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https://www.cattedraleudine.it/wp-content/uploads/2024/04/La-Vita-Cattolica-2.jpg167301Cattedrale di Udinehttps://www2.cattedraleudine.it/wp-content/uploads/2024/05/cropped-logo_Cattedrale-Udine_150x150-300x300.pngCattedrale di Udine2018-10-01 14:10:142018-10-01 14:10:14Sosteniamo “La Vita Cattolica”
La Chiesa udinese è in lutto per la perdita di uno dei suoi sacerdoti: è morto, infatti, all’età di 80 anni, don Plinio Galasso.
Parroco dal 2009 di San Giorgio Maggiore, a Udine, don Plinio Galasso era stato ordinato sacerdote il 29 giugno del 1962. Fino al novembre del 2016 aveva guidato, sempre dal 2009, anche la parrocchia di San Nicolò al Tempio Ossario.
Subito dopo l’ordinazione, fino al 1968, aveva ricoperto il ruolo di vicerettore del Seminario di Castellerio. Era stato anche cooperatore parrocchiale a Codroipo. Dal 1972 al 1978 aveva studiato a Roma alla Pontificia Università Salesiana. Al suo rientro in diocesi era stato pievano a Piano d’Arta, fino al 1984, quando divenne responsabile degli Universitari cattolici fino al 1990. Poi, fino al 2000, era stato missionario in Brasile. Dal 1° settembre del 2000 aveva prestato il proprio servizio pastorale alla guida delle parrocchie di Basiliano, Blessano, Orgnano, Vissandone e Bressa e – dal 2006 al 2009 –, anche come amministratore parrocchiale di Variano, Bassagliapenta e Villaorba; dal 2001 al 2002 anche di Campoformido. Dal 2000 al 2009 aveva ricoperto il ruolo di Vicario Foraneo di Variano. Dall’11 ottobre del 2009, come detto, aveva iniziato il suo cammino con le parrocchie udinesi di San Nicolò al Tempio Ossario e San Giorgio Maggiore.
Liturgia Eucaristica mercoledì 19 settembre ore 11.30 Chiesa di San Giorgio Maggiore in Udine. Estremo saluto nello stesso giorno ore 16.00 presso il Duomo di Latisana. Tumulazione nel cimitero di Latisana.
https://www.cattedraleudine.it/wp-content/uploads/2024/04/don-plinio-galasso.jpg234253Cattedrale di Udinehttps://www2.cattedraleudine.it/wp-content/uploads/2024/05/cropped-logo_Cattedrale-Udine_150x150-300x300.pngCattedrale di Udine2018-09-17 10:44:132018-09-17 10:44:13Chiesa udinese in lutto
https://www.cattedraleudine.it/wp-content/uploads/2024/04/catechismo.png3201000Cattedrale di Udinehttps://www2.cattedraleudine.it/wp-content/uploads/2024/05/cropped-logo_Cattedrale-Udine_150x150-300x300.pngCattedrale di Udine2018-09-08 09:52:142018-09-08 09:52:14Incontri di Catechismo
In Cattedrale, dal 2 settembre è ripresa la celebrazione della S. Messa festiva delle ore 9.00
Da lunedì 10 settembre, la S. Messa nei giorni feriali viene celebrata presso l’Oratorio della Purità.
Da sabato 06 ottobre alle ore 18.00, riprende la celebrazione settimanale della S. Messa in lingua friulana presso l’Oratorio della Purità.
https://www.cattedraleudine.it/wp-content/uploads/2024/04/avviso.jpg168300Cattedrale di Udinehttps://www2.cattedraleudine.it/wp-content/uploads/2024/05/cropped-logo_Cattedrale-Udine_150x150-300x300.pngCattedrale di Udine2018-09-08 08:45:282018-09-08 08:45:28Celebrazioni SS. Messe
Martedì 10 luglio 2018 ore 21.00, Battistero della Cattedrale di Udine:
Il Museo del Duomo, in collaborazione con Cantiere armonico organizza il concerto “Come per lucido specchio. Lo spirito di Ildegarda di Bingen attraverso i secoli”. Musiche e canti medioevali.
