Sesta Domenica di Pasqua

10 ANNI DI PRESENZA SUL WEB

 

In sintonia con la Giornata delle Comunicazioni sociali è opportuno fare una riflessione circa la nostra attività che dura ormai da oltre  10 anni nella nostra parrocchia a motivo della sua presenza sul web, come strumento pastorale.

Passa così veloce il tempo… che nemmeno ce ne accorgiamo eppure sono convinto che passi così rapidamente perché operiamo volentieri, gratuitamente e a servizio della gente.

C’è chi, oggi, leggerà il titolo di questo articolo e proseguirà a leggerlo con interesse e chi  probabilmente mormorerà: “Non ci capisco nulla… leggiamo direttamente gli avvisi parrocchiali!”.

Mi permetto di rivolgermi proprio a questi ultimi, partendo dalla mia esperienza con il nostro Parroco don Luciano.

Beh… penso che quest’oggi un po’ tutti noi possiamo essere “orgogliosi” poiché veniamo a sapere di essere seguiti da centinaia di persone ogni giorno sui nostri canali telematici , senza dimenticare in aggiunta i 450 foglietti domenicali che vengono prelevati in chiesa. Inoltre, come abbiamo avuto riscontro anche da molto lontano, veniamo seguiti nella liturgia, grazie allo streaming, utile soprattutto ai malati che non possono venire in chiesa. Ci sono persone che non solo da vari paesi d’Italia e d’Europa ma perfino dall’America seguono un po’ la nostra vita parrocchiale attraverso il nostro sito web.

Perché vi domanderete? L’amichevole sfida è iniziata oltre 10 anni fa perché il primo non fruitore del sito era proprio il Parroco che diceva: “Non complicatemi la vita!” Eppure, in questi 10 anni, con pazienza, confrontandoci ma anche stuzzicandoci, abbiamo compreso insieme cosa voglia dire presenza nel web. Essere online, significa essere attivi, aperti, moderni e vivi di fronte alla società. Perché dovremmo, in mezzo alla società, essere offline? Il Vangelo ci dice questo? Ci dice che dobbiamo vergognarci di andare in Chiesa e soprattutto di non raccontare la nostra esperienza? Ma perché dovremmo chiuderci dentro noi stessi, ritenendo la nostra fede solo nostra?  La fede è anche donare il proprio tempo agli altri, così come hanno fatto le nostre catechiste che si sono raccontate tramite questo foglietto le settimane precedenti, la fede è carità che si manifesta nella nostra gratuità, la fede è anche raccontarsi. Ma cosa significa tutto ciò per il sito web? È  proprio lì che andremo insieme a capire perché la presenza digitale è un dire al mondo contemporaneo che anche la parrocchia esiste e lo facciamo raccontando la vita stessa di questa comunità.

Facciamo un esempio pratico: che cos’è un sacramento? E’ il segno dell’amore di Cristo. Ma non è  un segno che interessa soltanto l’individuo! No, è per tutta la chiesa, per il mondo.  Raccontare la vita della nostra chiesa è dare libertà e gioia alle persone di poter leggere, ascoltare, vedere, riflettere e meditare la parola del Signore attraverso un mezzo digitale. Dobbiamo renderci conto anche che siamo nell’era delle fakenews, dei gossip, delle notizie false. Nell’ottica di Gesù siamo e raccontiamo una cosa bella dando la possibilità a chiunque di poter toccare con mano il vero, il bene e il bello che c’è nella chiesa. Parliamo di architettura, di musica, di arte, di affreschi, ma mostriamo anche cosa fanno i nostri giovani, raccontiamo gli incontri del gruppo dei sordi, parliamo della cesta della carità, del catechismo dei fanciulli, della lectio divina per gli adulti, degli incontri dei giovani in città su tematiche importanti della vita, degli adulti che scelgono il battesimo o si rimettono in cammino per completare la loro iniziazione cristiana con la Cresima. Parliamo di progetti come il Centro di ascolto che sembra aver interessato varie persone volontarie e disponibili ad iniziare una grande avventura. Tutti abbiamo fatto l’esperienza di camminare su un ponte. Ecco, noi cerchiamo di essere un ponte che sappia mettere in comunicazione chiesa e casa e che sia d’aiuto a quanti cercano la verità, a quanti vivono nel dubbio e nell’angoscia, a quanti sono deboli e vivono come se un domani la loro vita dovesse finire. “Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissate…” oserei dire come dal Salmo 8, “guarda e vedi quante belle cose si celebrano e si vivono in parrocchia!” Così iniziamo a gustare un mondo nuovo che è già in atto e cresce piano piano in mezzo a noi e tramite noi.

Questi sono i pensieri che in questi 11 anni abbiamo coltivato e che ci hanno impegnati seriamente e concretamente per raccontare la nostra realtà. L’interesse suscitato, ha toccato migliaia di accessi mensili sul nostro sito web. Un grazie di cuore va a Roberta che si è impegnata ogni settimana ad aggiornare il nostro sito web. Grazie a M. Beatrice per la stretta collaborazione con il Museo e le attività culturali. Grazie a Simone e  a Anna che ci inviano gli aggiornamenti sulle attività giovanili. Grazie a don Luciano che, inizialmente sospettoso, ci ha poi voluti e sostenuti e infine grazie a tutti voi che attraverso la vostra presenza digitale, ci date la forza e la voglia di continuare.                                                                  Jacopo Salemi, referente per le comunicazioni sociali.

 

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