Gli “SCAMPANOTADORS FURLANS” offriranno momenti di concerto di campane sul piazzale del Castello di Udine:

Sabato 04 febbraio tra le 15.00 e le 17.00

Domenica 05 febbraio tra le 09.00 e le 11.00 e tra le 15.00 e le 17.00.

Carissimi fedeli, un senso di meritata soddisfazione ci ha colto dopo la pubblicazione della prima edizione (2008) del libro di canti, piccolo strumento per lodare insieme il  Signore. È stata una soddisfazione che è cresciuta giorno per giorno perché ci siamo resi conto che avevamo facilitato la partecipazione al canto nella liturgia non solo nella nostra parrocchia ma anche in altre comunità. Infatti è stato uno strumento esemplare che altre parrocchie hanno voluto imitare.

 I canti con la notazione musicale, la loro scelta oculata perché l’assemblea li possa eseguire insieme e con una certa facilità, la chiarezza della stampa, le foto che riproducono la bellezza delle chiese della nostra parrocchia hanno fatto sì che il libro fosse apprezzato da coloro che partecipano alle nostre liturgie. Poi tante persone di passaggio, in primis i sacerdoti della nostra e di altre Diocesi e tanti laici, organisti, direttori di cori hanno chiesto di poter prelevare alcune copie o semplicemente si sono “appropriati” con la buona intenzione di aiutare altre comunità a pregare cantando. Questo per dire la bontà del risultato e la necessità di una nuova edizione, perché ormai il numero delle copie è insufficiente e diverse copie rimaste sono attualmente logore, dopo circa otto anni di utilizzo.

Abbiamo mantenuto il titolo: “Misericordias Domini in aeternum cantabo” perché è stata una felice intuizione nella prima edizione, confermata poi dal recente Giubileo della misericordia.

Cantare la misericordia del Signore significa cantare la vita, una vita sempre più piena che il Signore ci dona quando ci apriamo al suo mistero di morte e di resurrezione nel quale Egli ci coinvolge, per grazia, attraverso i Sacramenti. Cantare al Signore è opera del cuore che esprime la fede personale e della comunità dei credenti nei vari momenti della vita.

Il Concilio Vaticano II° nella Costituzione sulla Sacra Liturgia esorta a scegliere i testi dalla Sacra Scrittura o dalle fonti liturgiche, raccomanda il canto sacro che unisce nella preghiera, favorisce la condivisione dei sentimenti e la partecipazione attiva, arricchisce di solennità i riti.

Abbiamo cercato di essere fedeli a queste raccomandazioni del Concilio, mantenendo sia alcuni canti gregoriani in latino come quelli della tradizione popolare, in italiano e in friulano. Abbiamo introdotto anche qualche canto recente che ci è sembrato di particolare dignità sia per le parole che per la musica. Ci siamo limitati ai canti che sono necessari per celebrare con decoro e significato i vari tempi liturgici e i diversi momenti specialmente della celebrazione eucaristica. È un piccolo patrimonio che non dobbiamo disperdere perché esprime la nostra fede ed il nostro modo di credere.

Noi siamo fiduciosi che questa seconda edizione venga accolta con favore e soprattutto possa essere uno strumento utile per unire la comunità che, nelle varie chiese della parrocchia, canta l’eterna misericordia, nella quale siamo nati e viviamo col desiderio di acquisire la forza per essere “misericordes sicut Pater” ed per essere accolti un giorno tra le sue braccia.

Ringrazio i collaboratori per la competenza e per il tempo dedicato a preparare questo libro dei canti che ci aiuterà a pregare nelle celebrazioni liturgiche per alcuni anni.

Cordialmente.                                                                                                                              Il Parroco  Mons. Luciano Nobile

 

MESSA IN RITO ORIENTALE

Carissimi,

oggi la S. Messa delle 12.00 viene celebrata dal sacerdote cattolico don Roman Pelo che assiste spiritualmente la comunità ucraina a Udine. Generalmente celebra la S. Messa alle 14.30 nei giorni feriali e alle 12.30 nei giorni festivi, nella chiesa di S. Pietro martire. La Messa viene celebrata nel Rito Bizantino. Che cosa significa? Nella chiesa cattolica ci sono tanti riti che si sono sviluppati fin dai primi tempi a seconda della sensibilità, delle tradizioni religiose e della spiritualità specialmente ad opera di alcuni grandi Padri dei primi secoli della chiesa. Il nostro Rito con il quale celebriamo i sacramenti è il Rito romano ma ci sono anche altri riti: ambrosiano, malancarese, malabarico, copto, siriaco, mozarabico (nella cattedrale di Toledo). C’era anche il rito aquilejese che poi è stato abolito. I riti sono diversi ma la fede ed il loro significato sono sempre i medesimi.                                   Il Parroco Mons. Luciano Nobile

Un grazie sincero al Sig. Gianni Strizzolo di Photolife Udine!

