Solennità di Cristo Re dell’Universo
Il “carisma” della Parrocchia del Duomo
Il 24 ottobre scorso alle ore 18.00 nella Pieve di S. Maria di castello si sono incontrati gli operatori pastorali della collaborazione pastorale che comprende le parrocchie del centro di Udine (B.V. delle Grazie, S. Quirino e SS. Redentore, S. Giorgio, S. Maria Annunziata) per una veglia di preghiera all’inizio dell’anno pastorale 2025-26.
Celebrare l’inizio del nuovo anno pastorale in Santa Maria di Castello ha ricondotto noi tutti alla “radice” comune più che millenaria, alla Pieve madre, la prima in cui si espressero la fede e la preghiera dei credenti che si andavano stabilendo in questi luoghi.
Potremmo ripercorrerne i passi nelle stesse pietre, contemplare il mistero divino qui espresso nell’arte, riconoscere – con grata meraviglia – come gli eventi della storia e i cataclismi della natura non ci abbiano privati del tesoro prezioso che qui si esprime: la tenace fede dei padri che si è propagata nei secoli fino a raggiungerci, linfa che scorre e continua a vivificare l’esistenza e lo spirito dei “molti”.
All’antica Pieve sul colle fu dato il nome di “Sancta Maria Minor”: fu affidata alle cure di una Confraternita di laici che la custodirono con sollecitudine, in una bella collaborazione con i pastori che sembra precorrere – ante litteram – e avvalorare parte di quanto sarà espresso dal Concilio Vaticano II, molti secoli dopo (AA).
La nostra comunità del Duomo deve riscoprire queste buone radici, vivere il presente con la tenacia di ricordare e custodire la memoria, mentre si riconosce luogo vivo in cui esprimere ancora il senso della “domus” come casa accogliente, nello spirito esemplare della maternità di Maria.
Ogni parrocchia ha manifestato il suo carisma: Chi vive con maggiore intensità le opere di carità, chi cura maggiormente la liturgia ed in particolare la preghiera nella Adorazione dell’Eucaristia, chi promuove la gli incontri di lectio divina e propone la riflessione previa della Parola di Dio che si legge alla domenica. La nostra Parrocchia vive nella Cattedrale ed è arricchita dal compito di “accogliere” le numerose persone che giungono per motivi diversi, religiosi o artistici o turistici e richiedono un servizio multiforme cui si provvede anche con il gruppo degli “Amici della cattedrale”.
È sede del vescovo che è segno di comunione e di unità per la chiesa friulana e pronuncia il suo insegnamento per la Diocesi intera, dalla quale affluiscono fedeli e comunità in varie occasioni per celebrazioni liturgiche o per incontri di preghiera. La parrocchia sostiene due scuole di “canto liturgico” per le celebrazioni solenni: La Cappella Musicale e l’Associazione Pueri e Juvenes cantores. In Duomo si svolgono eventi culturali significativi a cui partecipano musicisti, studiosi e appassionati delle arti.
Vive in mezzo a noi anche la comunità delle persone non udenti per le quali si celebra la S. Messa ogni mese e svolge attività catechistico-culturale aiutata anche da persone udenti.
Diverse famiglie di ogni età partecipano alle liturgie domenicali e anche i bambini che frequentano il catechismo trovano una loro collocazione all’interno delle celebrazioni, animano e suggeriscono il futuro. La terza domenica del mese è dedicata alla raccolta dei generi alimentari per le persone bisognose e la Messa è celebrata in particolare con le famiglie. Ogni giorno un sacerdote del capitolo metropolitano è disponibile per l’ascolto delle persone e per la celebrazione del sacramento della Riconciliazione.
I fedeli affluiscono da vari luoghi, anche da Paesi del mondo molto lontani, per devozione, trasferimenti, migrazioni: anche il turismo ne favorisce la presenza.
I battenti del grande portale spalancato per il Giubileo che stiamo vivendo esprimono bene l’abbraccio ideale che la comunità del Duomo è chiamata a realizzare, scoprendo che il suo carisma di elezione è l’accoglienza: perché la “dimora di Dio con gli uomini” di oggi sia non solo “casa di preghiera”, ma anche casa familiare per tutti.
(Francesca e Giuseppe Berton)



