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Solennità del Corpus Domini

“L’AUTOSTRADA PER IL CIELO”

Così diceva il beato Carlo Acutis, questo simpatico giovane dei nostri tempi, innamorato dell’Eucaristia e… dei social, che adoperava soprattutto per parlare di Dio e del suo rapporto con Gesù. Nell’Eucaristia ha trovato la sua gioia di vivere. Questo quattordicenne è un testimone della fede nel nostro tempo, in particolare per i giovani ma anche per gli adulti. Egli mostra la sua sete di felicità e la trova nell’Eucaristia, nell’incontro quotidiano con Gesù.  Sembra impossibile che un giovane oggi si innamori dell’Eucaristia. Il Signore fa sempre delle sorprese, in tutti i tempi. Ci coglie di sorpresa, quando meno ce l’aspettiamo. Chi avrebbe pensato che in questo tempo, in cui molti ragazzi si allontanano dalla S. Messa, sarebbe spuntato un “piccolo santo” proprio per mostrare anche a loro che l’Eucaristia è la fonte della gioia. E si tratta di una gioia che non si rinchiude in sé, ma si diffonde, raggiunge anche altri che la vogliono accogliere. Ho preso le mosse da questo giovane testimone per invitare a partecipare alla processione eucaristica questa sera, dopo la S. Messa delle ore 19.00 presieduta dall’Arcivescovo in cattedrale.

Che senso ha? 

Ma serve ancora andare per le strade in processione? A quale scopo? Vogliamo recare il segno concreto, reale, vivo della presenza del Figlio di Dio in mezzo a noi. Sì, proprio per questo. Andare in processione è in qualche modo desiderare e far sì che Gesù si incontri con tutti, perché Egli è venuto a portare l’amore del Padre a tutti e per tutti. D’altronde non è forse vero che Gesù ha fatto un lungo viaggio per venire a noi, dal cielo sulla terra? Ma non sono le processioni di una volta, quando la cittadinanza partecipava numerosa! È vero. Ma perché rinunciare? Siamo solo nostalgici di un tempo ormai passato o vogliamo trovare ancora un senso al nostro andare?

La prima processione di Gesù

La prima processione che Gesù ha fatto sulla terra è stata lunga, ma pochi vi hanno partecipato. Noi saremo senz’altro più numerosi stasera. La processione si è svolta da Nazareth fino ai monti della Giudea. I partecipanti: Maria, la madre che lo portava nel suo seno e certamente anche Giuseppe, rappresentante del Padre. Non so se ci fosse qualche altro.  Comunque non mi sembra sia stato un corteo numeroso. Mi dimenticavo, probabilmente il fedele asinello avrà fatto il suo nobile servizio di trasporto e sarà presente in altri momenti importanti della vita di Gesù. Poi Maria è entrata nella casa di Zaccaria e di Elisabetta che stava per diventare madre di Giovanni Battista, l’ha assistita e poi tornò a casa sua. Dove passa Gesù, il suo Spirito genera gesti di amore. Proprio ieri abbiamo celebrato la festa che ricorda questa delicata attenzione di Maria verso la sua parente.

Portiamo Gesù al mondo

Ecco, anche noi andiamo in processione all’esterno della chiesa portando Gesù e con Lui il nostro impegno concreto, che da Lui ha origine, di essere vicini ad ogni persona. Dalla S. Messa nasce la processione, cioè “procede” l’amore. Si tratta di condividere speranze, gioie e tristezze di questo nostro mondo e di portare in esso i germi della resurrezione, cioè i segni di vita generati dall’amore che ha mille colori, come sono diverse le persone che cercano di seguire Gesù di Nazareth. Allora la processione è sì lunga, è partita dal cielo, si snoda sulla terra e al cielo ritorna. Ed è numerosa, è costituita da tutti coloro che interpretano la vita come un dono e ne fanno un dono, come Gesù. E sono tanti nel mondo, un fiume immenso. Se questo è il senso della processione, allora siamo nella giusta direzione. Cari amici, buon cammino, al seguito di Gesù di Nazareth e di tanti fratelli e sorelle.

Don Luciano Nobile

IN CATTEDRALE:

Ore 19.00  S. Messa presieduta dall’Arcivescovo e processione eucaristica: Via Vittorio Veneto, Via Piave, Piazza Patriarcato, Via Manin, Piazza Duomo.