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Mi è pure gradito comunicarvi che l’Arcivescovo ha nominato Mons. Giulio Gherbezza canonico del Capitolo Metropolitano e collaboratore pastorale nella nostra Parrocchia di S. Maria Annunziata, cui appartengono anche le chiese di S. Giacomo, S. Pietro martire, S. Giacomo, S. Maria di Castello e l’Oratorio della Purità. Normalmente celebrerà la S. Messa nelle chiese di S. Giacomo e di S. Pietro martire (ma anche nelle altre chiese, se sarà necessario) e sarà disponibile per la celebrazione del sacramento della Penitenza. È stato Vicario generale durante l’Episcopato di Mons. Pietro Brollo e recentemente Parroco del Rojale. A nome di tutti porgo un saluto cordiale a Don Giulio e gli auguro di trovarsi bene tra noi, nel servizio pastorale a favore della nostra parrocchia e della città.

Invito tutti ad accompagnare i sacerdoti con la preghiera e con affetto.

Il Parroco don Luciano Nobile

 

 

AI FEDELI DELLA PARROCCHIA DI S. MARIA ANNUNZIATA NELLA CHIESA METROPOLITANA

 

Cari fedeli,

sono venuto con gioia in mezzo a voi, a continuare l’opera dei sacerdoti buoni e zelanti che mi hanno preceduto, confortato dalla cordiale accoglienza che mi è stata riservata dal parroco, dai confratelli e da quanti ho incontrato in questi giorni, specialmente nella chiesa di S. Giacomo e di S. Pietro martire.

Le nostre chiese sono belle (in questi giorni vado riscoprendo i tesori che contengono) ma sono ancor più belle e vive per la presenza di voi, cari fedeli, che le sentite come ‘casa propria’, luogo d’incontro con Dio e con i fratelli.

Da parte mia ringrazio il Signore per le belle e diverse esperienze che ho vissuto da sacerdote, per le tante persone che ho incontrato negli anni del mio ministero e per tutti coloro che, in modo diverso, hanno arricchito la mia fede.

Siamo tutti e sempre in debito con Lui…! Cercherò di essere un buon compagno di viaggio, per condividere la Parola che salva, per spezzare tra voi il Pane dei pellegrini ed essere strumento di riconciliazione e di pace.

Tutti vogliamo costruire una Chiesa che riveli il volto di Dio, che sia luogo di comunione, dove ognuno si senta accolto come fratello.
Il Signore, buono e grande nell’amore, ci sostenga. Ce lo auguriamo con tutto il cuore.

Mons. Giulio Gherbezza

Ringrazio don Giuliano Del Degan che ha fatto servizio nella chiesa di S. Giacomo in questi ultimi anni, dopo Mons. Francesco Frezza, e che attualmente sta completando gli studi di archivistica e di postulatore delle cause dei santi a Roma. Nel giugno prossimo prenderà un servizio pastorale più impegnativo nella Parrocchia del Cristo (via Marsala).

A don Giuliano auguro un felice compimento degli studi ed un fecondo apostolato nella nuova Parrocchia dove potrà continuare a spendere la vita come pastore.

Il Parroco don Luciano Nobile

A SERVIZIO DI CRISTO NELLA CHIESA CATTOLICA

 

Carissimi fedeli, gli avvicendamenti dei sacerdoti nella chiesa sono normali, fanno parte della vita, fanno parte della missione. Là dove è necessario, si va. Là dove si è chiamati, si va. Alle volte con un po’ di sofferenza. Si lascia…. per iniziare di nuovo. È una fatica. La libertà anche da se stessi non è mai stata a buon mercato. È una continua conquista. È sempre un passo in avanti nel cammino della donazione di sé. Ma il Signore non resta mai in debito con noi, dona anche il centuplo quaggiù oltre che la vita eterna.

I sacerdoti sono a servizio di Cristo nella chiesa e sono chiamati a vivere con libertà interiore la loro missione, sapendo di essere dei servitori che annunciano il Regno di Dio e celebrano i suoi misteri, per la salvezza dell’umanità.

Il Parroco don Luciano Nobile

Carissimi, abbiamo trascorso in famiglia le Feste Natalizie nella serenità e  nell’intimità delle nostre case, ma in questi giorni il mondo è stato turbato da tanta violenza e dalla morte.

