VITTORIO VENETO 31.03.2019

Domenica 31 marzo, presso la Casa di Spiritualità e Cultura S. Martino di Tour, annessa alla residenza vescovile di Vittorio Veneto, luogo suggestivo e che ha fatto da splendido sfondo, si è tenuto l’annuale gemellaggio con il gruppo pastorale di Treviso, in questo angolo di pace e di meditazione.

L’occasione era il ritiro spirituale di Quaresima in preparazione alla S. Pasqua.

Erano presenti padre Savino Castiglione della Piccola Missione per i Sordomuti di Roma, il nostro Monsignor Luciano Nobile, accompagnato da un giovane seminarista Matteo Lanaro, la nostra fedele mediatrice LIS Giada e Don Paolo Cecchetto, assistente spirituale dei Sordi di Treviso.

Il tema della giornata era la parabola del padre misericordioso e del figlio perduto e ritrovato. Ci ha fatto capire il significato e il valore del perdono gratuito che non chiede nulla in cambio, l’indulgenza e la penitenza. Padre Savino si è soffermato sul significato della Quaresima e l’importanza del digiuno ai tempi di Gesù Cristo e nelle altre religioni monoteiste oltre al cristianesimo. Nel pomeriggio c’è stato un dibattito molto seguito.

Grazie alla presenza di padre Savino e don Paolo che parlano la Lingua dei Segni, noi Sordi abbiamo potuto accostarci al Sacramento della Riconciliazione.

Anche il pranzo comunitario è stato un momento di condivisione, lieti nel rinnovare questo appuntamento annuale di incontro fra i due gruppi.

La giornata splendida si è conclusa con una bella passeggiata panoramica nel luogo suggestivo che ci ospitava, anche se un pochino dispiaciuti di ripartire ma soddisfatti di questo ritiro e della piacevole compagnia.

Buona Pasqua e Pace e Bene

Dal Bollettino Parrocchiale di Pasqua 2019

Articolo di Sarita Nadalutti


ESERCIZI SPIRITUALI

 

In seno all’iniziativa dei Mercoledì dell’Angelo, la Pastorale Giovanile del Vicariato Urbano di Udine propone tre giorni di esercizi spirituali per giovani 18-30enni del Vicariato Urbano, ma anche studenti universitari “fuori sede” residenti in città e giovani di altre Parrocchie e foranie che desiderano comunque vivere un’esperienza per assaporare il silenzio e staccarsi dalla vita quotidiana. A Lentiai (BL), nella casa religiosa “Stella Maris”.Obiettivi della tre-giorni è – come dice il titolo – ritagliarsi un tempo per fare spazio a Dio dentro di sé, scoprendo la sua presenza viva mediante la preghiera e la riflessione sulla Parola di Dio. La guida degli esercizi spirituali sarà don Davide Gani, giovane sacerdote direttore dell’ufficio diocesano per la Famiglia e specializzato in teologia dogmatica. Saranno presenti altri giovani sacerdoti. Iscrizione entro il 30 giugno.

I sordi non sentono… ma si fanno sentire!

Un saluto cordiale a quanti leggeranno questa breve relazione sulle nostre “attività pastorali”. Veniamo da comunità cristiane diverse ma abbiamo trovato riferimento stabile nella Parrocchia del Duomo dove ci sentiamo cordialmente accolti.

Abbiamo vissuto con voi la Solennità della Pasqua, favoriti dalla presenza della nostra indispensabile mediatrice alla comunicazione Giada che ci permette di poter essere attivamente partecipi della Santa Messa.

Ci è gradito comunicare in breve il sunto della nostra vita di comunità: cosa facciamo insieme?

Abbiamo iniziato l’anno pastorale in settembre, a Rive D’Arcano con la celebrazione della S. Messa. Poi siamo andati a San Daniele del Friuli per la visita alla Biblioteca Guarneriana; è stato un momento davvero clou perché ci ha consentito di ammirare non solo la Biblioteca nel suo insieme ma in particolare anche antichi documenti. Abbiamo poi proseguito la visita alle tre importanti Chiese (il Duomo, la Chiesa della Fratta e quella di S. Antonio) del capoluogo collinare. Tutto si è svolto nel migliore dei modi nonostante il meteo avverso.

Maniago, ad ottobre, ci ha accolti con il suggestivo Duomo ed abbiamo visto le coltellerie ricavandone un grande input storico-conoscitivo per tutti noi. Il museo delle coltellerie merita di essere visitato.