Mercoledì 11 luglio ore 20.30, in Cattedrale:
Canto dei primi Vespri dei Santi Patroni dell’Arcidiocesi e della Città di Udine. L’Arcivescovo S.E. Mons. Andrea Bruno Mazzocato consegnerà a tutta la nostra Chiesa diocesana il documento: “Siano una cosa sola perchè il mondo creda”. Istituirà le nuove Foranie e le Collaborazioni pastorali. Nominerà i nuovi Vicari per le 8 Foranie.
Giovedì 12 luglio ore 10.30 in Cattedrale:
Alla presenza di tutte le comunità del Vicariato Urbano, delle Autorità civili e militari regionali e comunali e di tutte le Associazioni,
Solenne Pontificale presieduto dall’Arcivescovo. Benedizione della Città.
Al termine sulla piazza del Duomo le danze folcloristiche del Gruppo “Stelutis” di Udine.
https://www.cattedraleudine.it/wp-content/uploads/2024/04/SS.Ermacora-e-Fortunato-2.jpg188268Cattedrale di Udinehttps://www2.cattedraleudine.it/wp-content/uploads/2024/05/cropped-logo_Cattedrale-Udine_150x150-300x300.pngCattedrale di Udine2018-07-06 13:09:372018-07-06 13:09:37Solennità dei SS. Ermacora e Fortunato
il Signore oggi ci dice: ”Io sono il pane vivo disceso dal cielo”.(Gv 6,51) In Lui , nella sua vita e nella sua storia di fedeltà al Padre si è compiuto tutto il cammino della nostra salvezza. Ogni volta che ci accostiamo al mistero del Corpo e del Sangue di Cristo, viene potenziata la nostra disponibilità a conformarci interiormente ed esistenzialmente al mistero di cui siamo invitati a vivere: Lui in noi e noi in Lui. Non solo ma “poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un colo corpo: tutti infatti partecipiamo all’unico pane”. (1Cor 10,17) In Cristo e con tutti i fratelli e sorelle ci nutriamo del “pane degli angeli” (Sequenza), veniamo fortificati per combattere contro ogni forma di egoismo e siamo guariti dalle nostre ferite.
Oggi viviamo la gioia di condividere il Pane che è Cristo. Ci viene donato in abbondanza. Ce ne avanza sempre. È il miracolo della condivisione.
Questa sera porteremo il SS. Sacramento lungo le strade della città. Anzi è Lui che ci mette sempre in un cammino di comunione con Lui e di condivisione tra noi.
D. Luciano Nobile, Parroco
Ore 10.30 S. Messa con i Migrantes. Presiede l’Arcivescovo.
Ore 19.00 S. Messa e Processione Eucaristica. Preside l’Arcivescovo.
https://www.cattedraleudine.it/wp-content/uploads/2024/04/la-domenica.jpg284500Cattedrale di Udinehttps://www2.cattedraleudine.it/wp-content/uploads/2024/05/cropped-logo_Cattedrale-Udine_150x150-300x300.pngCattedrale di Udine2018-06-02 10:08:042018-06-02 10:08:04Solennità del Corpus Domini
oggi accompagniamo con la preghiera il gruppo dei sordi al Santuario del Nevegal (BL) perché essi hanno desiderato concludere il mese di maggio in un santuario mariano. Pregheranno anche per noi la Vergine Maria e noi li ricordiamo durante la S. Messa che celebriamo in cattedrale. In questa circostanza desidero comunicarvi una bella notizia che sono venuto a sapere dai giornali. Abbiamo bisogno di raccontarci belle notizie, gesti di solidarietà, di onestà per vedere nel mondo non solo il male, che trova sempre diffusione mediatica, ma soprattutto il bene che è molto di più e che non fa tanto chiasso, si diffonde nel silenzio e lentamente trasforma il mondo perché testimonia concretamente i segni reali di un regno che cresce, è il Regno di Dio.
