SANTE MESSE

1) Cattedrale di S.Maria Annunziata

Sabato: 19.00

Giorni festivi: Ore 7.30 – 9.00 – 10.30 – 12.00 – 19.00

2) Oratorio della Purità

da Lunedì a venerdì: Ore 7.30 e 19.00

Sabato: Ore 7.30; Ore 17.30 S. Messa in lingua friulana

3) Chiesa di S. Giacomo

Giorni feriali: Ore 10.00  S. Messa  – Ore 10.30 S. Rosario o Adorazione.

Giorni festivi: Le Messe temporaneamente sono celebrate nella Chiesa di S. Pietro martire.

4) Chiesa di S. Pietro martire

Giorni festivi: Sabato ore 17.00 S. Rosario – Ore 17.30 S. Messa.

Domenica: ore 10.00 – Ore 11.30 S. Messa

Trasmissione della S. Messa domenicale:

Nel mese di luglio Telefriuli (canale 11) non trasmetterà la S. Messa delle 10.30 dalla Cattedrale di Udine ma dalla Basilica di Aquileia e sarà presieduta a turno da uno dei vescovi della nostra Regione FVG.

Si avverte però che tutte le sante Messe celebrate in Cattedrale (7.30-9.00-10.30-12.00-19.00) vengono sempre trasmesse in streaming da questo sito CLICCA QUI

Si precisa che queste celebrazioni vengono trasmesse soltanto col fine di favorire la partecipazione di coloro che sono malati o anziani o impediti da motivi gravi. Agli altri si raccomanda la presenza in chiesa.

Domenica 12 ottobre 2025, in occasione dell’apertura dell’anno catechistico, la S. Messa delle ore 12.00 sarà celebrata in S. Maria di Castello anziché in Cattedrale.

SS. Messe feriali:

Da lunedì 1° settembre riprende la celebrazione delle SS. Messe feriali nell’Oratorio della Purità alle ore 7.30 e 19.00.

CONFESSIONI

Lunedì (ore 9:30 – 11:00)Mons. Mariano Linossi
Martedì (ore 9:30 – 11:00)Mons. Davide Larice
Mercoledì (ore 9:30 – 11:00)Mons. Angelo Favretto
Giovedì (ore 9:30 – 11:00)Mons. Gianni Fuccaro
Venerdì (ore 9:30 – 11:00)Mons. Angelo Favretto
Sabato (ore 9:30 – 11:00)Mons. Giampaolo d’Agosto
Domenica (ore 7:30 – 8:30 / 9:00 – 10:00)Mons. Luciano Nobile
Lunedì (ore 16:00 – 18:30)Mons. Sandro Piussi
Martedì (ore 16:00 – 18:30)Mons. Mariano Linossi
Mercoledì (ore 16:00 – 18:30)Mons. Giuseppe Peressotti
Giovedì (ore16:00 – 18:30)Mons. Sandro Piussi
Venerdì (ore 16:00 – 18:30)Mons. Giampaolo d’Agosto
Sabato (ore 16:00 – 18:30)Mons. Giuseppe Peressotti
Domenica (ore 18:00 – 19:00)Mons. Luciano Nobile

28 settembre – 4 ottobre settimana di animazione spirituale e missionaria dei Padri Vincenziani che saranno disponibili all’ascolto delle persone, per la celebrazione dell’Eucarestia, per la confessione.

Nella Chiesa di San Giacomo nei giorni feriali:

ore 9.00 ascolto e confessioni fino alle ore 12.00 – Ore 10.00 S. Messa seguita dal S. Rosario e, il giovedì, dall’Adorazione Eucaristica

In Cattedrale, Oratorio della Purità e S. Pietro Martire per la celebrazione eucaristica nei giorni feriali e festivi secondo gli orari consueti.