Novembre ci ha portati a Morsano al Tagliamento. Dopo la Messa e la catechesi, abbiamo partecipato alla Sagra dell’Oca e ai Mercatini di Natale presso la splendida location del Borgo dei Conti della Torre. È stato un momento ludico molto gioioso per tutti.

Dicembre ci ha richiamati a Udine, per il ritiro spirituale di Avvento con Suor Vittorina, con le tradizionali canzoni natalizie con la lingua dei segni ad opera dei bambini del catechismo e la S. Messa della Vigilia di Natale nella Chiesa della Purità assieme ai Pueri Cantores.

A gennaio, presso le Suore Rosarie, abbiamo trascorso una giornata insieme per ascoltare una catechesi di suor Vittorina, incentrata sul tema del male. Nel pomeriggio, la presenza del sacerdote esorcista mons. Giuseppe Peressotti è stata gradita, efficace e rasserenante ed ha fatto svanire paure e timori, pur rimanendo l’argomento serio e delicato, riguardante l’opera del maligno nel mondo. Cristo però ha vinto il male e con Lui possiamo essere vittoriosi anche noi.

Febbraio ci ha chiamati a Gorizia con la piacevole visita al Duomo e la partecipazione alla S. Messa con l’accoglienza di due bambini che hanno scelto di essere battezzati. È stato un momento veramente toccante. Poi è stata per noi una bella occasione poter visitare la Sinagoga e il Ghetto, ricordando e rendendo omaggio ai caduti della Shoah. Un plauso alla guida che ci ha narrato la storia del luogo, gli usi e i riti della religione ebraica: la curiosità di sapere tutto ha prevalso nonostante il Burian!

Marzo è giunto portandoci padre Savino e il suo ritiro spirituale di Quaresima. Così abbiamo avuto modo di celebrare anche il sacramento della Penitenza per prepararci alla Pasqua. Ma anche per lui c’è stata una sorpresa: quasi all’improvviso è stato convocato in Duomo. Alla fine della Messa, un gruppo di bambini del catechismo ha consegnato una busta contenente 420 euro, raccolti da loro per l’istruzione dei bambini sordi delle Filippine e della Repubblica del Congo.

Aprile ci ha spinti fino al confine con la Slovenia: la meta è stato il Santuario della Madonna Assunta di Muggia dove siamo stati accolti cordialmente dal Parroco don Andrea Destradi che ci ha anche illustrato questa antica chiesa. Abbiamo poi visitato altre belle chiese di Trieste con don Valerio Muschi, che ci ha intrattenuti con una catechesi che ha fatto riferimento ai cristiani ortodossi, considerato che a Trieste due chiese con le rispettive comunità sono ortodosse, una serba e l’altra greca. Abbiamo così potuto ampliare le nostre conoscenze sulle varie chiese cristiane, che non sono cattoliche ma come noi credono nel Cristo Salvatore e conservano i sacramenti.

Alla fine del mese di maggio andremo in pellegrinaggio al Santuario Mariano del Nevegal per celebrare i due lustri del nostro gruppo pastorale e per rinnovare l’amicizia ed il gemellaggio col gruppo dei sordi di Treviso.  Vi parteciperà anche don Roman Riziki, un sacerdote della Tanzania che presta il servizio sacerdotale in ospedale.

Per il prossimo giugno, a conclusione dell’anno pastorale, è in programma una “camminata” in montagna, per assaporare l’estate con un raggio di sole ed una boccata d’aria fresca. Auguriamo pace e bene a tutti.

Sarita, a nome del gruppo “Pastorale dei sordi”

CONGRATULAZIONI

 

I nostri parrocchiani

SILVIA E GIULIANO LUVISONI

celebrano le nozze di diamante.

Dai sacerdoti e da tutta la comunità del Duomo giungano a loro le nostre congratulazioni

mentre ci uniamo nella preghiera di ringraziamento al Signore ed auguriamo

“ad multos annos”.

LETTERA APERTA DEL PARROCO AI CRESIMANDI

 

 

Carissimi giovani cresimandi,

siamo giunti al giorno della Cresima. È l’anno mariano nella nostra Diocesi ed allora abbiamo pensato opportuno celebrare questo Sacramento proprio nel Santuario della Madonna delle Grazie, anche per chiedere alla Vergine di accogliere lo Spirito come lo ha accolto Lei.