LA PACE

Il Papa Francesco termina il suo Messaggio per la Giornata della pace, con queste parole incoraggianti: “Tutti desideriamo la pace; tante persone la costruiscono ogni giorno con piccoli gesti e molti soffrono e sopportano pazientemente la fatica di tanti tentativi per costruirla”. E poi ci esorta con fiducia di essere ascoltato: ”Nel 2017 impegniamoci, con la preghiera e con l’azione, a diventare persone che hanno bandito dal loro cuore, dalle loro parole e dai loro gesti la violenza, e a costruire comunità nonviolente, che si prendono cura della casa comune. Niente è impossibile se ci rivolgiamo a Dio nella preghiera. Tutti possono essere artigiani di pace.”

Accogliamo questo invito con sincerità e determinazione. Per superare questa situazione bisogna contrapporre “un di più di amore, un di più di bontà. Questo di più viene da Dio. È questa la rivoluzione cristiana…. affrontare il male con le sole armi dell’amore e della verità”.

Ci sono cose che noi tutti possiamo fare.

Per esempio, è necessario vigilare sulla vita delle nostre comunità: famiglia, scuola, città. Espressioni verbali che si sentono lungo la strada, aggressive, sprezzanti e volgari, manifestano una china pericolosa che conduce a stili di comportamento irresponsabili. Gesù ha unito al quinto comandamento la proibizione di dire “stupido” con cattiveria ad un fratello. E aveva ragione.

La responsabilità circa la pace nelle nostre famiglie richiede pazienza, comprensione, perdono, anche sopportazione e sacrificio. Tutti sono responsabili dell’andamento della famiglia. Un bene maggiore va sempre difeso e promosso, torna a vantaggio di tutti, della famiglia e della società.

Si potrebbe recuperare, con slancio e convinzione, l’alleanza tra famiglia, scuola, chiesa a motivo della loro funzione educativa. E si potrebbe continuare ancora l’elenco, tanto per dire quante cose sono ancora possibili a favore della pace.

LA BENEDIZIONE DEI BAMBINI

Oggi i genitori sono invitati a portare i loro bambini in chiesa per la benedizione. È una Messa….. non chiassosa ma movimentata! Ai piccoli è permesso anche di piangere… loro possono lodare il Signore così. In questi giorni diceva il Papa: “La prima predica di Gesù è stata il pianto nella grotta di Betlemme”.

Tutti i bambini poi verranno attorno all’altare che è simbolo di Gesù… Si noterà un po’ di disordine e di trambusto, pazienza! Quando i bambini andavano da Gesù… non credo si mettessero in fila, ordinati, composti, silenziosi. Infatti, non per niente gli apostoli li sgridavano. E Gesù diceva: “Lasciate che i bambini vengano a me”. E donava loro la sua benedizione. D’altronde loro sono una benedizione per noi, è la vita che continua. E la vita è dono di Dio. Certamente, crescendo, dovranno imparare anche a distinguere i tempi, ad assumere gli atteggiamenti consoni ai luoghi, ad osservare delle regole.

Carissimi genitori, Gesù ha già benedetto i vostri figli, come ha benedetto tutti donando il suo Figlio per la nostra salvezza. Anche voi benedite il vostri figli pregando con loro al mattino e alla sera, segnandoli sulla fronte col segno della croce. Non pensate di essere ridicoli, anzi, benedicendo i vostri figli voi trasmettete la vostra fede, il valore più alto che potete loro donare. Mi piace ripetere sempre quello che ho letto di P. Davide Turoldo: “Ringrazio i miei genitori perché mi hanno dato la vita…ma ancor più sono loro riconoscente perché mi hanno trasmesso la fede, perché con la fede so che cosa devo fare della vita”.

I RE MAGI

I Re Magi vengono a rendere omaggio a Gesù. Gesù è venuto per tutti e vuole salvare tutti. I Re Magi rappresentano tutti i popoli e Gesù si manifesta a loro. In tutti i popoli ci sono tracce di verità e di bontà, c’è luce da portare a pienezza con la conoscenza di Cristo. Guardiamo al mondo con occhi nuovi poiché Dio, nonostante le apparenze e nonostante tutto, sta operando per il bene di tutti. Spetta anche a noi collaborare concretamente con Lui a favore di un mondo nuovo.

Carissimi, non posso che augurarvi un buon cammino nell’anno appena incominciato. Ci accompagni la grazia del Signore. Cordialmente.

Il Parroco don Luciano

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