Una bella notizia per tutti
Tonadico, forse non ci dice nulla ma è un bel paese nel Trentino, luogo di villeggiatura. È diventato ancor più bello perché i bambini della scuola materna l’hanno reso tale. Cosa è successo? Hanno compiuto insieme un gesto di bontà. Sì, i gesti di bontà rendono più belli i nostri paesi e le città. Chi sono i protagonisti di questo fatto per essere menzionati perfino dal Presidente della Repubblica? I bambini della Scuola per l’infanzia con il sostegno dei genitori e l’intuizione della coordinatrice didattica. Tre anni fa è arrivata nell’asilo una bambina. Si chiama Iulia, la sua diversità è diventata per tutti non un motivo di esclusione ma un motivo di solidarietà e perciò una ricchezza. Come mai? È una bella bambina che gioca, sorride, corre, ama ed è un po’ golosa di cioccolato come tutti i bambini. Parla… con le mani, in particolare con tre dita, con i segni, con l’espressione del volto e con gli occhi. Non sente i suoni ma vede il sorriso dei bambini, tocca con mano l’affetto dei suoi cari, gode della simpatia di tutti. Percepisce di essere amata, talmente amata che sta avvenendo per lei una cosa meravigliosa. Come fare per comunicare con lei? La coordinatrice della scuola la maestra Daniela ha una felice intuizione: impariamo anche noi la sua strada per andarle incontro! Chiama i genitori di Iulia. Incontra le insegnanti, i genitori degli altri bambini e osa proporre una cosa stupenda: impariamo anche noi la strada che Iulia percorre sempre per comunicare con le persone, la lingua italiana dei segni (LIS). E’ una lingua speciale, è una espressione, una modalità pratica della lingua che tutti comprendono, la lingua dell’amore. Domenica scorsa abbiamo celebrato la Solennità della Pentecoste. Ebbene a Tonadico in questi anni è avvenuta una piccola Pentecoste, è accaduta in un cenacolo a cui nessuno avrebbe mai pensato: nella scuola materna. Tutti i bambini si mettono sulla strada di Iulia per andarle incontro, con entusiasmo, per loro è quasi un gioco e con l’aiuto dell’ENS (Ente Nazionale Sordi) imparano le parole essenziali per comunicare con la loro piccola amica. I bambini stessi hanno inventato parole nuove, per presentarsi e dire il proprio nome: Marco ha scelto il segno della moto, Chiara la frangetta, Iulia il dito mignolo rivolto verso l’alto per indicare la lettera con cui inizia il suo nome. Anche i grandi, le maestre, il personale di sevizio, i genitori degli altri bambini hanno imparato un po’ la lingua dei segni. L’anno prossimo Iulia inizierà la scuola elementare, incontrerà altri bambini…. ma sarà bene accolta perché in questi anni anche i bambini degli altri asili del comprensorio hanno imparato, per quanto possibile, la lingua dei segni. “Bonum est diffusivum sui” = il bene diffonde se stesso… si diffonde da sé. Il fatto è stato segnalato al Presidente Sergio Mattarella, il quale ha inviato a tutti i bambini un premio. Egli ha apprezzato l’esempio offerto da questi bambini e li ha insigniti del titolo di “Alfieri della Repubblica”. Ha inviato ad ogni bambino un “attestato di onore” dopo averlo personalmente firmato. Il Presidente della Repubblica concede questo attestato ai minori che si sono distinti per la loro partecipazione e promozione del bene comune, per la difesa dell’ambiente, nel volontariato, nella solidarietà o compiendo singoli atti di coraggio. Tutto questo per proporre alle nuove generazioni alcuni modelli positivi di comportamento. Bravi i bambini con le loro famiglie, bravo chi ha pensato a questo semplice premio e bravo il Presidente della Repubblica!
“Nel nostro piccolo”
Anche noi “nel nostro piccolo” da anni ormai insegniamo ai bambini del catechismo alcuni canti nella lingua dei segni, per porgere ai sordi che frequentano la nostra parrocchia, gli auguri di Natale. E’ una piccola attenzione ma ha un elevato significato simbolico perché dice accoglienza, solidarietà, cortesia. Questa piccola iniziativa si è felicemente estesa anche ad altre parrocchie della città. Ed è un “segno” molto apprezzato dai sordi. Fa parte della lingua della Pentecoste. “Furono colmati e cominciarono a parlare in altre lingue… ma ognuno li udiva parlare nella propria lingua. Noi sappiamo quale sia questa lingua universale che tutti possiamo parlare. È la lingua di Dio. La lingua dell’amore.