Anni di grazia.

Le parrocchie di S. Giorgio, SS. Redentore, S. Quirino, B.V. delle Grazie e S. Maria Annunziata (Duomo) hanno iniziato una esperienza di collaborazione. Da dove incominciare? Dai giovani. Sono i più aperti alle novità. Così abbiamo percorso insieme il cammino di preparazione alla Cresima. È stato un anno complesso. Gli inizi sono per tutti faticosi e non nascondo le difficoltà: la divisione in due gruppi per questioni di orario, la frequenza altalenante, l’attenzione non sempre interessata agli argomenti trattati e poi….. comunque siamo giunti al giorno della Cresima.

Non chiudo un occhio sulle difficoltà facendo finta di non sapere… No. Le ho appositamente menzionate per una presa di coscienza e per poterle superare più agevolmente nei prossimi anni, con un coinvolgimento maggiore da parte di tutti.

Ma desidero ricordare specialmente la parte positiva di questo cammino che abbiamo compiuto insieme. Vi parlo con sincerità e con gioia. Ci sono vari motivi per cui rallegrarci. Siete venuti all’incontro di catechesi per vostra libera scelta. Siete venuti pur sapendo che diversi dei vostri compagni di scuola non hanno aderito all’invito rivolto nelle varie parrocchie. Questi hanno ritenuto più importante qualche altro impegno oppure hanno abbandonato la chiesa dopo la Prima Comunione. Il Signore che ci ha dato la libertà, ci lascia sempre liberi e ci dice sempre: “Se vuoi…. se vuoi…”

Forse avete dovuto anche superare qualche difficoltà di relazione nella vostra scuola. Intendo riferirmi a quando qualche compagno di scuola vi ha detto: “Ma vai ancora al catechismo!?” con una certa aria di compatimento o di derisione. Avete avuto il coraggio di continuare, di andare contro corrente. Ed io, per questo, vi ammiro. I genitori forse vi hanno spinti a frequentare il catechismo e hanno fatto bene specialmente quando la pigrizia o altre opportunità vi attraevano. Li approvo, li incoraggio, li sostengo e li elogio. I catechisti Sergio, Simone, Giorgio e Gabriele con l’aiuto di Susanna e Giacomo, vi hanno accompagnati con pazienza, buona volontà, gratuitamente, dopo una giornata di lavoro.  E vi hanno dato la loro testimonianza. Devo dire loro: “Solo la forza dello Spirito vi ha sostenuti”. Vi ringrazio e vi lodo. Quando son venuto tra voi, mi avete ascoltato, devo dire, con attenzione. Spero che lo Spirito dia fecondità a quanto avete appreso da coloro che vi sono stati a fianco in questi due anni. Vedete allora quanti motivi per dire grazie al Signore e per guardare positivamente al cammino fatto insieme. Sono stati anni di grazia.

Un dono del Signore Gesù.

Oggi voi ricevete lo Spirito Santo con tutti i suoi doni. È una ricchezza che solo Gesù può offrire. Gratuitamente. Avete cercato di aprire il cuore in questo tempo di preparazione. Lo Spirito del Signore, dopo avervi corredati dei suoi doni, vi consacra e vi manda in missione. Quale missione? La sua stessa missione. A vivere la vita come un atto di culto a Dio, a vivere la vita con uno stile di donazione, a vivere la vita come un felice annuncio: “Andate in tutto il mondo e predicate il mio Vangelo”. Il Signore vi riempie col suo amore, vi dona la sapienza per fare le scelte più importanti della vita, vi corrobora con la sua forza per combattere contro il male ed essere vittoriosi. Ed allora lo ringraziamo insieme. Andate sereni incontro alla vita!

Ogni giorno alzandovi dite: “Vieni, Spirito Santo, mandami un raggio della tua luce”.

Alla domenica sentirete suonare le campane che vi chiamano attorno all’altare assieme alla comunità dei credenti per celebrare il Mistero eucaristico, ascoltare la Parola di Dio e nutrirvi del Pane del cammino della vita cristiana.

Il dono è lo Spirito che vive nel vostro cuore. A voi spetta accogliere il dono e farlo fruttificare. Lasciate che canti nella vostra vita e si manifesti in tutta la sua ricchezza. Così con Lui la vita sarà bella. È ciò che vi auguro di cuore.                                                                                                              Il Parroco  Mons. Luciano Nobile

Domenica 3 giugno avrà logo la festa del Corpus Domini.