Nel pomeriggio passeranno a visitare e benedire le famiglie della Parrocchia. Se qualche famiglia non potesse essere presente, potrà concordare la data e l’ora più opportuna, telefonando all’Ufficio Parrocchiale ogni mattina dalle 10.00 alle 12.00 (Tel. 0432-505302) oppure scrivendo una mail a info@cattedraleudine.it

Carissimi,

            ritengo utile pubblicare sulle pagine del nostro sito, oltre che su quello della Diocesi e sul foglietto domenicale che si distribuisce in chiesa, le opportunità di catechesi in preparazione ai sacramenti perché questi siano accolti come un dono della grazia di Dio che interviene su di noi in tutte le fasi della nostra vita. Aiutare a prendere coscienza di questa grazia e a esprimere riconoscenza al Signore, è la missione della chiesa che prolunga nel mondo la stessa missione di Cristo. Il passaparola per far conoscere queste opportunità presso parenti, amici, vicini di casa, fa parte di quel desiderio di comunicare una esperienza che per noi è stata bella e ricca di fede e perciò si ha il coraggio di proporla anche agli altri. Il cristianesimo si propaga non per artifizi, proselitismo, interventi posti ad arte per convincere ma per attrazione. Seminiamo sempre la nostra vita con la nostra esperienza nei solchi della storia, con umiltà e coraggio. Il Signore farà crescere il seme che gettiamo con la coscienza che forse non raccoglieremo i frutti, cosicché la semina sarà nella libertà e nella fiducia del seminatore che crede nella potenza del seme.

Vi aspetto domenica prossima alle ore 18.00 alla Pieve di S. Maria di Castello per rendere gloria al Signore e a pregare la Regina della Pace.

A tutti un saluto cordiale.                        Il parroco d. Luciano.

Stralcio dall’articolo di Francesco Palazzolo pubblicato sul bollettino parrocchiale “L’Angelo di S. Maria di Castello” n. 3 anno 21 settembre 2025 in occasione del restauro dell’organo della Chiesa di S. Giacomo Apostolo in Udine:

Un pianissimo che sfiora l’anima
La musica, specie nel contesto della Chiesa, non è un semplice ornamento: essa è un linguaggio dell’anima, capace di elevare lo spirito e di favorire l’incontro con Dio. È un linguaggio specialmente nella misura in cui è perfettamente comprensibile a tutti senza distinzioni. Nel contesto della cerimonia e del concerto inaugurale, la musica ben eseguita ha ricordato agli spettatori, credo non solo a me, la dignità a cui anche la Chiesa eleva tutti noi. Papa Luciani, inaugurando a sua volta un organo, ricordava che nonostante fosse fanciullo di famiglia povera, “quando, entrando in chiesa, sentivo l’organo suonare a piene canne, dimenticavo i miei poveri abiti, avevo l’impressione che l’organo salutasse particolarmente me e i miei piccoli compagni come altrettanti prìncipi. Di qui la prima vaga intuizione, divenuta poi certezza, che la Chiesa cattolica non è solo qualcosa di grande, ma che fa grandi anche i piccoli”. Dunque la musica, come la liturgia, non si limita a celebrare: chiama e accoglie, elevando lo spirito di chi ascolta e rivelando la dignità insita in ciascuno.
Spesso capita di passare accanto a una chiesa e, sentendo il suono dell’organo, sentirsi invitati ad entrare; oppure, passando per il nostro duomo, desiderare di soffermarsi ad ascoltare o a riflettere quando, come spesso accade, un organista si cimenta in un esercizio. La chiamata non è riservata alle celebrazioni: è un richiamo sottile, quotidiano, che parla al cuore di tutti. E papa Luciani aggiungeva, a questo proposito: “Quando ci si chiama fra noi uomini, la chiamata è chiarissima… Quando chiama Dio, la cosa è diversa; niente di scritto o di forte o di evidentissimo: appena un sussurro lieve, un ‘sottovoce’, un ‘pianissimo’ che sfiora l’anima.” Questo è il postulato evangelico che la musica sacra rende tangibile: un invito discreto ma reale, che sussurra alla nostra interiorità e accompagna l’anima verso Dio, in ogni momento della vita quotidiana.

Le schede di iscrizione per il catechismo delle scuole elementari, medie e per il percorso di preparazione alla Cresima sono disponibili in forma cartacea in Cattedrale e online qui di seguito.