Anch’io personalmente ho potuto assistere ad un piccolo “miracolo”: Diversi anni fa dovevo tenere una catechesi ai sordi in preparazione alla Pasqua. Mauro e Sabrina mi avevano aiutato a scegliere alcune immagini per sviluppare il tema. L’interprete Giada, che da tanti anni presta il suo servizio gratuito dedicando una domenica al mese per la pastorale dei sordi, non aveva potuto presenziare all’incontro. Cosa fare? Come comunicare? Le mie conoscenze della LIS non erano molte (a dir il vero sono limitate al “religioso” anche ora) e mi trovavo in imbarazzo. Chi mi venne incontro? Indovinate! Proprio una bambina di circa 11-12 anni, la quale, essendo figlia udente di genitori sordi, conosceva perfettamente la loro lingua e per tutta l’ora dell’incontro tradusse quanto io andavo spiegando. Una simpatica bambina era diventata “catechista” degli adulti. Le strade del Signore sono davvero infinite!
Saluto tutti con affetto specialmente le famiglie i cui figli ho potuto accompagnare quest’anno negli incontri di catechesi. Gli incontri settimanali terminano oggi ma non termina l’ascolto della Parola di Dio che possiamo continuare nella S. Messa domenicale. Auguro a tutti i ragazzi buone vacanze… tenendo presenti le raccomandazioni già suggerite a tutti!!!
Il Parroco don Luciano.
https://www.cattedraleudine.it/wp-content/uploads/2024/04/la-domenica.jpg284500Cattedrale di Udinehttps://www2.cattedraleudine.it/wp-content/uploads/2024/05/cropped-logo_Cattedrale-Udine_150x150-300x300.pngCattedrale di Udine2018-05-26 10:53:382018-05-26 10:53:38Solennità della Santissima Trinità
I doni dello Spirito Santo che abbiamo ricevuto nella Cresima sono: Sapienza, Intelletto, Consiglio, Fortezza, Scienza, Pietà, Timor di Dio. È su quest’ultimo che ci fermiamo a meditare oggi perché, forse, resta il più oscuro per noi.
Qui non si parla del timore, o paura, o turbamento che ci attanaglia di fronte a un male o a un evento che ci sovrasta. E neppure parliamo del timore dei castighi che ci possono colpire, qui in terra, o dopo la nostra morte, a motivo del nostro cattivo comportamento Qui ci occupiamo del Dono del Timor di Dio, dono sublime dello Spirito Santo. Si tratta di un soffio tutto particolare che ti mette nel cuore l’amore trepidante di un vero figlio sommamente amato dal Padre che è Dio.
Questo amore viene anche chiamato Timor di Dio e viene a perfezionare la nostra libera docilità, guidata dalla fede, per cui ci sottomettiamo totalmente e con amore alla volontà di Dio nostro Padre, in tutte le varie situazioni della nostra vita, al fine di non dispiacergli mai. Egli, lo Spirito Santo, ci riveste come di un abito ed effonde su di noi il suo spirito. Ed è lo Spirito stesso che agisce in chi l’accoglie con fede.
Amore che non si ferma nella sfera affettiva, ma che passa all’azione con coraggio, per cui l’unica sua paura è quella di recare dispiacere all’amato. Lo Spirito ci offre questo senso e ci dà la luce e la forza di agire con gioiosa obbedienza.
Dio ci ha voluti da sempre e ci ha creati nel tempo a immagine del Figlio suo ed è per questo che gradisce il “tu” quando ci rivolgiamo a lui, proprio come facciamo quando parliamo con il nostro papà e la nostra mamma. Il dono dello Spirito Santo ci fa come bambini per entrare con Gesù nel Regno dei cieli.
Abbiamo la sicura certezza che Dio ci conduce
Non diventiamo certo impeccabili – ogni giorno diciamo: per mia colpa –; né possiamo presumere di meritare la felicità eterna – è grazia, è dono assolutamente gratuito –; allora la speranza si fa per noi sicurezza, perché ci appoggiamo unicamente sulla bontà di Dio, nostro Padre e sulla potente e amorosa intercessione di Gesù.