Dopo la Messa delle 19.00 presieduta dall’Arcivescovo si snoderà la processione lungo le vie della città, col SS. Sacramento.

Chi si offre per portare il baldacchino?

Chi è disponibile prenda accordi col Parroco.

Grazie.

 

GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI

 

Cari fratelli e sorelle, nell’ottobre prossimo si svolgerà la XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che sarà dedicata ai giovani, in particolare al rapporto tra giovani, fede e vocazione.  In quell’occasione avremo modo di approfondire come, al centro della nostra vita, ci sia la chiamata alla gioia che Dio ci rivolge e come questo sia «il progetto di Dio per gli uomini e le donne di ogni tempo» (Sinodo dei Vescovi, XV Assemblea Generale Ordinaria, I giovani, la fede e il discernimento vocazionale, Introduzione). Si tratta di una buona notizia che ci viene riannunciata con forza dalla 55ª Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni: non siamo immersi nel caso, né trascinati da una serie di eventi disordinati, ma, al contrario, la nostra vita e la nostra presenza nel mondo sono frutto di una vocazione divina!……… Anche in questi nostri tempi inquieti, il Mistero dell’Incarnazione ci ricorda che Dio sempre ci viene incontro ed è il Dio-con-noi, che passa lungo le strade talvolta polverose della nostra vita e, cogliendo la nostra struggente nostalgia di amore e di felicità, ci chiama alla gioia…..

Ascoltare

La chiamata del Signore – va detto subito – non ha l’evidenza di una delle tante cose che possiamo sentire, vedere o toccare nella nostra esperienza quotidiana. Dio viene in modo silenzioso e discreto, senza imporsi alla nostra libertà. Così può capitare che la sua voce rimanga soffocata dalle molte preoccupazioni e sollecitazioni che occupano la nostra mente e il nostro cuore.

Occorre allora predisporsi a un ascolto profondo della sua Parola e della vita, prestare attenzione anche ai dettagli della nostra quotidianità, imparare a leggere gli eventi con gli occhi della fede, e mantenersi aperti alle sorprese dello Spirito.

Non potremo scoprire la chiamata speciale e personale che Dio ha pensato per noi, se restiamo chiusi in noi stessi, nelle nostre abitudini e nell’apatia di chi spreca la propria vita nel cerchio ristretto del proprio io, perdendo l’opportunità di sognare in grande e di diventare protagonista di quella storia unica e originale, che Dio vuole scrivere con noi.

Anche Gesù è stato chiamato e mandato; per questo ha avuto bisogno di raccogliersi nel silenzio, ha ascoltato e letto la Parola nella Sinagoga e, con la luce e la forza dello Spirito Santo, ne ha svelato in pienezza il significato, riferito alla sua stessa persona e alla storia del popolo di Israele.

Ma, come sappiamo, il Regno di Dio viene senza fare rumore e senza attirare l’attenzione (cfr Lc 17,21), ed è possibile coglierne i germi solo quando, come il profeta Elia, sappiamo entrare nelle profondità del nostro spirito, lasciando che esso si apra all’impercettibile soffio della brezza divina (cfr 1 Re 19,11-13)……

Discernere

Leggendo, nella sinagoga di Nazareth, il passo del profeta Isaia, Gesù discerne il contenuto della missione per cui è stato inviato e lo presenta a coloro che attendevano il Messia: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore» (Lc 4,18-19).

Allo stesso modo, ognuno di noi può scoprire la propria vocazione solo attraverso il discernimento spirituale, un «processo con cui la persona arriva a compiere, in dialogo con il Signore e in ascolto della voce dello Spirito, le scelte fondamentali, a partire da quella sullo stato di vita» (Sinodo dei Vescovi,  I giovani, la fede e il discernimento vocazionale, II, 2)……… Anche oggi abbiamo tanto bisogno del discernimento e della profezia; di superare le tentazioni dell’ideologia e del fatalismo e di scoprire, nella relazione con il Signore, i luoghi, gli strumenti e le situazioni attraverso cui Egli ci chiama. Ogni cristiano dovrebbe poter sviluppare la capacità di “leggere dentro” la vita e di cogliere dove e a che cosa il Signore lo sta chiamando per essere continuatore della sua missione.

