Solennità di Pentecoste
“COLLABORATORE DELLA VOSTRA GIOIA”
Carissimi,
giovedì scorso, tutti i sacerdoti della Arcidiocesi sono stati convocati dall’Arcivescovo Riccardo nel Seminario di Castellerio per un incontro di conoscenza e di condivisione del cammino che siamo invitati a compiere insieme in questi anni futuri.
L’Arcivescovo ha presentato le esperienze della sua vita, passando da una all’altra dove il Signore, tramite i suoi superiori, le circostanze, le necessità pastorali lo hanno chiamato ad operare. Una vita segnata da vari impegni, in situazioni diverse che hanno richiesto competenza, pazienza, capacità di adattamento e donazione di sé. Infine ha accolto, con sorpresa, la chiamata ad essere il segno concreto di Gesù Buon Pastore in mezzo a noi, nell’Arcidiocesi di Udine.
Ha ringraziato tutti per la calorosa accoglienza ricevuta dai friulani, considerati poco espansivi, ma dotati da un cuore che sa amare.
Dopo aver parlato di sé con molta semplicità, ha manifestato il desiderio di conoscerci per comprendere la complessità della nostra Diocesi e di condividere insieme le linee della collaborazione pastorale per testimoniare il Regno di Dio nel nostro tempo. Ha commentato un brano del Vangelo di Giovanni ed ha posto l’attenzione sulla necessità di una vita spirituale intensa per essere testimoni del Signore, immagine di Lui, icone del suo amore. Si è soffermato poi su una frase di San Paolo, mutuando il desiderio ardente dell’apostolo: “Noi non intendiamo far da padroni sulla vostra fede; siamo invece i collaboratori della vostra gioia, perché nella fede voi siete già saldi” (2Cor1,24). “Vorrei essere collaboratore della vostra gioia” ha affermato.
Considerando la missione del vescovo, del quale ogni prete è collaboratore nella vita pastorale, e gli impegni e le responsabilità più grandi delle nostre, mi è sembrato opportuno rispondergli che anche noi vorremmo essere collaboratori della sua gioia, spero col consenso di tutti.
Dopo egli ha invitato i vicari a presentare la vita pastorale delle loro Foranie e delle Collaborazioni, le problematiche del nostro territorio con le sue peculiarità, punti di forza e povertà. Sono emerse anche le fatiche della evangelizzazione, la ricchezza della fede vissuta e la presa di coscienza della scristianizzazione ormai evidente in diverse frange del popolo friulano. L’impegno dei sacerdoti e dei laici è notevole, ma è la grazia del Signore che feconda le fatiche di chi evangelizza. Ci troviamo di fronte ad una società complessa e la complessità crea sempre disagio e forse anche paura. Allora si incorre in alcune tentazioni: Il rifiuto della realtà cercando qualche via di uscita con l’arroccamento su posizioni fuori tempo e desuete che danno però una certa sicurezza oppure con il ricorso a soluzioni molto semplicistiche e immediate di problemi che sono impegnativi. Dobbiamo invece vivere dentro questa complessità, con una proposta che ci supera perché è divina, offerta senza alcuna prepotenza ma con grande umiltà. Il “se vuoi” ripetuto da Gesù più volte nel vangelo, è il primo approccio del vangelo stesso. La buona notizia si accoglie nella libertà, non nella costrizione. Ed allora sentiamo Gesù che dice a Paolo in prigione ed a noi proprio in questi giorni in cui stiamo leggendo gli Atti degli apostoli durante le Sante Messe: “Coraggio! Come hai testimoniato a Gerusalemme le cose che mi riguardano, così è necessario che tu dia testimonianza anche a Roma” (Atti 23,11). Anche noi siamo dei mandati. La nostra testimonianza dipende dalla relazione più o meno profonda che abbiamo col Signore. Da questa proviene il coraggio.
Al nostro Arcivescovo auguriamo una buona permanenza nella nostra Diocesi ed una buona riuscita della sua missione. Camminiamo insieme con sincerità, con affetto e con fede.
Per lui la nostra costante preghiera.
Il Parroco Don Luciano Nobile