Il Dono del Timor di Dio, destinato appunto ad affinare il nostro essere per sentirci veri figli di Dio, e a perfezionare la virtù teologale della speranza, riveste una importanza tutta particolare: senza speranza si diventa disperati, ed è la fine di tutto. Ma Dio è impegnato a salvare la sua opera per amore del suo nome e del suo Figlio fatto uomo, per questo effonde il suo Spirito su di noi, lo Spirito ricco dei sette doni.
Il Dono del Timore di Dio è importante anche per altri motivi. Infatti mentre ci richiama alla realtà dei nostri limiti, ci invita a chiedere con insistenza e amore anche gli altri doni per poter affrontare tutte le situazioni della nostra vita. Abbiamo bisogno dei doni della scienza per leggere la presenza di Dio nel creato, della pietà per adorarlo e contemplarlo nell’Eucaristia, della sapienza per gustarlo nella Sacra Scrittura, ecc..
Infine il Dono del Timor di Dio non solo ci fa toccare con mano che quando si ama Dio con tutto il cuore, non solo viene fugato ogni timore presente e futuro nei suoi riguardi, ma anche quando amiamo il prossimo come Gesù lo ama, non abbiamo da temere nulla, perché diventiamo suoi testimoni diffondendo amore sempre vittorioso sull’odio.
https://www.cattedraleudine.it/wp-content/uploads/2024/04/la-domenica.jpg284500Cattedrale di Udinehttps://www2.cattedraleudine.it/wp-content/uploads/2024/05/cropped-logo_Cattedrale-Udine_150x150-300x300.pngCattedrale di Udine2018-05-19 19:31:512018-05-19 19:31:51Solennità di Pentecoste
Carissimi bambini, quest’anno siete più numerosi degli anni passati. Penso a Gesù, come sarà contento di venire nei vostri cuori! E come siete contenti voi di accoglierlo! Accompagnati dalla catechista Veronica vi siete preparati con entusiasmo, con impegno, con amore e con gioia. Ho visto i vostri quaderni con tante figure dipinte con colori vivaci, i manifesti appesi nell’aula del catechismo che illustrano il cammino che avete compiuto, le strategie del gioco per leggere il Vangelo… tante modalità per imparare a conoscere ed amare Gesù. A dir il vero, qualche volta l’entusiasmo era talmente grande che si manifestava in forma incontenibile… e ci voleva tutta la pazienza e la fermezza della catechista per riportare tutti entro gli argini…
Il giorno della Prima Comunione non si dimentica mai nella vita. E’ troppo bello, troppo importante, troppo emozionante. Gesù vi ha già incontrati nel Battesimo, quando i vostri genitori vi hanno portati in chiesa per ricevere il primo dei 7 sacramenti, quello che vi ha resi figli di Dio, fratelli di Gesù, membri della chiesa ed eredi del Paradiso. Ho battezzato io alcuni di voi. E ricordo ancora il momento in cui ho versato l’acqua che vi dava la vita di Dio. Ora Gesù viene a voi in una forma diversa, sotto le specie del pane e del vino. Così ha voluto Lui e noi gli crediamo e lo ringraziamo. Ci dice: “Rimanete in me”. Come possiamo rimanere in Lui? Con l’ascolto della sua parola che trasforma la nostra vita, con la preghiera che ci rende umili e ci fa toccare con mano che abbiamo bisogno di Lui, con l’Eucaristia che sostiene la nostra vita e con la confessione che ci rende forti contro il male. Lui ci dà la garanzia di restare sempre con noi. E se ci allontaniamo da Lui? Lui non ci abbandona mai. E se lo dimentichiamo? Lui non si dimentica mai di noi. E cosa fa Gesù in noi? Ci illumina, ci dona il suo amore, ci rende forti, ci richiama, ci incoraggia, ci consola e cammina accanto a noi. A Gesù piace stare con noi. E’ innamorato di noi. E gli innamorati stanno sempre volentieri insieme. E’ venuto per questo sulla terra, per restare con noi e per rendere più bella la nostra vita. Cosa possiamo dire a Gesù per questo suo amore? Diciamogli grazie. Cosa gli chiediamo? Quello che ci sta più a cuore. Lui ci donerà anche di più di quello che chiediamo e ci trasformerà perché diventiamo come Lui: fedeli al Padre, amici tra noi, misericordiosi, capaci di perdonarci e di volerci bene. Appena fatta la comunione raccoglietevi in silenzio, parlate con Lui, a tu per tu, con confidenza, con le vostre parole. Lui vi parlerà, vi risponderà.