Vivere

La gioia del Vangelo, che ci apre all’incontro con Dio e con i fratelli, non può attendere le nostre lentezze e pigrizie; non ci tocca se restiamo affacciati alla finestra, con la scusa di aspettare sempre un tempo propizio; né si compie per noi se non ci assumiamo oggi stesso il rischio di una scelta. La vocazione è oggi! La missione cristiana è per il presente! E ciascuno di noi è chiamato – alla vita laicale nel matrimonio, a quella sacerdotale nel ministero ordinato, o a quella di speciale consacrazione – per diventare testimone del Signore, qui e ora……

Il Signore continua oggi a chiamare a seguirlo. Non dobbiamo aspettare di essere perfetti per rispondere il nostro generoso “eccomi”, né spaventarci dei nostri limiti e dei nostri peccati, ma accogliere con cuore aperto la voce del Signore. Ascoltarla, discernere la nostra missione personale nella Chiesa e nel mondo, e infine viverla nell’oggi che Dio ci dona.

Maria Santissima, la giovane fanciulla di periferia, che ha ascoltato, accolto e vissuto la Parola di Dio fatta carne, ci custodisca e ci accompagni sempre nel nostro cammino.

                                                                                             Papa Franciscus

 

MARTEDI’ 22  MAGGIO – CHIESA DI S. PIETRO MARTIRE

 

Santa Rita non è lontana da noi

Santa Rita non è lontana da noi. Lei è qui con noi ed entra nel nostro cuore per riversarvi le grazie del Signore, di cui sentiamo di aver bisogno, e le attese e richieste che il Signore rivolge a ciascuno di noi.

Santa Rita non è lontana da noi. Lo diciamo di nuovo nella fede, in forza del mistero della “Comunione dei Santi” che avvicina e lega insieme tutti i credenti in Cristo, al di là di tutte le distanze di tempo e di spazio.

Sì, santa Rita è qui con noi. Ma insieme è qui con tutti i nostri fratelli e sorelle nella fede che, sparsi in ogni parte del mondo, oggi venerano la Santa. Ci sentiamo allora vicini gli uni gli altri nell’essere un unico grande popolo di devoti in preghiera che, tutti bisognosi di speranza e di coraggio, si rivolgono fiduciosi verso la Santa di Cascia.

Già qui troviamo un aspetto che ci sorprende: la pietà popolare verso questa santa si è diffusa, sin dall’inizio e in continuità, senza allentamenti e soste, dappertutto, dovunque si è fatta presente la Chiesa del Signore. Come mai, questa straordinaria diffusione? E questo fascino contagioso? La risposta ci viene dalla vita vissuta da santa Rita e più precisamente dal segreto che la rende meravigliosa e interessante, anche nelle situazioni più pesanti e drammatiche, ossia la sua santità, la sua forza nel perdonare, il suo intenso amore per Cristo crocifisso.

 

Orario SS. Messe

Ore 7.30    S. Messa celebrata dal Parroco.

Ore 10.00 S. Messa solenne celebrata dal Parroco. Canta l’Aquilejensis Chorus.

Ore 11.30  S. Messa celebrata da d. Luigi Zuliani.

Ore 17.00 Recita del S. Rosario.

Ore 17.30 S. Messa solenne celebrata da mons. Giulio Gherbezza. Canta il Coro di Reana del Rojale.

 

Attenzioni

I fedeli sono invitati alla S. Messa accostandosi anche alla S. Comunione, alle dovute condizioni.

Al termine di ogni S. Messa vengono benedette le rose e si può baciare la reliquia della santa.

Le rose si acquistano all’esterno della chiesa.

APRIRE GLI OCCHI SU UDINE…

Carissimi,

con un senso di collaborazione reciproca, il Comune di Udine mi ha gentilmente fornito alcuni dati riguardanti la città. Subito ringrazio il Sindaco, gli impiegati dell’ufficio competente di statistica ed il sig. Claudio Romano che è stato il tramite di questa relazione col Comune di Udine, come avvenuto tre anni fa. Non ho competenze specifiche per interpretare sotto i vari aspetti i dati ma, come voi, posso prendere visione e coscienza di una realtà che la nostra città sta vivendo.

