Solennità della SS. Trinità
Carissimi fedeli,
mercoledì scorso abbiamo ricordato nella liturgia S. Rita da Cascia, una santa così popolare e amata da tante persone che tutti gli anni accorrono nella nostra chiesa di S. Pietro martire per manifestare la loro devozione, accogliere la sua testimonianza di vita, chiedere la sua intercessione in particolare nelle necessità.
Ma dove sta la fonte della santità? Chi fa i santi?
La Pentecoste che abbiamo celebrato domenica scorsa ce lo ha detto in tutti i modi, con la liturgia, i canti i segni, la cresima degli adulti. È Dio stesso, che è Padre, Figlio e Spirito Santo. Appunto è lo Spirito che Gesù ci ha donato nel Battesimo che ci ha resi santi, gratuitamente. Ha permeato la nostra vita della sua stessa vita, come la vite manda la linfa ai tralci perché portino frutto. Credo che noi, finché siamo qui sulla terra, non potremo comprendere fino in fondo questa grande dignità di figli di Dio, poiché ancora non tutto ci è stato rivelato di noi stessi.
Lo sapremo quando incontreremo la Trinità santa e contempleremo faccia a faccia il nostro Dio. Intanto nel cammino della vita accogliamo il suo amore, superiamo le resistenze dei nostri egoismi con la sua grazia e testimoniamo, pur con i nostri limiti, il suo amore infinito ed eterno.
Guardando ai santi, ci sentiamo incoraggiati, perché anche loro hanno faticato, hanno peccato come noi ma hanno aperto il loro cuore ed il Signore, della loro vita, ha fatto una meraviglia. Sono gli amici del nostro cammino, che ora sono in comunione perfetta con Dio. Quella a cui noi aspiriamo, ma già viviamo, grazie al Battesimo.
Diceva un grande teologo tedesco: “La Trinità non è un mistero da contemplare ma da vivere”.
Buona domenica e giornate serene auguro a tutti.
Don Luciano, parroco