Il saluto del Parroco

Carissimi,

mi è gradito mandarvi un saluto attraverso questo foglietto domenicale. Desidero così entrare nelle vostre case per condividere questo momento di difficoltà che stiamo vivendo ed assicurarvi del mio ricordo nella preghiera, ogni giorno, nella S. Messa. Penso ai malati ed agli anziani che raggiungo con una telefonata, vado a visitare quelli che mi chiamano perché sono in uno stato grave di malattia. Tengo il collegamento settimanale anche con i ragazzi del catechismo ed i loro genitori, rispondendo ai loro messaggi, alcuni dei quali riporto qui di seguito.

– Buon giorno Luciano, ieri sera ho seguito la tua celebrazione della Messa col computer di mamma, mi è dispiaciuto vedere la chiesa vuota però è stato bello quando ci hai chiamato lo stesso intorno all’altare per il Padre Nostro. Arrivederci a presto anche per il catechismo.

La cattedrale vuota fa venire i brividi ma, con i potenti mezzi di comunicazione e la preghiera, ci sentiamo tutti più vicini.

– A me piace stare a casa perché a casa si può un po’ giocare e perché non si prende la febbre “coronavirus”. Mi piace anche perché sto con la mamma e papà, e anche con mia sorella. 

– A me non piace molto stare a casa perché non vedo più i miei amici e maestre, ma sono felice di stare a casa con la mia famiglia. 

– Un caro saluto da parte di tutti noi e continueremo a seguirla e stare vicino alla nostra comunità (virtualmente) in questo periodo con sostegno e amore. 

– Non vediamo l’ora di riprendere la vita normale e anche il catechismo perché, come le accennavo al nostro incontro fra genitori, le bimbe apprezzano molto seguire le lezioni dei catechisti.

– Noi, nella nostra normalità casalinga cerchiamo di ricordarci che Dio è sempre con noi e anche con la preghierina serale ci ricordiamo di ringraziare di quello che abbiamo. Seguiamo tutti insieme la S. Messa della domenica sera.

ramo fioritoOsservate bene! A che cosa ci tengono questi bambini? Alla famiglia, alla chiesa, agli amici. Significa che siamo fatti per stare insieme, in comunità. Ed è questo il progetto di Dio, fare dell’umanità una famiglia. È il nostro cammino. Lo possiamo realizzare con il suo aiuto.

Ce lo insegna anche l’attuale situazione, il bene di tutti cercato ed attuato con amore, sia pure con sacrifici, fa parte della nostra vocazione alla pace e alla felicità. Preghiamo insieme perché lo Spirito Santo ci doni il suo conforto e la sua forza ed illumini con la sua luce coloro che si dedicano alla ricerca per sconfiggere il male che ci sta perseguitando. Non ci perdiamo d’animo. È tornata la primavera, simboleggiata da questo ramo fiorito che vedete nell’immagine. Tornerà la vita con le nostre consuete attività, che adesso in parte sono sospese. È sempre stato così. Vi lascio con questo verso di Pablo Neruda (poeta cileno) che ritengo vero e col quale termino augurando a tutti una buona settimana: “Potranno tagliare tutti i fiori ma non potranno fermare la primavera”.

                                                                                                         Don Luciano

 

 

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