Come iscriversi:

1. Scarica le schede: Clicca sul pulsante qui sotto per accedere ai moduli di iscrizione.
2. Compila il modulo: Inserisci i dati richiesti con attenzione. È importante che tutte le informazioni siano corrette e complete.
3. Consegna l’iscrizione:
• Di persona: Puoi consegnare i moduli compilati presso la sacrestia della Cattedrale oppure imbucarli nella cassetta della posta in Via A. di Prampero, 6.
• Via mail: In alternativa, puoi inviare le schede compilate all’indirizzo info@cattedraleudine.it.

Clicca qui per scaricare le schede di iscrizione.

Appello

Carissimi fratelli e sorelle, veramente non è proprio un inizio perché l’anno pastorale dura … … tutto l’anno. È vero che durante l’estate c’è un rallentamento delle attività pastorali ma non sono mai state sospese. Infatti, sempre abbiamo avuto la possibilità di ascoltare la Parola Dio ovunque siamo andati, ogni domenica abbiamo potuto partecipare alla Liturgia Eucaristica come anche alle opere di carità, compiute individualmente o in forma comunitaria. Inoltre, anche coloro che sono anziani o malati hanno potuto godere dell’assistenza spirituale. La comunità cristiana, attraverso i sacerdoti o i laici, non è andata in vacanza, se non altro ha pregato per coloro che sono più fragili.

Ora riprendiamo pertanto il nostro cammino con maggiore lena, col desiderio di conoscere maggiormente il Signore e di testimoniarlo presente in mezzo a noi, con la forza che lo Spirito Santo ci dona. Fin d’ora desidero ringraziare tutti coloro che, in qualsiasi modo, mettono a disposizione della comunità parte del loro tempo. Ci sarebbe qualche necessità nella pastorale della carità, oltre agli operatori del Centro di ascolto interparrocchiale. Bisognerebbe aumentare il numero degli amici della cattedrale per un servizio di custodia e di accompagnamento guidato nella visita al Museo del duomo, della chiesa della Purità, della Cattedrale e presto anche della chiesa di S. Maria di castello. Come tenere aperti questi luoghi di preghiera, di arte e di bellezza? Col volontariato! Chi avesse due ore di tempo alla settimana perché non potrebbe impiegarle in un servizio alla comunità? Tutti i servizi sono dignitosi, utili ed importanti, anche quelli che si ritengono più umili e di poco conto ma sono alle volte essenziali …. come tenere aperta la porta!

Auguro a tutti un buon cammino, nella speranza che alcuni accolgano anche questo appello finale.

Il Signore vi benedica!                                     

Don Luciano Nobile, parroco

PASSAPAROLA !!!

VISITA E BENEDIZIONE DELLE FAMIGLIE DELLA PARROCCHIA

Nei pomeriggi dal 29 settembre al 4 ottobre

Ci sarebbe la necessità di portare gli avvisi nelle famiglie.

Qualcuno si rende disponibile per questo servizio?

Si sono rese disponibili due persone volontarie. Occorrerebbe ancora qualcuno per questo piccolo ma prezioso servizio. Grazie

LETTERA DELL’ARCIVESCOVO

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo,

il prossimo Lunedì 8 settembre, Festa della Natività della B.V. Maria, secondo una consolidata tradizione ci recheremo in pellegrinaggio al Santuario di Castelmonte in occasione della ricorrenza di quel pellegrinaggio diocesano che 50 anni fa il compianto arcivescovo Battisti promosse per ricordare le vittime del tragico terremoto del 6 maggio 1976 e per chiedere l’aiuto della Madone di Mont per la ricostruzione materiale, morale, spirituale del Friuli.

Nell’anno giubilare che Papa Francesco volle intitolare “Pellegrini di Speranza”, questo pellegrinaggio aiuterà a consolidare la fede in Gesù Cristo come nostro Salvatore, che abbiamo professato nelle scorse settimane insieme a tanti adolescenti, giovani e famiglie sulla tomba degli Apostoli a Roma.

Inoltre, questo pellegrinaggio sarà l’occasione per chiedere ancora una volta l’intercessione di Maria Santissima per la pace in tutte quelle regioni che sono duramente provate dalla insensatezza della violenza e della guerra. Non siamo stati creati per questo! Piuttosto siamo stati creati per godere dell’Amore di Dio e per essere segno e strumento di questo amore per i nostri fratelli. Maria, Madre di Cristo, unica nostra speranza, interceda presso il Padre perché i cuori degli uomini si convertano a pensieri, sentimenti e propositi di pace!

