli uomini e donne che hanno incontrato la gioia mettendo a programma della loro esistenza terrena il programma stesso di Gesù: avere un cuore povero ed umile davanti a Dio, essere miti e misericordiosi, affamati e assetati di giustizia, puri nei loro sentimenti e nel loro corpo, essere fedeli a Gesù anche a prezzo della persecuzione».

«I nostri Santi – ha continuato l’Arcivescovo – hanno vissuto incarnati dentro la vita anche dove essa riserva maggiori fatiche e durezze; si sono dedicati ai poveri, alla giustizia, a creare comunione e solidarietà. Hanno vissuto controcorrente perché non si sono lasciati plagiare dalla mentalità comune; non si sono lasciati travolgere dalla palude dell’individualismo e dell’indifferenza. Non hanno risposto alle mode del tempo ma alla loro coscienza rimanendo fedeli al sigillo di Dio che avevano ricevuto nel battesimo e hanno purificato il loro cuore nel Vangelo di Gesù».

«La festa di Tutti i Santi e la Commemorazione dei defunti, che oggi celebriamo – ha sottolineato mons. Mazzocato -, ci aiuta a fermarci in preghiera e ricordare i volti di tante persone che sono state nostre compagne di viaggio». E ha aggiunto: «Non posso nascondere una certa tristezza constatando che a queste feste cristiane tanto importanti si sono sovrapposti altri modi di divertirsi e far festa che, purtroppo, vanno nella direzione opposta; trascinano, spesso i giovani, ad evadere dalla vita quotidiana quasi per dimenticare. Sentiamo tristezza perché dalla vita concreta non si sfugge e chi tenta di farlo, prima o poi paga il prezzo». Da qui l’invito a guardare ai nostri santi «perché ci indicano l’unica strada per vivere l’esistenza con vera dignità e renderla preziosa per chi ci sta vicino e per tutta la società».

Sempre oggi, domenica 1° ottobre, alle 15, l’Arcivescovo presiederà i Vespri solenni nella chiesa dei Santi Giovanni Battista e Vito, nel cimitero monumentale di Udine. Successivamente benedirà le tombe, assieme ai parroci della città e alla presenza delle autorità cittadine, con l’animazione musicale della Corale del Duomo. Lunedì 2 novembre, mons. Mazzocato alle 19, in Cattedrale, presiederà la Santa Messa nella commemorazione di tutti i fedeli defunti.

Qui il testo integrale dell’omelia.

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