Certamente ogni città ha i suoi problemi, così anche la nostra. Non ho io la ricetta né la competenza per risolverli né il compito di risolverli.  Ma tutti insieme possiamo collaborare, a seconda della responsabilità che abbiamo. Questi dati possono essere utili ad orientare sia le parrocchie che gli amministratori a prendere a cuore la situazione per progettare, per quanto possibile, il futuro. I dati sono aggiornati alla fine del 2016 e vengono confrontati con i dati del 2013. Mi fermo soltanto ad alcuni dati, quelli che mi sembrano più significativi.

I residenti: Sono 98.754 (diminuiti in questi tre anni di 232 unità). Maschi 45.689; Femmine 53.065.

La denatalità: Il calo delle nascite è evidente (-246 nell’arco da 0 – 2 anni). Quali i motivi? Poca attenzione alla famiglia? Paura? Mancanza di lavoro?

La città sta invecchiando. I cittadini di 70 anni e oltre sono 19.694. Colpisce anche il fatto che 1048 abitanti dai 25 ai 39 anni abbiano lasciato la città. Finiti gli studi sono andati in cerca di lavoro? Si sono trasferiti nei paesi limitrofi? Per quale motivo? Affitti troppo cari in città? Sono andati all’estero?

Cittadinanza: I residenti con cittadinanza italiana sono 85.102; con cittadinanza straniera sono 13.652 (- 232 rispetto la 2013). La Parrocchia con maggior numero di stranieri è quella di S. Pio X°: 1.160 su 6.428 abitanti. Però la più interessata percentualmente è quella della B.V. del Carmine: 1.140 su 4.651 abitanti.

Famiglie anagrafiche: Una realtà che forse non appare subito è quella delle famiglie. Il totale è di 49.462. Un dato impressionante è questo: 22.488 sono composte da una sola persona. Rispetto al 2013 sono aumentate di 536 unità.

Non si conosce l’età ma si potrebbe presumere che si tratti, per una buona parte, di persone anziane e sole. La solitudine probabilmente è entrata da tempo nelle nostre case. Non sono considerate in questi ultimi dati le 561 persone che vivono in 41 comunità (religiose o no).

Residenti senza parrocchia: Sono quelli che la statistica non è riuscita a collocare in nessuna Parrocchia perché sono residenti “in via della casa comunale”. È la via convenzionale di coloro che non hanno casa ma sono cittadini udinesi. Sono citati per ultimi, perché non vengano ignorati da nessuno, né dalle Parrocchie né dall’amministrazione né da ognuno di noi. Sono 150. Forse non sono tutti “senzatetto”. Ma ci sono. A chi possono interessare? Cosa possiamo fare per loro?

Ulteriori dati: sono stati inviati a tutte le parrocchie della città perché possano eventualmente prendere coscienza di quanto i numeri fanno emergere: la situazione reale, le linee di tendenza, gli eventuali interventi pastorali ecc…

La parrocchia del Duomo: Conta 2033 abitanti; Maschi 888 e femmine 1.145; Famiglie 1.162 di cui 685 mononucleari; Cittadini italiani 1.822; Cittadini stranieri 211. Da 0 a 10 anni: 175 bambini; Dagli 11 ai 18:114 ragazzi e giovani; Dai 19 ai 24 anni: 102; Dai 25 ai 39: 365; Dai 40 anni ai 59: 654; Dai 60 ai 69: 236; Dai 70 ai 79 anni: 205 (tra i quali ci sono anch’io!); Dagli 80 in poi: 182.

Carissimi, ho comunicato solo pochi e freddi numeri. Forse non sono neppure una novità. Sono però significativi. Possono essere uno stimolo ed anche un aiuto per meglio comprendere la situazione e per promuovere nella nostra società progetti, iniziative e mezzi appropriati per raggiungere le mete desiderate. Penso sempre ed esorto alla alleanza: Famiglia, scuola, parrocchia, società civile. Spero che la stima reciproca e l’impegno proprio di queste realtà educative possano essere di beneficio alla società intera. Parrocchie e Comune già hanno esperimentato alle volte la collaborazione, una collaborazione che si potrà sempre intensificare in vista del bene di questa città che tutti amiamo e perciò vogliamo servire, per quanto di nostra competenza. Il bene comune è lo scopo che ci deve guidare.                                                                              Il parroco Don Luciano

Ogni sera alle ore 18.30: Recita del S. Rosario alle ore 19.00 S. Messa e adorazione eucaristica.

Venerdì ore 20.30: Veglia di preghiera con i giovani in cattedrale.

Sabato ore 20.30:  Veglia di Pentecoste con i movimenti ecclesiali.