Infine, in questa bella circostanza che ci vedrà riuniti come “popolo di Dio” porgeremo il nostro grato e affettuoso saluto a Mons. Guido Genero che per 16 anni ha svolto con discrezione il servizio di Vicario Generale, e affideremo alla Madone di Mont l’inizio del ministero di Mons. Dino Bressan, sacerdote conosciuto per il suo zelo apostolico e per l’amore alla Chiesa, come nuovo Vicario Generale della nostra Diocesi. In attesa di incontrarvi lunedì 8 settembre p.v., vi saluto affettuosamente e vi ricordo nella preghiera insieme alle vostre famiglie.

+ Riccardo Lamba, Arcivescovo di Udine

Udine, 1° settembre 2025          

Con cuore ferito dalle guerre e dalle ingiustizie, noi, donne e uomini di ogni popolo, proclamiamo che la pace è il bene supremo dell’umanità e responsabilità di ciascuno.

Dieci Principi e Impegni

1. Ogni vita è sacra.

Riconosciamo la dignità inviolabile di ogni persona: la pace nasce dal rispetto reciproco.

2. Taccia il fragore delle armi.

Solo il dialogo può aprire la via alla giustizia e alla riconciliazione tra i popoli.

3. Disarmare il cuore.

Non vi è pace senza liberarsi da odio, vendetta e indifferenza.

4. Educare alla nonviolenza.

Scuole, famiglie e comunità diventino laboratori di ascolto, cooperazione e solidarietà.

5. Giustizia sociale come fondamento.

La lotta contro la povertà, le disuguaglianze e le oppressioni è seme di pace duratura.

6. Solidarietà tra i popoli.

Nessuno si salva da solo: la pace cresce solo se condivisa, oltre i confini e le appartenenze.

7. Custodia della Terra.

La pace con la natura è condizione della pace tra gli esseri umani.

8. Memoria delle vittime.

I volti di chi ha sofferto la guerra restano per noi monito e responsabilità: mai più.

9. Responsabilità personale e comunitaria.

Ogni gesto quotidiano, dal linguaggio alle scelte economiche, può costruire o distruggere la pace.

10. Visione di fraternità universale.

La pace non è solo assenza di guerra, ma pienezza di vita, giustizia e speranza condivisa.

Dichiarazione finale

La pace è possibile. La pace è necessaria. La pace comincia da noi.

                                                   (A cura di Sebastiano Ribaudo)

Signore Dio di pace, ascolta la nostra supplica!

Abbiamo provato tante volte e per tanti anni a risolvere i nostri conflitti con le nostre forze e anche con le nostre armi; tanti momenti di ostilità e di oscurità; tanto sangue versato; tante vite spezzate; tante speranze seppellite … Ma i nostri sforzi sono stati vani. Ora, Signore, aiutaci Tu! Donaci Tu la pace, insegnaci Tu la pace, guidaci Tu verso la pace.

Apri i nostri occhi e i nostri cuori e donaci il coraggio di dire: “mai più la guerra!”; “con la guerra tutto è distrut-to!”. Infondi in noi il coraggio di compiere gesti concreti per costruire la pace. Signore, Dio di Abramo e dei Profeti, Dio Amore che ci hai creati e ci chiami a vivere da fratelli, donaci la forza per essere ogni giorno artigiani della pace; donaci la capacità di guardare con benevolenza tutti i fratelli che incontriamo sul nostro cammino.

Rendici disponibili ad ascoltare il grido dei nostri cittadini che ci chiedono di trasformare le nostre armi in strumenti di pace, le nostre paure in fiducia e le nostre tensioni in perdono. Tieni accesa in noi la fiamma della speranza per compiere con paziente perseveranza scelte di dialogo e di riconciliazione, perché vinca finalmente la pace.

E che dal cuore di ogni uomo siano bandite queste parole: divisione, odio, guerra! Signore, disarma la lingua e le mani, rinnova i cuori e le menti, perché la parola che ci fa incontrare sia sempre “fratello”, e lo stile della nostra vita diventi: shalom, pace, salam! Amen. (Papa Francesco).