So che riceverete dei regali in questa occasione. Ricordatevi dei bambini che soffrono a causa della fame di pane, per le malattie, per la mancanza di scuole ecc… Sapete perché Gesù fa comunione con noi? Perché impariamo a fare comunione con gli altri, oggi, domani e sempre. È bella la Prima Comunione, ma anche la seconda e la terza e così via…. ogni domenica potrete fare la Comunione durante la Messa. Così sarà bella ogni domenica. Sarà bella anche la vita. E non dimenticate quello che avete imparato negli incontri di catechismo. E adesso? Continuate a venire al catechismo, perché della Parola del Signore tutti abbiamo sempre bisogno, anche da adulti. Vi auguro di innamorarvi di Gesù. Vi ricordo nella preghiera. Con affetto. Don Luciano
https://www.cattedraleudine.it/wp-content/uploads/2024/04/bambini-P.C.jpg240170Cattedrale di Udinehttps://www2.cattedraleudine.it/wp-content/uploads/2024/05/cropped-logo_Cattedrale-Udine_150x150-300x300.pngCattedrale di Udine2018-05-12 21:27:092018-05-12 21:27:09Lettera del Parroco ai bambini di Prima Comunione
Carissimi, condivido con voi la responsabilità dell’educazione dei vostri figli. So che non è facile educare in questi tempi. Le agenzie dell’educazione presenti non sono sempre concordi. Educa la famiglia, educa la scuola, educa la chiesa, educa la strada, educano i mezzi di comunicazione sociale… E’ necessario fare la fatica di vegliare e di vagliare, di scegliere e di decidere, di dire facili sì e di dire difficili e sani no, di parlare con coraggio per indicare i valori da condividere e da testimoniare. Non siete soli in questa mirabile opera educativa, avete un valido e potente amico che sempre vi precede: è lo Spirito Santo. Invocatelo spesso su di voi e sui vostri figli. Vi posso dare qualche consiglio?
Pregate con i vostri figli ogni giorno e non abbiate timore di annoiarli. Ricorderanno questi momenti.
Al mattino fate il segno della croce sulla vostra persona e fatelo anche sulla fronte dei vostri figli, benedicendoli.
Alla domenica venite alla Messa con loro. È la forza della vita cristiana.
In famiglia abituatevi all’accoglienza, alla esortazione, al perdono, alla vita comunitaria, al dono gratuito di sé.
Non chiudete la porta di casa ma lasciate che entrino le necessità degli altri che vi interpellano e vi aiutano a vincere la tentazione dell’egoismo.
So di sembrare un po’ paternalista facendo queste esortazioni ma so anche che queste portano frutti. Infatti alcuni bambini mi hanno detto: Noi preghiamo ogni sera prima di cenare, col papà e con la mamma… Dico le preghiere con la mamma… La nonna mi ha insegnato una preghiera…
Vedete, può darsi che domani i vostri figli facciano scelte diverse dalle vostre. Non crediate per questo di essere falliti nell’azione educativa. È fallito chi non ha insegnato, è fallito chi è stato assente, è fallito chi si è disinteressato. Bisogna “esserci” per essere riusciti.
Vi esorto a portare i vostri figli al catechismo anche nei prossimi anni perché possano proseguire il loro cammino di vita cristiana nella comunità dei credenti.
Vi auguro di avere tante soddisfazioni dai figli… ma se così non fosse, vi auguro di poter godere di una coscienza tranquilla per aver fatto tutto il possibile. Questa certezza di aver fatto il proprio dovere, vi offrirà tanta serenità. Vi accompagno con la mia preghiera. Cordialmente. Il Parroco.
https://www.cattedraleudine.it/wp-content/uploads/2024/04/genitori-e-figli.jpg154327Cattedrale di Udinehttps://www2.cattedraleudine.it/wp-content/uploads/2024/05/cropped-logo_Cattedrale-Udine_150x150-300x300.pngCattedrale di Udine2018-05-12 21:22:262018-05-12 21:22:26…e a voi genitori