Seconda Domenica di Avvento

MESSA DI MEZZANOTTE O NELLA NOTTE?

 

Carissimi fedeli che state leggendo, sembra essere una questione importante la Messa di mezzanotte. Se ne parla in più parti e in modi diversi pro o contro. Innanzitutto io credo che tutti dobbiamo osservare le norme sanitarie, per favorire il bene comune.

Luci e concerti.

Le luci che sono state accese nella città sono sufficienti, per chi crede, a simboleggiare che Cristo è luce del mondo, e per chi non è credente, danno un senso di festa.

I concerti natalizi nelle nostre chiese, contribuivano a creare senz’altro un clima di attesa di un grande evento nella storia e anche di fede per quanti interpretano la musica e i canti nel messaggio che trasmettono: Dio che si fa uomo. La loro bellezza artistica potrebbe condurre e favorire la contemplazione del mistero dell’incarnazione. Quest’anno non sono possibili.

Anche noi quest’anno avevamo programmato alcuni concerti, anche per inaugurare in questa circostanza il restauro dell’organo Nachini della Cattedrale in Cornu epistolae. Ma anche se manca questa coreografia pur significativa che accompagna il Natale di Gesù, il mistero non viene scalfito, forse appare nella sua reale verità e crudezza, nella sua povertà, nell’austerità e nell’abbassamento di Dio fino a farsi uomo come noi.

Dio viene in tutte le notti.

La S. Messa nella notte di Natale è tradizionale e senz’altro suggestiva. Essenziale non è l’orario ma il mistero che contempliamo e che squarcia le nostre notti. Non ha importanza l’orario della Messa. Infatti la solennità del S. Natale contempla 4 Messe, tutte con la medesima dignità: La Messa della Vigilia, della Notte, dell’Aurora e del Giorno.

L’orario potrà variare a seconda delle necessità o delle opportunità. Questo tempo, perseguitato dal covid-19, può essere considerato una notte che stiamo vivendo. Il nemico aggredisce, non si vede e non si sa dove possa colpire. È subdolo. Il Natale è la garanzia che Dio attraversa con noi questa prova, ci tiene per mano, non ci abbandona e ci invita a tenerci per mano. Proprio in questa notte. È questo il Natale. Dio solidale con noi e noi solidali con Lui e con gli altri.  Forse un Natale nella austerità ci aiuta a riscoprire la verità del Natale di Gesù e l’amore verso gli altri. Oggi ascoltiamo il profeta Isaia e l’ultimo dei profeti, il Battista.

Consolazione e conversione

Il tempo di Avvento è tempo di attesa ma anche di consolazione. Questa è fondata sulla certezza che il liberatore di Israele sta tornando. Torna sulla via che ogni uomo è invitato a spianare e a preparare. Viene a consolare i cuori. Dio sta creando nuovi cieli e terra nuova. Chiede la nostra collaborazione che ci impegna alla conversione. La prima conversione è quella personale. Dio agisce in noi. L’ascolto della sua Parola ci aiuta a riconoscere i nostri limiti e i peccati. Da qui inizia il cambiamento del mondo. Spianare un colle, riempire una valle, trasformare un terreno non sono operazioni facili e automatiche, richiedono tempo. Ma solo iniziandole possono essere portate a termine. Il Signore ha iniziato a cambiare il nostro cuore nel Battesimo, lo ha aperto ad una vita nuova, ha destato in noi una sorgente di fraternità e di giustizia. A ciascuno di noi spetta la decisione e l’audacia di collaborare con Lui per un possibile cambiamento. Vi auguro un buon cammino di Avvento nell’ascolto di Dio e nella solidarietà. Mille sono le occasioni per manifestare la fraternità. Un cordiale saluto.

                                                                                                                  Don Luciano Nobile, Parroco.

 

 

Preghiera per l’accensione della seconda candela di Avvento

Vieni, Signore Gesù! La tua Parola ci invita a preparare la via e a raddrizzare i sentieri per compiere un cammino di conversione. Signore, apri i nostri occhi perché sappiamo scoprire fratelli e sorelle che noi possiamo amare, per i quali possiamo essere utili. Vieni, Signore Gesù, insegnaci a preparare la strada!

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