DICHIARAZIONE CONGIUNTA DEL PATRIARCATO GRECO ORTODOSSO DI GERUSALEMME

E DEL PATRIARCATO LATINO DI GERUSALEMME

Gerusalemme, 26 agosto 2025

“Sui sentieri della giustizia si trova la vita, la sua strada non va mai alla morte”
(Proverbi 12,28)
Qualche settimana fa, il governo israeliano ha annunciato la sua decisione di prendere il
pieno controllo della città di Gaza. Negli ultimi giorni, i media hanno ripetutamente riferito di
una massiccia mobilitazione militare e dei preparativi per un’imminente offensiva. Le stesse
notizie indicano che la popolazione della città di Gaza, dove vivono centinaia di migliaia di
civili – e dove si trova la nostra comunità cristiana – sarà evacuata e trasferita a sud della
Striscia. Al momento della presente dichiarazione, sono già stati emessi ordini di evacuazione
per diversi quartieri della città di Gaza. Continuano ad arrivare notizie di pesanti
bombardamenti. Si registrano ulteriori distruzioni e morti in una situazione già drammatica
prima dell’inizio dell’operazione. Sembra che l’annuncio del governo israeliano secondo cui
«si apriranno le porte dell’inferno» stia effettivamente assumendo contorni tragici.
L’esperienza delle passate campagne a Gaza, le intenzioni dichiarate dal governo israeliano
riguardo all’operazione in corso e le notizie che ci giungono dal terreno dimostrano che
l’operazione non è solo una minaccia, ma una realtà che è già in fase di attuazione.
Dallo scoppio della guerra, il complesso greco-ortodosso di San Porfirio e quello latino della
Sacra Famiglia sono stati un rifugio per centinaia di civili. Tra loro ci sono anziani, donne e
bambini. Nel complesso latino ospitiamo da molti anni persone con disabilità, assistite dalle
Suore Missionarie della Carità. Come gli altri abitanti della città di Gaza, anche i rifugiati che
vivono nella struttura dovranno decidere secondo coscienza cosa fare. Tra coloro che hanno
cercato riparo all’interno delle mura dei complessi, molti sono indeboliti e malnutriti a causa
delle difficoltà degli ultimi mesi. Lasciare Gaza City e cercare di fuggire verso sud
equivarrebbe a una condanna a morte. Per questo motivo, i sacerdoti e le suore hanno deciso
di rimanere e continuare a prendersi cura di tutti coloro che si troveranno nei due complessi.
Non sappiamo esattamente cosa accadrà sul posto, non solo per la nostra comunità, ma per
l’intera popolazione. Possiamo solo ripetere ciò che abbiamo già detto: non può esserci
futuro basato sulla prigionia, lo sfollamento dei palestinesi o la vendetta. Facciamo eco alle
parole pronunciate pochi giorni fa da Papa Leone XIV: «Tutti i popoli, anche i più piccoli e i più
deboli, devono essere rispettati dai potenti nella loro identità e nei loro diritti, in particolare il
diritto di vivere nelle proprie terre; e nessuno può costringerli a un esilio forzato» (Discorso al
gruppo di rifugiati delle Chagos, 23.8.2025).
Non è questa la giusta via. Non vi è alcuna ragione che giustifichi lo sfollamento deliberato e
forzato di civili.
È tempo di porre fine a questa spirale di violenza, di porre fine alla guerra e di dare priorità al
bene comune delle persone. C’è stata abbastanza devastazione, nei territori e nella vita delle
persone. Non vi è alcuna ragione che giustifichi tenere dei civili prigionieri o ostaggi in
condizioni drammatiche. È ora che le famiglie di tutte le parti in causa, che hanno sofferto a
lungo, possano avviare percorsi di guarigione.
Con uguale urgenza, facciamo appello alla comunità internazionale affinché agisca per porre
f
ine a questa guerra insensata e distruttiva, e affinché le persone scomparse e gli ostaggi
israeliani possano tornare a casa.
“Sui sentieri della giustizia si trova la vita, la sua strada non va mai alla morte” (Proverbi
12,28). Preghiamo affinché tutti i nostri cuori si convertano, per camminare sui sentieri della
giustizia e della vita, per Gaza e per tutta la Terra Santa.