Sesta Domenica di Pasqua

 

ARRIVA L’ARCIVESCOVO RICCARDO

“Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua,

ma con i fatti e nella verità” (1Gv 3,18)

 

Carissimi fratelli e sorelle,

Oggi arriva tra noi l’arcivescovo Riccardo che fa un bel balzo da Roma a Udine. Porta con sé la sua esperienza, la sua cultura, la sua umanità, la sua spiritualità ed i limiti umani, come tutti. Viene con la missione di essere “guida” e noi sappiamo che la grazia di Dio darà la sua assistenza. Lo accogliamo con fede e amore, condividendo il cammino che farà con noi in questi anni, come pastore di una diocesi grande, che conosce fragilità ed entusiasmi, fecondità nelle opere buone, difficoltà e debolezze. Lo accogliamo nella cattedrale dove si trova il segno visibile del suo servizio come annunciatore del Vangelo, appunto la cattedra.

Un clima di attesa accompagna sempre i cambiamenti. Penso che “il pastorale” sia come “il testimone” che l’arcivescovo Andrea Bruno gli consegna per il cammino col gregge che gli viene affidato. Non è una immagine idillica, è il segno di un servizio che egli assume nel nome del Signore.

Tutti conosciamo la meta del nostro cammino di Chiesa, insieme percorreremo la strada con la nostra identità friulana, con entusiasmo, ognuno con le sue responsabilità.

Noi conosciamo la nostra storia, fatta di luci e di ombre. Ci rendiamo conto delle sfide che la storia ci presenta nel nostro tempo. Abbiamo bisogno di dedicare tempo alla preghiera, alla riflessione per lasciare sedimentare e poter vivere nel continuo confronto il progetto pastorale che per anni abbiamo preparato. Ora è necessario continuare a calarlo nella realtà concreta, con calma, con fiducia, con capacità inventiva, con qualche verifica periodica delle varie iniziative che prenderanno l’avvio o già avviate  nelle 54 Collaborazioni pastorali della nostra Arcidiocesi.

Penso che l’Arcivescovo si porrà in questo cammino del popolo di Dio, dove i ministeri sono servizi vissuti con umiltà, con un occhio di predilezione per chi è debole ed in particolare per le famiglie che sono una ricchezza per la Chiesa e la via più naturale per la trasmissione della fede.

Ci sono ancora tante forze che vanno scoperte e valorizzate, c’è un popolo che cammina, con passo cadenzato. Sappiamo che nella vita pastorale è naturale incontrare anche difficoltà, ma sappiamo anche di poter camminare con serenità, perché il mondo è nelle mani di Dio. Noi siamo semplicemente servi di un Regno, di cui la Chiesa è soltanto un segno.

Tante sono le nostre attese in vista dell’arrivo del nuovo Arcivescovo, ma in questo momento importante per la nostra Chiesa diocesana poniamoci anche qualche domanda: quali saranno le attese del nostro nuovo pastore? E noi, siamo pronti a collaborare con lui e ad aiutarlo?                                                                             Il Parroco,  Mons. Luciano Nobile

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